Seconda Chance: il vostro Tetris da tavolo

Seconda Chance è un gioco edito da MS Edizioni.




E’ un titolo dell’acclamato Uwe Rosenberg, noto per titoli come Agricola, Caverna e La Festa per Odino. Dopo questi pesi massimi, almeno in peso e dimensioni, ha poi elaborato titoli più leggeri come Patchwork e Indian Summer. In questo secondo gruppo figura anche questa Seconda Chance.

Per chi volesse incastrarsi nel suo posto, lo faccia alle conclusioni.

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Seconda Chance
MS Edizioni

Da 1 a 6 giocatori. Età 6+

Durata: 10-15 minuti
Costo: 15 eur


Una scatola parca

La scatola rettangolare in cartone contiene una mazzo di piccole carte da 7 cm, un blocchetto di fogli con un rettangolo di quadratini 9 x 9 ciascuno e sei matitine (tipo quelle di una catena svedese d mobili che non citiamo). Tutto qui. Niente di più, ma nemmeno serve altro.
La grafica è minimal, con una fantasia un po’ astratta come il gioco stesso.
Questo titolo infatti non prova a rapirvi con chissà quali elementi artistici, ma con la concretezza della meccanica.

Schede riassuntive sulla disponibilità dei pezzi

Schede riassuntive sulla disponibilità dei pezzi

Un gioco che tutti conosciamo

Chi non conosce Tetris

Quando in Unione Sovietica nacque Tetris, l’intento del designer era anche quello di dimostrare l’importanza prevalente della giocabilità sulla grafica.
Sicuramente il proposito fu dimostrato, tant’è che quel videogioco lo conosciamo tutti. Blocchetti che piovono dall’alto, con la possibilità di essere ruotati, per essere incastrati a dovere.
Si formavano così linee che scoppiano, lasciando spazio agli altri elementi che cadevano.

…e ora è in tavola

Seconda Chance è la trasposizione di questo gioco sulle vostre tavole. I fogli del blocchetto non sono altro che le pance giocatore, uno a persona.
Gli elementi non piovano dall’alto. E’ una meccanica che il ragazzone teutonico ha già proposto come complementari (vedi Festa per Odino) o come piatto principale (Patchwork).
Le carte, da girare due alla volta, sono l’equivalente degli elementi che cadono dal cielo. Ciascun giocatore sceglie quella che preferisce e cerca di allocarla nella sua plancia-foglietto.
Obiettivo del gioco? Avere il minor numero di spazi bianchi quando il gioco viene interrotto.

Carte con elementi da incastrare

Carte con elementi da incastrare

Perché si chiama Seconda Chance?

Perché se nessuna delle due carte che avete di fronte riporta un elemento piazzabile, il gioco vi concede una seconda possibilità.
Questa volta non avrete scampo: la prossima carta, solo per voi, vi propone un elemento diverso.
Se la piazzate, bene, altrimenti andate a casa.
Non è comunque l’eliminazione dell’avversario lo scopo del gioco, bensì farsi trovare con il minor numero di caselle vuote al conteggio finale.

Colorato fa il suo effetto (pennarelli non inclusi e su griglia più grande)

Colorato fa il suo effetto (pennarelli non inclusi e su griglia più grande)

Materiale Scaricabile

MS Edizioni mette a disposizione il regolamento che riporta solo qualche dettaglio in più rispetto a quanto raccontato.
La parte principale del gioco è data dal disegnare sui foglietti con i pezzi da incastrare. Sebbene il blocchetto nella scatola sia corposo, Volpe Giocosa è sempre un po’ contraria all’uso dei “consumabili”.
Per questo motivo non trovate Pandemia Legacy nel suo scaffale…
Mettiamo così a disposizione un file da stampare, fronte-retro, da colorare nelle vostre partite. Il blocchetto in dotazione ha foglietti da 12 cm di lato, mentre questi sono un po’ più grandi.
Un foglio a quadretti comunque va bene lo stesso.
Un utente di Facebook, che segue Volpe Giocosa, consiglia di usare pennarelli colorati per colorare gli elementi da incastrare.
Un tocco scenico in più…

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In conclusione

Una sintesi

Seconda Chance è un gioco che porta in tavola Tetris, un videogioco che ha sacrificato molte monetine di “giovani adulti” nelle sale giochi.
E’ ovviamente astratto, come il suo genitore video ludico.
Aperta la scatola direte “non si è inventato niente…lo sapevo fare pure io questo gioco”, ma non vediamo il vostro nome sulla scatola.
A meno che Rosenberg non segua il nostro blog, nel qual caso lo salutiamo.
Potremmo dirli che l’uso di fogli di carta, anziché tessere su plancia di cartone come in Patchwork, potrebbe far storcere il naso. Forse ci sarebbero voluti troppi elementi.
In realtà permetterà di tirare fuori la vostra vena creativa.

Un solitario di gruppo

Confrontare i propri quadretti, sostanzialmente sarà l’unico punto di incontro con gli altri giocatori.
In realtà consigliamo di buttare un occhio ogni tanto al foglietto degli avversari per controllare errori…magari anche di proposito.
Seconda chance è un solitario di gruppo, come molti giochi di quest’autore tedesco, con nessuna interazione con gli altri giocatori al tavolo.
Per alcuni è un difetto, per i giocatori che se la prendono sul personale è un vantaggio.
Le carte con i pezzi sono infatti disponibili a tutti in tutti i turni, esclusa la seconda possibilità.

Giudizio tiepido su BGG, ma sappiamo come vanno le cose su quel gruppo

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Confronto con altri titoli e giudizio della critica

Su BGG molti giochi di quest’autore sono ben catalogati. Seconda Chance non arriva al 7.
Condivide insomma il giudizio su Indian Summer (6.8)  e Cottage Garden (6.9), parenti stretti di questo titolo.
Esce da questo trend Patchwork con un 7.7, forse perché il capostipite del piazzamento tessere per coprire una griglia al fine di creare una trama.
Uwe Rosenberg sembra essere più apprezzato laddove introduce il piazzamento lavoratori (vedi introduzione)
Se frequentate BGG avrete capito più o meno come ragionano i suoi utenti nelle loro opinioni.
Come sempre, consigliamo di fare di testa vostra, magari dopo avere consultato Volpe Giocosa.
Vista la facilità si può proporre anche a #volpinegiocose.

Si ringrazia Il Blasone per la copia.

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