Quando noi della Redazione eravamo bambini c’erano dei libri della favole tridimensionali.
Aspettate. Niente di olografico od elettronico.
Non era solo un’era pre-Internet, ma anche pre-computer per la maggior parte delle famiglie.
Erano quei libri che in questo millennio si dicono pop-up.
In pratica voltando una pagina, all’interno del libri si “tirava su” un paesaggio di cartone.
All’epoca era sensazionale.
Ora lo ritroveremo in Wonder Book, che sarà edito da dV Giochi.
Senza farci prendere da facili entusiasmi o dalla nostalgia dei tempi che furono, siamo più che felici che Chiacchiera, da noi intervistato, e Piccolini abbiano usato questo sistema nel loro nuovo gioco.
Andando avanti nella lettura, troverete infine alle conclusioni qualche nostro pensiero.
Il trailer ufficiale
Un gioco collaborativo che esce, è proprio il caso di dirlo, da un libro
Wonder Book è il teatro delle avventure nella terra di Oniria.
Un paesaggio fantasy che sarà da ambientazione a 6 scenari, ognuno regolato da un mazzo di carte pre-ordinate, un po’ come Deckscape.
Aprendo il libro si creerà questo diorama (non siamo sicuri sia il nome “tecnico”), dove i personaggi muoveranno il loro personaggi all’interno.
Le azioni a disposizioni sono quelle classiche che ogni buon eroe ha, ovvero muoversi e combattere, tutto condito dalla magia.
Noi scommettiamo però, lo vedremo, che l’elemento di punta siano i mazzi di carte.
La Scatola vi proporrà pan per focaccia, gestendo le azioni dei nemici generati dal Vortice Oscuro.
Un gioco sia di narrazione che di avventura quindi, ricco di carte e miniature (che in genere fanno sempre presa sul pubblico).
Un gioco molto semplice, che si basa sulla narrazione e fantasia dei giocatori
Che sia un gioco di narrazione lo si evince già dal fatto che gli scenari siano chiamati capitoli.
In questo tipo di giochi, quasi sempre, una componente importante ce la deve mettere il giocatore.
E’ la fantasia.
Wonder Book ci permette di ribadire questo punto: non c’è ambientazione efficace se non si è ben disposti ad accettarla.
E gli autori, con l’espediente del pop-up all’interno del libro, hanno fatto la loro parte.
La lettura del regolamento, solo 8 pagine, ci ha mostrato tutto sommato un gioco semplice con un’attenzione particolare ai componenti.
I personaggi non sono descritti da decine di statistiche, ma sono bensì descritti da caratteristiche (skill) sintetiche.
Mazzi da aprire di volta in volta
Secondo noi il fulcro del gioco, come in altri giochi che hanno visto Chiacchiera fra gli autori, sta nei mazzi di carte.
Ce n’è uno dedicato per ogni capitolo e anche altro materiale da “aprire quando viene chiesto”.
Un sistema che ci piacque in Una Storia di Pirati di Cranio Creations e che siamo curiosi di riscoprire in Wonder Book.
Come rimanere al corrente degli sviluppi
Un modo è sicuramente quello di seguire la pagina Facebook di dV Giochi, ma ci sono canali dedicati.
Sempre sul noto social trovate un gruppo dedicato.
Il vero punto di ingresso è secondo noi la pagina web dedicata che consente di iscriversi alla Newsletter.
Continuate anche a seguirci: torneremo sicuramente sull’argomento non appena ne sapremo di più.
In conclusione
Qualche anno fa il Redattore teneva sulle sue ginocchia la nipotina.
Sfogliavano così insieme un libro con la favola di Cappuccetto Rosso.
Ad un certo punto, da un pop-up, uscì il lupo.
La nipotina si strinse forte allo zio, che si commosse vedendo come certe soluzioni, molto semplici, riuscissero a coinvolgere ancora i bambini.
In un’epoca di Peppa Pig onnipresente sui tablet.
Tralasciando questo episodio strappalacrime, Wonder Book è un gioco che si baserà proprio su queste costruzioni 3D per fare da palcoscenico a 6 capitoli di avventura.
Si potrebbe pensare ad una banale trovata, ma sia gli autori coinvolti che l’editore, ci fanno pensare a un gioco robusto.
Tra l’altro ci sembra qualcosa di nuovo e questo ci incuriosisce ancora di più.
Fino a 4 i giocatori coinvolti, con la possibilità di giocarlo anche in solitario, come spesso avviene per i collaborativi. Le avventura durano circa un’ora.
Non pensate sia un gioco per bambini: 10 anni l’età minima consigliata e non vediamo che arrivi l’autunno affinché sia disponibile.
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