The Ferryman: un viaggio post-apocalittico

Era il 1987 quando a Joe Dever, durante un viaggio da Dallas-Fort Worth fino a San Diego, venne in mente l’idea del libro game Guerrieri della Strada.
Fu una colonna di soli 4 volumi, dove Lupo Solitario rimane il capolavoro della sua vita.
Tuttavia Guerrieri della Strada aveva il vantaggio di proporre un’ambientazione meno consunta del classico fantasy.
Il gioco proposto oggi, il cui crowdfunding si sta concludendo, ci propone un’ambientazione simile.
Parliamo del roll & write per singolo giocatore The Ferryman.

3 minuti
Materiali extra
  • Matita e gomma
  • Matite o pennarelli colorati (opzionali, se volete colorare il terreno)
  • Un meeple, un cubetto o una monetina
  • Almeno 2 dadi a 6 facce (meglio 4)

La campagna Kickstarter di The Ferryman vi metterà a disposizione per 7€ un file pdf con il regolamento del gioco e un “libro degli incontri”, ovvero tutta una serie di eventi e… incontri… che si possono verificare mentre traghettate superstiti.
Vi racconteremo per sommi capi come funziona e la nostra esperienza di gioco. Non possiamo che essere vaghi, dal momento che non vogliamo spoilerarvi niente.
Ricordiamo poi che la copia che abbiamo giocato è da considerarsi prototipale.
The Ferryman è un gioco inglese di Cody Spears, edito da NightBird Games.

Scorranzando nelle lande desolate

Ricapitolando in The Ferryman guidate una sorta di scuolabus in stile americano. Lo avete fatto blindare proprio perché sapete a cosa andrete incontro.
Partendo dalla colonia di Spocket, al centro della griglia-tabellone che vi viene offerta dal gioco, scorrazzerete per terre desolate dove farete incontri di varia natura.
Lo scopo principale del gioco è quello, una volta che ci si sente pronti, raggiungere un bordo della mappa e prepararsi ad affrontare un viaggio (facendo una lancio per la Exodus Table).
E’ forse questa da intendersi come quest principale, ma quello che prima abbiamo definito come libro degli incontri, in realtà offre tutta una serie di missioni che potrete svolgere.

Un ibrido di diversi generi

La realtà è che The Ferryman vi offre un open world dove siete un po’ voi a decidere il da farsi.
Tra l’altro potete rispondere in vario modo alla tipologia di bivi che si pareranno davanti.
Non tutte le vostre scelte saranno edificanti, così che davanti a un bambino abbandonato potete scegliere di adottarlo o di fregarvene.
In effetti in The Ferryman potete scegliere voi che “allineamento” adottare.
Bivi e allineamenti sono forse le parole più adatte per descrivere questo titolo, un ibrido tra librogame e gioco di ruolo.

Là fuori è un mondo difficile: meglio essere equipaggiati

Un po’ di meccanica

Le pagine operative sono 2.
Nella prima è proposto un inventario dove annoterete il numero di razioni, denaro, proiettili e medicinali che avrete a disposizione.
È anche riportato lo stato di salute del vostro veicolo e c’è lo spazio per stilare il registro dei passeggeri a bordo.
Alcuni di loro sono dei companion, delle spalle, che forniranno abilità speciali o parole chiave.
Il sistema delle parole chiave da annotare è un’altra meccanica presa in prestito dai librogame più moderni (all’epoca lo stesso risultato era ottenuto con gli Oggetti).
In talune circostanze, di fronte a una prova, avere segnata una parola chiave può essere un aiuto.

Un po’ lontani da Sprocket

Un po’ XX72

Nell’altro foglio trovate invece la mappa, che ci saremmo aspettati essere formata da esagoni così come nella serie XX72.
Anche perché il sistema di mapping, ovvero quello che permette di indentificare la tipologia di terreno mediante il lancio dei dadi, lo ricorda da vicino.
Recuperate 1972 se non lo avete ancora giocato.

Come si svolge un turno

La sequenza di turno è abbastanza semplice. Si può scegliere di muoversi o di campeggiare.
Se si opta per spostarsi, e lo si fa in una casella non ancora esplorata, si determina il terreno proprio mediante i dadi. La tipologia di terreno incontrato determinerà il consumo di carburante e un eventuale danneggiamento al mezzo.

Un ulteriore lancio di dadi permette di raccogliere informazioni sulla zona, mentre speciali punti di interesse premettono di fare bottino o raccogliere elementi per portare a termine la propria missione.
Già, perché come dicevamo le side quest sono numerose, anch’esse scelte mediante lancio di dadi.
Campeggiare, come potete immaginare, permette invece di accroccare un po’ il veicolo e rifocillarsi.
Anche qua sono presenti eventi del tipo “lancio il dado e verifico cosa succede” e sono possibili anche stratificazioni di eventi.
Il regolamento lascia ancora un po’ spazio a interpretazioni che possono essere colmate con un po’ di intuito.

Link utili

In conclusione

The Ferryman sta finendo la sua corsa su Kickstarter e il progetto è stato finanziato.
Per intenderci questo gioco in un universo alla Mad Max usa un po’ una meccanica alla 19XX. È leggermente più complesso, ad esempio a causa della gestione dei combattimenti e degli eventi, e in più circostanze è richiesto di lanciare dadi.
In certe circostanze potrebbe anche succedere di perdere una partita per un singolo evento aleatorio, ma in un gioco di esplorazione e sopravvivenza ci sta.

Il primo capitolo della colonna Guerrieri della Strada di Joe Dever

Come la serie di Mike Heiman, rimane un dubbio sulla rigiocabilità di The Ferryman. Dubbio che, per il costo irrisorio del file, non vale nemmeno la pena investigare.
La parte narrativa, nonché la liberta lasciata al giocatore, è consistente e giustifica il costo un po’ più alto di quanto generalmente sborseremo per un roll & write di questo tipo.
A questo proposito possiamo dire che sbloccando lo stretch goal da 500$ l’editore si impegna a fornire ancora più materiale in termini di mappe e narrazione.
A 1000$ , obiettivo che si potrebbe raggiungere, verrà fornita anche una nuova modalità di gioco.
Ci vediamo là fuori.

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