Ieri siamo andati ad Arsuf. Non è lontanissima.
Noi abbiamo preso il raccordo di Roma e siamo usciti all’altezza di Bufalotta.
Già, come annunciato anche dal canale GdT Roma Players, presso il Golden Store era possibile provare Saladin.
Saladin, ne parlammo già in questo articolo per Get Your Fun, è un wargame per due giocatori che aspettavo da un po’.
Il resoconto della prima battaglia.
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Che poi quando uno dice wargame si aspetta un pippone da 4 ore con una tonnellata di statistiche.
Ecco, se siamo ancora su questi pre-concetti, guardatevi questa live dove con Emiliano Gambelli, e i nostri ospiti, sfatiamo questo mito.
Tra l’altro in questa puntata era proprio presente Alessandro Lanzuisi, general manager di Ergo Ludo Editions, che localizza Saladin.
Introduzione fin troppo lunga: passiamo alla battaglia.
Il contesto storico
Non è che Saladin lo esauriamo con questo articolo. Quindi il pippone, cioè l’approfondimento storico, è solamente rimandato.
Comunque ci troviamo nel mezzo della Terza Crociata, evento citato anche nella cinematografia (Robin Hood e sul finire di Le Crociate).
Le truppe cristiane, guidate da Riccardo Cuor di Leone, da Acri verso Giaffa proprio ad Arsuf il Saladino si presenta a sbarrare il passo ai Re che muovono verso Sud lungo la costa.
I musulmani fermeranno l’avanzata degli infedeli (epiteto che si scambiavano vicendevolmente)?
La nostra battaglia
Un piccolo tabellone, pieghevole, rappresenta il campo di battaglia. Sara prende i mano le redini della cristianità e pone le sue Lance (legnetti tipo gli steccati di Agricola) negli appositi spazi.
Ciascuno dei due eserciti è in realtà una coalizione di forze. I cristiani hanno dalla loro Enrico II e Guido di Lusignano, per fare un esempio.
Ciascun “reparto” (ci perdoni Riccardo Masini per questo termine improprio) è appunto sotto il vessillo del suo leader e ha un numero di Lance differenti a seconda del numero di uomini nelle sue fila.
Il vostro Affezionatissimo prende invece in mano le truppe del Saladino, organizzato anche lui come i Crociati: diversi “reparti” e diversi leader.
Finito il setup e il momento di iniziare la tenzone.
Arsuf cade…
In un angolo del tabellone c’è la città di Arsuf, con solo due Lance di guarnigione.
Sebbene si difendano con onore, un lancio di dadi fortunato di Guido di Lusignano fa cadere la città.
Sara conquista così un segnalino Ordine. Ci sarò modo di tornarci sopra nell’articolo dedicato.
Tenete conto che ogni giocatore inizia il turno con un certo numeri di token Ordine.
Ogni… ordine… che dà a un suo reparto sposta un certo numero di token nella pila di quelli esauriti.
Inoltre ogni reparto compie un’azione più vantaggiosa più segnalini gli dedicate.
In un turno però, dovete attivare almeno una volta tutti vostri reparti: quelli rimasti senza Ordini saranno “confusi” e faranno la loro azione peggiore (attaccheranno in ordine scomposto oppure si ritireranno).
Tenete poi presente che i segnalini Ordine non solo ciclano nel modo visto, ma, almeno uno per turno, per ciascun giocatore torna nella scatola.
Le truppe si stancano e le cose si complicano.
Ora avrete capito come per Sara le cose si siano messe bene.
…ma il Saladino mantiene la posizione
In Saladin i mussulmani, come difensori, non cercano il corpo a corpo col nemico. Anzi, possono respingerlo, riportandolo indietro.
Ad inizio partita, ovviamente, i due schieramenti non sono in contatto.
Ogni “reparto” ha a disposizione azioni a distanza, ad esempio l’uso di frecce, o corpo a corpo se le distanze sono ridotte.
Ecco…buona idea. Gli uomini di Solimano bersagliano le truppe di Garnier de Naplouse, entrambi sul fianco destro.
Il risultato dei dadi, ciascuna azione indica per parte quanti lanciarne, questa volta premia il Saladino.
Garnier de Naplouse risponderà poi caricando Solimano, che avrà perso anche la possibilità di “rompere la carica” (una chicca nella meccanica del gioco che vedremo in seguito).
Pioggia di frecce su Enrico II
Enrico II ha un vasto numero di uomini ai suoi ordini, disposti in mezzo al campo di battaglia.
Saladino ordina a Ala Afdal di ricoprirli con una nuvola di frecce. Non l’abbiamo detto, ma ogni volta un reparto viene colpito dall’esito di un dado, una Lancia finisce in un angolo della plancia (Tracciato delle Perdite).
I due leader possono recuperare truppe da lì e rischierarle. Se però si raggiunge il numero di 6 Lance nel Tracciato delle Perdite, queste Lance escono per sempre dal gioco insieme ad un token Ordine.
Il vostro Affezionatissimo gioca su questo fattore. Inoltre, un reparto decimato. sarà demotivato e avrà dei malus in termini di Ordini per essere attivato.
Le truppe crociate si demotivano
I dadi decimano le truppe crociate, Senza contare che a volte esce anche il simbolo che fa rimettere nell scatola un token Ordine.
Ah.. chi vince a Saladin? Chi rimane senza Ordini ha perso.
I round corrono veloci. Enrico II innalza gli scudi per proteggere i suoi dalle frecce, ma gli uomini sono sempre più spossati.
Nonostante i Crociati si lecchino le ferite, il numero di token Ordine non è sufficiente ad attivare “propriamente” tutti i reparti, complici anche i malus acquisiti.
Robert de Sablé ingaggia le truppe nemiche, ma con scarso successo.
Dopo una carica è costretto a comandare la ritirata e cadrà sotto i mussulmani che lo incalzano.
Troverà la morte di Guido di Lusignano.
Entrambi gli eventi bruciano ad un rateo ancora più veloce i token Ordine dei Crociati, cosicché Riccardo è in difficoltà a serrare i ranghi e l’esercito è in rotta.
Prima dell’inevitabile, il vostro Affezionatissimo, esattamente un round prima della capitolazione, concede a Sara l’onore delle armi.
Un commento a caldo
Come diceva Riccardo (Masini, non Cuori di Leone) nella live già citata, la grafica di Saladin si mette a disposizione della comprensione del gioco.
Simboli, colori e numeri rendono intuitivo sia il setup, sia le azioni a disposizioni.
Inoltre ha fatto una magia.
Sara non è un amante dei wargame. Eppure dopo pochi round era presa dal gioco e chiedeva ad Alessandro, che gentilmente ci ha presentato il gioco, che cosa sarebbe stato meglio fare.
Non ci sono miniature nel gioco, le componenti ricordano 8 Minuti per un Impero, ma ci siete dentro lo stesso.
Siete ad Arsuf, siete sul campo di battaglia e i soldati aspettano i vostri ordini.
E, come vedremo, non è l’unico scenario.
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23 Aprile 2023