Di Antoine Bauza abbiamo capito due cose: è un prestigioso game designer (7 Wonder, 7 Wonder Duel, Hanabi) e amante dell’Oriente. Con Takenoko incassa, già lo anticipiamo, un successo nel panorama ludico. E’ un gioco che la Redazione ha provato al Meeple Bar. Anche questo locale meriterà, prima o poi, una recensione dedicata.
Takenoko
Asmodee Italia
Da 2 a 4 giocatori. Età 10+
Durata di una partita: 60 minuti
Prezzo: 35-40 Eur
Cosa troviamo dentro Takenoko? Quello che colpisce alla vista sono sicuramente le due miniature colorate: un Panda e un Giardiniere. C’è da dire che sui particolari Bauza non ha mai lesinato. Ci sono poi un folto numero di tessere esagonali (alla Coloni di Catan). Alcune carte, del formato di 7 Wonder Duel, concludono il corredo in compagnia di una manciata di token.
Non dimentichiamo però pezzetti colorati di plastica, componibili come lego: le canne di bambù.
Un po’ di storia: l’antefatto
Beh, qualcuno si potrebbe chiedere che fanno un giardiniere che pianta il bambù rincorso da un panda che se lo vuole mangiare. Non ci siamo letti tutta la manfrina, ma sembra che la Cina regalò un panda al Giappone. Tutti contenti si presero in casa questo panda, che però mangiava come un disperato germogli di bambù.
Adesso la pratica
Che facciamo quindi? Beh, abbiamo le famose cartine con gli obiettivi. Si fanno punti raccogliendo certi segmenti di bambù, oppure coltivandolo o infine mettendo le tessere in un certo modo.
Per ogni turno ogni giocatore lancia un dado (sì, c’è pure quello) per determinare il clima. Dopodiché si hanno due azioni da compiere. Sostanzialmente può aggiungere tessere a quella iniziale (ricorda Carcassone), portare i canali di irrigazione (collocandoli come le strade di Catan) e muovendo le pedine.
In questo modo, come dicevamo, si può fare crescere il bambù, raccoglierlo o creando composizioni di terreni ad hoc.
Conclusioni
Ve lo avevamo detto, Takenoko ci è piaciuto. Si impara davvero in pochi minuti e fonde in sé diversi elementi, presi a prestito dai giochi di maggior successo. La componentistica è sicuramente curata. Insomma, un gioco da avere a scaffale.
Volete accudire anche voi un panda? Su Get Your Fun c’è tutto quello che serve.