La pubblicazione di Tsuro in Italia era uno degli eventi che seguivamo con interesse nel secondo semestre del 2020. E’ stato difatti reso possibile a Dicembre dello scorso anno grazie a dV Giochi.
Tempo di lettura 5 minuti
In effetti Tsuro è uscito nel 2004 e pubblicato da diversi editori in tutto il mondo.
Siamo di fronte a un piazzamento tessere astratto e rapido, con un regolamento digeribile da chiunque (BGG gli dà un peso di 1.24 e, forse anche per questo, solo 6.4).
Alle conclusioni vedremo se siamo rimasti sul tabellone.
Tsuro
dV Giochi
Da 2 a 8 giocatori. Età 8+
Durata: 20 minuti
Costo: 30 eur circa
Un astratto vestito in eleganti abiti orientali
Tsuro, lo abbiamo detto nell’introduzione, è in sintesi un astratto.
L’autore, o forse l’editore, però ci tengono a vestirlo con abiti eleganti.
In particolare, una grafica e uno stile orientale, come si evince dal rosso drago sulla scatola.
Aperta la confezione una velina presenta il gioco e il regolamento è piegato come una missiva.
Il tabellone è un pieghevole in 4 ed è in pratica una griglia 6×6 da 45 cm di lato.
Anche qui lo sfondo è molto orientale. Sebbene a noi l’animale raffigurato è parsa una fenice, in realtà potrebbe essere, anche solo per assonanza, uno tsuru, una gru giapponese.
In realtà Tsuro significa “itinerario” o “percorso” in giapponese.
Il tabellone è da popolare con delle tessere quadrate di cartoncino plastificate, molto robuste.
Le pedine, una per ogni giocatore, hanno la forma tipica di quelle usate in alcuni giochi orientali.
Un intreccio di linee
Per capire bene Tsuro, bisogna spiegare bene la struttura delle tessere.
Sono quadrate, 65 x 65 mm. Se avete letto l’articolo di OTTO Game Over, sono molto simili, ma hanno scopo totalmente diverso.
Una tessera di Tsuro ha delle linee che congiungono un lato della tessera ad un altro.
Sono disegnate in modo che da ogni lato escano (o entrano se volete) due linee. Ogni tessera è differente dall’altra.
Queste linee sono d’ora in poi chiamati Sentieri.
Girare per il tabellone senza uscirne
Le prime righe in corsivo del regolamento riportano una metafora fra Tsuro e la vita.
Essendo più prosaici, vi spieghiamo in qualche parola come funziona questo gioco.
Ad inizio partita ogni giocatore posiziona la sua pedina su un lato del tabellone.
Ci sono due tacche per ogni casella perimetrale della griglia: bisogna sceglierne una.
Una mano di 3 tessere per ogni giocatore
Ogni giocatore ha una mano di tessere, mentre quelle che avanzano formano una pila.
Nel suo turno, ogni partecipante posiziona una delle sue tessere accanto alla sua pedina.
Se ci siamo spiegati su come sono fatte le tessere, avrete capito che che la pedina per forza di cose entrerà in un Sentiero da un lato della tessera e ne uscirà dall’altro.
In realtà la pedina continua a camminare sulle tessere, magari anche su quelle poste da altri giocatori, finché non raggiunge un bordo dove il Sentiero si interrompe.
E’ li che posizionerete la prossima tessera.
Può anche accadere che il Sentiero che state percorrendo vi porti fuori dal tabellone. Siete eliminati in questo caso.
Più si è, più ci si diverte
Tsuro è un gioco semplicissimo e rapido. Un gioco adatto a tutti insomma, o family, come dicono quelli bravi.
Come avete capito, la tessera deve essere posizionata affianco alla vostra pedina.
Si può generare un’interazione se questa è vicina anche ad una avversaria, che sarà costretta a seguire il nuovo tratto che si palesa davanti.
Anzi, se siete stati furbi, avrete trovato il modo di metterla alle strette, portandola su un bordo del tabellone se non fuori. In due giocatori, ad esempio, diventa un po’ problematico.
Le dimensioni del tabellone infatti non cambiano e, più o meno, neppure il regolamento. Ci saranno diversi turni in cui le pedine gireranno liberamente senza intralciarsi.
L’eleganza della meccanica ben si abbina alla grafica
Se la grafica è elegante, non lo è da meno la meccanica. L’idea alla base è difatti semplicissima, così che una singola pagina di regolamento è sufficiente.
Eppure, complice il fatto che tutte le tessere sono diverse, è molto strategico.
Per le caratteristiche che abbiamo riportato in precedenza, lo è ancora di più quando il tabellone è popolato da più attori.
Anche se non è il termine più corretto, in questo caso si creano una serie di “rimbalzi” e di movimenti indotti dagli avversari che annullano i tempi morti.
Questa particolarità tiene difatti alta l’attenzione del giocatore anche nel turno avversario.
In conclusione
Tsuro nel suo campo è quello che definiamo un gioco paradigma.
Uno di quei tasselli insomma, che magari non è il primo, ma che per una data meccanica o idea di fondo rappresenta un punto cardinale.
dV Giochi ce lo propone finalmente in italiano nella sua modalità fino a 8 giocatori.
Parliamo di un gioco astratto, che funzionerebbe in qualsiasi veste, ma che una grafica molto curata rende ancora più gradevole.
Tessere in cartoncino spesso quindi, lucide, e decorazioni ovunque. Scala con un po’ di difficoltà verso il basso mentre il sistema di eliminazione, superato nel corso degli anni, non è qui un problema visto che le partite sono rapide.
Tsuro è infatti ha tempi brevi, con davvero due regole, lasciando che il giocatore si dedichi alla tattica del gioco e non all’ennesima eccezione del regolamento.
Le pedine si muovono, anche se non così frequentemente, anche nei turni avversari, abbassando così la presenza di tempi morti.
Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.
Piccola parentesi: cogliamo anche l’occasione per parlarvi anche dell’acquisizione da parte di dV Giochi di Ghenos.
Se vorreste approfondire, cercate in rete la puntata del Goblin Show dove se n’è parlato.
Il gioco come sempre è disponibile su Get Your Fun, che ultimamente ha rispiegato su Facebook la sua mappa del Risparmio.