Rune è un gioco di carte che è pubblicato da Little Rocket Games.
Vi abbiamo già anticipato qualcosa perché qualche settimana fa i ragazzi di questa casa editrice hanno lanciato una campagna Kickstarter per la ristampa.
In questa occasione invece scendiamo in qualche particolare del gioco, ora che abbiamo giocato diverse partite.
Se volete sapere chi è Zemilio, il personaggio che verrà evocato alla fine del gioco, lo potete scoprire nelle conclusioni.
Rune
Little Rocket Games
Per 2 giocatori. Età 8+
Durata: 10 minuti
Costo: 12 eur circa
E’ opportuno precisare che ci riferiamo all’edizione già pubblicata da Little Rocket Games.
Avremmo anche nel corso dell’articolo l’opportunità di dire due parole sulla durata.
17 Carte e 6 meeple fanno un gioco?
Vi anticipiamo la risposta: sì.
La scatolina 10 cm x 6.5 cm è di quelle che possono passare inosservate in un negozio.
Per fortuna c’è Volpe Giocosa a non farvi fare questo errore.
All’interno della scatola c’è un mazzetto di carte.
Il formato ricorda quello di Sherlock di MS Edizioni.
Ogni carta è divisa in una griglia 3 x 2 e ciascuno ha una Runa. C’è quindi un accenno alla mitologia e tradizione Nord Europea, ma finisce lì.
Pensate alle Rune come simboli colorati che possono essere blu, verdi o rossi.
Una di queste carte ha la funzione di carta iniziale ed è in tutto e per tutto uguale alle altre.
Ha solo le linee che dividono le rune in verde, per essere riconosciuta.
Ogni giocatore è poi dotato di tre meeple, rossi o neri, della forma classica che sull’enciclopedia definisce il concetto di meeple.
Oltre al regolamento, in inglese e italiano, ci sono due gettoni che si possono usare in una variante.
Un’idea semplicissima
Abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad una live di Little Rocket Games a ridosso del lancio della campagna Kickstarter.
In questa sede l’autore ci ha spiegato che la scintilla è nata dal dividere una carta da gioco in 6 parti.
Forse sminuisce il successivo lavoro di rodaggio (playtesting) del gioco.
Infatti ogni carta ha dovuto essere bilanciata in modo da avere il giusto assortimento e di disposizione di Rune.
Il gioco in breve
Saremo rapidissimi. Tutto inizia dal gioco della carta.
Per farlo la carta giocata deve coprire parzialmente una già sul tavolo.
La carta è giocata correttamente se le rune che coprono quelle sulla carta già in tavola sono le stesse.
Un’altra possibilità è che una volta giocata la carta, infischiandosene di cosa copre, questa abbia le rune confinanti con quella sul tavolo dello stesso tipo.
Un’immagine in realtà estremante più chiara.
Coprire un’area
Il gioco della carta crea una trama sul tavolo di carte sconnesse.
Si creano però diverse regioni di Rune di colore diverso.
Ogni regione avrà un valore potenziale diverso, dal momento che le Rune rosse, più rare valgono di più, mentre le blu meno.
Per prendere possesso di una regione si posiziona uno dei meeple, i Maestri delle Rune.
A quel punto si controlla quella regione e calcoleremmo i punti a fine partita che ci porta in dote.
Da quel momento in poi però, giocheremo con una carta in meno in mano.
Nel regolamento c’è tutta una serie di limitazioni e chiarimenti sul posizionamento dei Maestri delle Rune.
Non volendoci sostituire al regolamento non scendiamo in questo dettaglio. Sono comunque cose abbastanza ovvie, ma che l’autore fa bene a precisare.
Avrete però nottato una meccanica di acquisizione dell’aree simile al gioco del contadino in Carcassone.
L’uso dei gettoni, su cui sorvoliamo per lo stesso motivo, è una variante che aumenta la strategia, ma soprattutto l’interazione dei giocatori.
Il progetto Kickstarter
Sebbene odiamo ripeterci, fateci fare un punto sullo stato del Kickstarter.
Vi anticipiamo che c’è tempo fino al 30 Novembre per prenotare una copia della ristampa di Rune.
I 900€ che Little Rocket Games si prefissava sono già stati raccolti.
Tenente conto che una confezione costa 9€ a cui vanno aggiunte 3€ per farla arrivare a casa.
La ristampa avrà alcune modifiche e migliorie.
Se avete una copia del gioco nel comodino, allora forse acquistarne un’altra può valerne la pena per regalarla.
Se è la prima copia, forse è consigliabile partecipare al Kickstarter.
Certo il gioco arriva a Luglio 2021 e non lo avrete sotto l’albero.
Insomma, vedete voi cosa è meglio.
Noi vi possiamo mettere un link al regolamento in italiano di questa versione (adattabile anche all’edizione che stiamo presentando).
In Conclusione
Abbiamo già parlato di Rune quando i ragazzi di Little Rocket Games hanno lanciato su Kickstarter la sua ristampa migliorata.
Per gli astratti, almeno quelli fatti bene, bastano pochi elementi per creare un gioco complesso.
Fate attenzione, diciamo complesso e non intricato.
Il gioco, venduto come della durata di 10 minuti, può essere molto più lungo.
Le carte che si sovrappongono sul tavolo creano una tela di ragno che offre mille opportunità.
Se il giocatore che avete di fronte è uno che vuole ottimizzare ogni mossa, magari “provando” la sua carta sul tavolo, allora i turni si allungano (paralisi da analisi).
Un difetto? E’ una possibilità che hanno anche gli Scacchi, con combinazioni che neppure un calcolatore riesce a calcolare in modo completo.
E forse gli Scacchi sono il gioco astratto per eccellenza, al di là di ondate new age.
Astrattismo pudico
Sì, perché Rune, lo avrete capito, è un gioco totalmente astratto.
L’autore prova a calzargli addosso qualcosa di fantasy, con parole come Rune, Maestri e magari mana.
Un’operazione di marketing che incoraggia una certa fetta di pubblico ad avvicinarsi al gioco?
E’ anche vero che altri giocatori, che sono più concreti e detrattori del fantasy, potrebbero essere restii ad avvicinarsi.
Magari non c’è niente di tutto questo e Rune e tutto il resto vengono da una predilezione dell’autore per questo mondo.
E’ comunque un peccato veniale che perdoniamo sia all’autore che all’editore.
Bonus Track
Nell’introduzione vi avevamo detto che scopo del gioco è raccogliere abbastanza rune “per evocare Zemilio da un altro mondo“.
Ma chi è Zemilio? Zemilio è uno degli autori! Tra l’altro ora non si trova neppure in Italia, quindi la parola evocazione è proprio adatta.
Torneremo a parlare della Zemilio Entertainment quanto prima.