In genere quando pensiamo ai Celti ci vengono in mente Obelix e Asterix e le botte che si davano con i legionari di Cesare.
Ecco, Verrix non racconta questi eventi.
In primo luogo perché ci spostiamo verso Nord, in Britannia.
In secondo luogo perché siamo nel 54 a.C e coi Romani non si hanno ancora problemi.
Tempo di lettura 6 minuti
Tuttavia le tribù celtiche di Verrix, sebbene industriose, sono tutt’altro che pacifiche.
Questa è la storia che ci raccontano i ragazzi di Dawn Town Games, con una caratterizzazione accurata di tempi e luoghi.
Non ci resta che recarci nella terra di Albione per vedere che aria tira.
Alle conclusioni alcuni approfondimenti.
Verrix
di Tommaso Roberto Ceglia e Riccardo Corti
Dawn Town Games (DTG)
Da 2 a 5 giocatori. Età 14+
Durata: 30 minuti a giocatore
Tanta roba, soprattutto plance
Dovremmo fare la nostra disamina dei materiali, as usual.
In Verrix sono molto abbondanti ed è più opportuno spiegarle in senso logico.
Tre aree di gioco
All’interno della scatola ci sono due plance, di dimensioni contenute, alla The King Is Dead.
Una è chiamata la Plancia dei Re e rappresenta la Britannia. Qua si tengono aggiornati tracciati e si posizionano i villaggi che i nostri simpatici celtici insedieranno per la Britannia.
La Plancia dei Re è affiancata dalla Plancia di Battaglia dove si simulano gli scontri tra tribù.
È presente una terza area di gioco, che non ha una plancia, che è il Mercato di Portum Itium.
Davvero tanti i token che questa zona ospita, ovvero le risorse disponibili nel gioco, ognuna col proprio valore. Martelli, cavalli o più semplicemente Alimenti, sono tutti bene che possono essere comodi.
Altri beni, come i Trofei, i cubetti Volere Divino e le Carte Evento ai trovano in una generica riserva comune.
Plance anche per il giocatore
Ogni giocatore ha due plancette, in realtà carte di dimensione “tarocco”.
In questo modo è rappresentato il suo villaggio, in maniera simbolico ovunque sia stato fondato sull’isola.
L’altra plancia rappresenta qualsiasi altro luogo non abbia un proprio insediamento.
Ogni tribù di popolani ha bisogno del suo leader
Ogni tribù ha un certo numero di popolani guidati da un Meeple più potente, il Personaggio.
E’ in qualche modo il leader della tribù. Anche lui ha una sua plancetta, come i luoghi.
Oltre al suo nome è riportata la sua Forza e i miglioramenti che può ottenere se è rifornito con le giuste risorse.
Molto materiale, ma collegato da un buon filo d’Arianna
Già così probabilmente vi abbiamo confuso abbastanza.
In effetti Verrix ha diverse plance e molto materiale, parte del quale non vi abbiamo rivelato, come il sacchetto di tela della Morrigan.
Cerchiamo di tenere la concentrazione sull’essenziale.
Seguiteci passo passo comunque, perché vedrete che alla fine Verrix è guidato da una certa linearità.
Asimmetria in ogni angolo
Generalmente in un gioco da tavolo c’è sempre quello che ha il suo colore preferito, ma che, effetti scaramantici esclusi, non ha nessun effetto sulla partita.
Ecco, Verrix è fortemente asimmetrico.
Ogni tribù ha un colore diverso che rappresenta anche una sua caratteristica peculiare.
Il mazzo di carte Azioni si basa su questa asimmetria, nonché il bonus che vi accompagnerà per tutta la partita.
C’è di più: anche il setup iniziale, che vi fornisce le prime risorse e vi indica le opzioni dove è possibile posare il primo villaggio, è asimmetrico tramite carte dedicate per ciascuna tribù.
Turni lineari
Come promesso il turno di gioco in realtà fila liscio, asimmetria a parte da riprendere alle conclusioni.
Si può acquistare una carta Evento, pagandola in Volere Divino.
Generalmente concederà qualcosa alla tribù.
La parte centrale della partita è però il gioco delle carte Azioni, dove Verrix mostra un minimo di deck building.
