Thompson 1928 è un Gioco di Ruolo edito dalla Vas Quas Editrice, dove Giovanni Micolucci è sia autore che editore.Come sapete Volpe Giocosa non tratta molto i Giochi di Ruolo (GDR), ma talvolta, alcuni titoli o case editrici con una storia particolare, risvegliano l’avventuriero che dorme all’interno del Redattore.
Così si lancia in qualche articolo del tutto personale, come questo.
Cosa è un Gioco di Ruolo
Ribaltando la nostra consuetudine, lasciamo l’intervista al responsabile della Vas Quas Editrice per un’altra occasione. Saltiamo anche la spiegazione di cosa è un GDR.
Abbiamo più volte accennato a questo mondo di statistiche, storie e dadi. Il “padre” di tutti i GDR è probabilmente Dungeon & Dragons.
Poche statistiche e tanto ruolo
Thompson 1928 è un gioco di ruolo che si basa molto sull’interpretazione di un personaggio e del suo coinvolgimento nel mondo che gli si è creato attorno.
Poche statistiche quindi, con dadi di diverso tipo, peso degli equipaggiamenti e cose del genere.
Nelle prime 30 pagine delle 68 del manuale, si parla solo di come creare un’ambientazione e un background ai propri personaggi.
I giochi di quest’autore non hanno un’ambientazione preconfezionata, ma sta ai giocatori e al loro game master, il burattinaio, crearne una adatta.
Thompson 1928 decideremo noi se ambientarla durante il Proibizionismo, tipo Broadwalk Empire, o in qualcosa di più recente, stile Gomorra. Forse si può adattare anche a qualcosa di meno convenzionale, come la Yakuza.
Dipende tutto dalla vostra fantasia.
Le Meccaniche di Thompson 1928
Gli archetipi
Thompson 1928 mette a disposizione dei giocatori diversi archetipi, che in un GDR classico diremmo classi o razze. Sono questi il Contrabbandiere, lo Spacciatore, ma anche il Politico e altri ancora.
Ampia libertà di definire il proprio personaggio
Come dicevamo nessun equipaggiamento definito nel dettaglio.
Ogni archetipo si pensa abbia sempre a disposizione quello che serve al suo “lavoro”. Ognuno ha però con sé un Oggetto Speciale, di sua definizione, che aggiunge bonus in particolari circostanze.
Lo stesso vale con i Talenti che caratterizzano il personaggio. Ne vengono introdotti alcuni, come “Freddo Calcolatore” o il suo opposto, “Agire di Pancia”. Tuttavia, largo spazio all’inventiva individuale.
Risoluzione di un conflitto
Se in molti Giochi di Ruolo i conflitti, specie i combattimenti, sono gestiti al dettaglio, tramite i round, così non è per Thompson 1928.
Per “conflitto” si intende in questo gioco ciascun cimento intrapreso dal personaggio, che richiede un tiro di dadi per essere risolto.
Si possono applicare diversi modificatori, come virtù e vizi, il cui uso è scelto dal giocatore, ma di cui deve rispondere a fine missione.
In base all’esito dei dadi e dei modificatori, si ottengono risultati diversi.
In caso di rovinosi esiti, lo Stress del personaggio, la sua salute, potrebbe risentirne.
Concetti avanzati
Non è nostro compito né volontà raccontarvi tutto il regolamento.
Per questo non scendiamo in questioni come Disprezzo (visibilità verso la polizia) e Rispetto (invidia da altre bande).
Comunque tutto è alquanto più semplice rispetto a un classico GDR e un foglio di aiuto di 3 pagine riassume tutto.
Cosa comprate
Su Gumroad trovate l’edizione digitale per 5€ (ecco perché non vale la pena scendere qua nei dettagli del regolamento).
Si passa a 19€ per il cartaceo a colori con in omaggio il PDF, ma adesso sembra indisponibile.
Peccato perché la grafica è carina e noir, ma si apprezza anche in PDF.
Se siete ancora nel dubbio, “Un lungo esempio di gioco” vi chiarirà se Thompson 1928 è un gioco che fa per voi.
In conclusione
Thompson 1928 è un gioco edito da Vas Quas Editrice di Giovanni Micolucci, che è anche l’autore di questo titolo.
E’ uno di quei Giochi di Ruolo che ci piace perché punta “al ruolo”, minimizzando la parte matematica, che dovrebbe essere, secondo noi, “il mezzo”.
Con un’ambientazione da definire dai giocatori, così come la caratterizzazione dei personaggi, lascia largo spazio all’inventiva di chi si siede al tavolo.
Lo stesso Micolucci ha altri titoli nel suo catalogo che vale la pena raccontare e anche la stessa storia di Vas Quas Editrice sarà argomento di un prossimo articolo.