Undo – il Tesoro Maya è un’avventura della collana Undo edita da dV Giochi.
In un escape room bisogna uscire da un luogo risolvendo enigmi, per lo più numerici. Non è il caso di Undo.
Non è neppure un investigativo, perché fin dall’inizio conoscete cosa accadrà.
Una categoria a sé stante? Boh…
La caratteristica principale di questi giochi è comunque che si possono giocare una volta sola (abbiamo già visto Detective o Sherlock Holmes).
Molti di voi rifletteranno ogni tanto su cosa sarebbe accaduto se nel loro passato avessero preso scelte differenti.
Un presente più roseo o peggiore? Non avete un effetto Sliding Doors?
Con chi tutto sommato il passato sta bene così, ci vediamo nelle conclusioni.
Undo – Il Tesoro Maya
dV Giochi
Da 1 a 6 Giocatori. Età 12+
Durata: 1 ora
Costo: 13 eur circa
La serie Undo
Scopo del gioco
Come dicevamo non è una serie di escape room da tavolo in senso stretto.
Tuttavia molti elementi sono comuni. Ad esempio sono giochi collaborativi, che si giocano una volta sola e tarati su un’ora di gioco. Molto più vicino quindi a un gioco investigativo, il Tesoro Maya è in linea con le altre pubblicazioni della collana.
In realtà è anche difficile spiegare il gioco senza rovinarvi il finale (spoiler).
Comunque sulla scatola vedete una donna che tiene in mano un manufatto d’oro che precipita da un aereo con un paracadute che sembra avere problemi. L’aereo esplode in volo.
La situazione quindi non è delle più allegre.
Questo è lo scopo del gioco: fare scelte diverse nel passato affinché l’evento descritto nel prologo non accada.
Contenuto della scatola
Un gioco collaborativo, dicevamo, della durata stimata di un’ora. All’interno due mazzi di carte, fronte retro, di cui uno diciamo di talloncini. Importante non mescolare niente e attenersi alle indicazioni sulla singola carta.
Le istruzioni sono davvero “a prova di stupido”, quindi mettetevi nelle loro mani.
Meccanica del gioco
Alla fine avrete sul tavolo 13 carte con una di queste che rappresenta l’avvenimento da scongiurare. Le carte sono disposte in ordine cronologico, coperte, indicanti una certa data e luogo.
Ogni carta indica un punto cardinale nella storia della vittima. In quel punto avrebbe potuto fare una scelta che l’avrebbe allontanata dal suo destino. In realtà avrebbe potuto fare anche di peggio.
Delle 13 carte se ne scelgono una alla volta 9. Ogni carta racconta un evento e offre tre opzioni su come comportarsi. In base alla scelta, viene offerto ai giocatori un talloncino che riporta un punteggio.
Il numero sarà negativo se la squadra avrà peggiorato la situazione e positivo se hanno fatto una scelta che ha cambiato in meglio la situazione. Possono chiedere per 4 volte un indizio che li aiuta a fare la scelta corretta.
Alla fine si conta il punteggio e si legge la reale storia e viene stabilito il verdetto: la vittima è ora salva?
Un esempio senza spoiler: Undo Titanic
La versione di Volpe Giocosa
Se vi raccontassimo i dettagli vi rovineremo questa scatola, se non la serie intera.
Per questo Volpe Giocosa ha pensato di usare come esempio Titanic. Ci riferiamo al film del ’97 con Di Caprio che ha commosso milioni di ragazzine e non solo.
Qui il prologo è Jack che muore assiderato in mare mentre Rose lo guarda dalla tavola.
Questa è la prima carta, diciamo la 12. Ce n’è una seguente, la vecchia Rose che racconta la storia del gioiello. Questa però è coperta: è una delle tante da scegliere.
Le precedenti raccontano cosa avviene prima.
Supponiamo di scegliere la carta dove sul fronte c’è scritto “Southampton, 10 Aprile 1912 11:30“.
La voltiamo, la leggiamo, e scopriamo che Jack sta giocando a poker ad un bar del porto.
Supponiamo che nel testo della carta sia evidenziata la parola “premio”.
Se i giocatori si volessero avvalere dell’aiuto, dovrebbero scoprire la carta aiuto corrispondente.
Magari capirebbero che la posta in palio è un biglietto per la transoceanica.
Le tre opzioni sono:
- Jack perde la partita a poker
- Jack vince la partita a poker
- Jack viene coinvolto in una rissa e ruba il premio
Che facciamo?
Il punteggio relativo alla scelta che avete compiuto
Scelta 1: Jack perde la partita, non vince il biglietto e non sale sul Titanic. Non salendo a bordo, non può essere coinvolto nell’incidente:+2 al gruppo.
Scelta 2: è quello che accade nella trama originale del film: 0 punti.
Scelta 3: Jack prende il biglietto e sale quindi sulla nave. Niente da fare allora. Però potrebbe uscire contuso dalla rissa: effetto speciale, negativo, all’orizzonte.
In realtà la storia non vi è nota, ma conoscete solo un elemento in principio: un tizio che muore assiderato in mare. Punto.
La storia non cambia…
Fate attenzione ad un dettaglio. Le carte sono già scritte. Qualsiasi vostra scelta non cambia gli eventi successivi. Non è una storia a bivi, un librogame, o comunque non c’è una meccanica che lega le vostre scelta con la successiva carta da rivelare. Le vostre scelte vengono riassunte in un punteggio: scorrendo avanti e indietro il “film” quello non cambia mai.
Non è né un difetto né un pregio, ma una caratteristica da tenere in conto.
Materiale da scaricare
Non avete capito nulla dalla recensione? Non sapete se Undo fa per voi?
Ok, dV Giochi mette a disposizione in versione Print & Play una versione demo. Le carte sono in numero ridotto, ma rende l’idea.
In conclusione
Sintesi
Undo – Il Tesoro Maya è un titolo per 1-6 giocatori della durata di un’ora, qualcosa in più se è il primo capitolo che giocate. Anche il numero di giocatori può essere visto come indicativo, dal momento che è un collaborativo. Un piccolo escamotage cerca di arginare il giocatore alpha, ovvero il sapientone comandino.
Abbiamo descritto come funziona la serie Undo e questo “caso” non fa eccezione nella meccanica.
Senza svelare niente, la storia qui proposta è piuttosto interessante, con dettagli che si scoprono passo passo.
Si riesce solo dopo un po’ a creare una connessione tra loro. Non tutti i dettagli sono svelati con una singola partita, concedendo un minimo di rigiocabilità.
Coinvolgimento della storia
Molto dipende anche dalla storia che viene raccontata. Vedendo la foto sulla scatola o leggendone il prologo sul retro, potreste capire se è il caso che fa per voi.
Nel caso specifico de il Tesoro Maya, la storia ci è parsa abbastanza lineare su una trama centrale tipica delle storie d’avventura.
Alcuni spunti qua e là sono inaspettati, introducendo delle varianti che insaporiscono la partita.
E i costi?
Certamente questo è un aspetto che va tenuto in considerazione. Come altri giochi del genere investigativo è difficile rigiocarli con lo stesso gruppo. Come ci fece notare l’autore di Detective nell’intervista, stiamo parlando però di un “costo a ora di intrattenimento” davvero basso.
Considerando 3 giocatori, parliamo di 4€ a testa per un’ora di divertimento. Una sessione di escape room si aggira, con coupon e simili, sui 10-20€ a testa.
Ok, l’esperienza non è paragonabile, ma neppure il costo. Eventualmente provate il demo.