Infatti all’inizio solo un set sarà disponibile ai giocatori: quelle Speciali vanno infatti guadagnate.
Le carte Azione
Le azioni più pacifiche permettono di produrre, Sviluppare, risorse oppure Commerciale col altri villaggi.
Le visite ai vicini possono anche essere meno pacifiche, ad esempio per compiere una Razzia per rubare risorse avversarie.
Ad ogni modo il gioco della carta è abbastanza standard. Viene indicata la Forza da raggiungere, impiegando Popolani e Personaggio da impegnare.
Una volta utilizzati, la carta indicherà dove collocarli.
Rimarranno a riposo per il resto del turno.
Tutto questo per la Fama, o i Punti Vittoria, se volete.
Più complessa la storia delle battaglie
La questione dei combattimenti è leggermente più complessa.
Le altre Azioni sono nella media degli eurogame come complessità.
Il combattimento è un mini-gioco all’interno di Verrix.
Senza scendere nei dettagli, il combattimento è regolato da una meccanica 1 contro 1 uno.
E’ individuato un attaccante, che mina la sicurezza di un villaggio, e un difensore.
Sempre limitandoci ad una panoramica, le sorti del combattimento sono regolate dal confronto fra la Forza dei due schieramenti.
Anche questa volta sono calcolati in base ai popolani impiegati e i Personaggi in campo..
Gli eventi che determinano l’esito della battaglia si sviluppano in 3 Round, dove giocare la carta opportuna (card driven) può essere determinante.
E’ presente anche una certa dose di alea, misurata, quando si va a pescare token dal sacchetto di tela della Morrigan.
In conclusione
Verrix è tanto. È tanto in plance, risorse, carte, meeple e puzzilli di ogni sorta.
Alcuni aspetti, come il consumo di alimenti per gli spostamenti e il sistema degli ostaggi simulano bene sia le necessità che le consuetudini delle tribù celtiche.
Anzi, il sistema degli ostaggi è davvero originale.
Il regolamento, con una sua logica, fa si che il setup sia comunque rapido grazie anche alla chiarezza di esposizione e a come il materiale è correttamente catalogato.
L’asimmetria, come sempre, richiede un po’ di pratica
L’asimmetria, sicuramente un plus sia per profondità che per longevità, richiede sia presa una certa confidenza col gioco prima di apprezzarlo a pieno.
Anche qui i ragazzi di Dawn Town Games vi danno una mano: ogni carta è censita in modo si chiara la sua “forza”.
Certo bisogna prenderci confidenza, così come quello che possiamo aspettarci dalle Carte Evento.
Ci sarebbero altri aspetti da trattare, come le Festività, eventi che si verificano a scadenze stabilite, o come ricorrere all’ausilio dei Personaggi Comuni.
In questa circostanza complicherebbe un po’ il tutto, dove il regolamento può darvi invece una visione più esaustiva. Il fatto è che se cercate la ciccia, in Verrix la trovate.
Le battaglie: un gioco omaggio
Dentro Verrix trovate un altro gioco, tant’è che nel regolamento richiede 6 pagine per essere spiegate.
In realtà ciò avviene perché gli autori, forse consci di questo passaggio articolato, si spendono in qualche esempio.
Ora. anche senza battaglie, Verrix sarebbe già completo. Nel senso che avreste già un gioco completo.
Forse, come lo stesso regolamento riporta, perdereste però una parte importante della vita della tribù e quindi dell’ambientazione.
Ad ogni modo, sebbene spezzi il gioco, non è esatto dire che coinvolge solo 2 giocatori mettendo gli altri nelle braccia di Morfeo.
Chi non è chiamato in causa può comunque intervenire come Supporto.
A chi può piacere Verrix
Ampia la panoramica di coloro che amano giochi di civilizzazione non troppo pacifici.
BGG indica una complessità di 3.00 al momento, cioè un peso medio
Probabilmente è vero.
Però all’inizio richiede, come dicevamo, un po’ di dedizione per impratichirsi con ogni tribù e gestire al meglio le proprie finanze.
Questo però si trasforma nel tempo in replay value, come dicono quelli bravi.
Sarete infatti invogliati a fare sempre meglio e a provare nuove tribù.
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17 Febbraio 2022