Dopo alcune osservazioni su Monopoli (e Monopoly), passiamo a il cattivo Risiko.Ora, sarà più difficile “difendere” questo gioco, dal momento che neppure in Volpe Giocosa è molto amato.
D’altra parta, Risiko necessita un’arringa meno accorata, visto che l’odio del giocatore medio non è così profondo come nel caso del Monopoli.
Anzi, girando in rete, si vede come alcuni tornei vengano costantemente organizzati.
E’ un articolo molto lungo, quindi chi volesse può leggere solo la sintesi alle conclusioni.
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La storia di Risiko
Come si può leggere dal sito dedicato, Risiko parte da un’idea di un regista francese negli Anni 50 del precedente secolo.
Arriva in Italia con Emilio Ceretti, che con l’Editrice Giochi aveva già portato in Italia Monopoli, modificandolo.
Anche qui, come nel gioco degli alberghi, l’Editrice Giochi fa delle modifiche al regolamento.
All’estero, in quella che definiamo qui la “versione internazionale“, è chiamato Risk.
Sì, stiamo per rinvangare un’altra volta la storia della difesa a 3 dadi, che nel sito italiano di Risiko è vista come una miglioria.
Nel sito di cui abbiamo proposto il link ad inizio paragrafo, si trova anche un chiarimento sullo spirito del gioco, con le abili e sagge parole di Albertarelli.
Paolo Fasce propone anche un calcolo matematico, in parte già affrontato in Volpe Giocosa, ma che andremmo a rivedere.
Perché ad alcune persone non piace Risiko
Prima di lanciarci in noiosi calcoli matematici, vediamo perché a molti Risiko non piace.
Come sempre è una questione personale. Comunque, facendo una ricerca su Internet e qualche domanda diretta, i punti per cui non piace Risiko sono generalmente tre:
- Un’interazione diretta “distruttiva”
- Essere un gioco ad eliminazione
- Basarsi solo sulla fortuna
Nell’elenco abbiamo saltato la lunghezza, essendo comunque un gioco che dura diverse ore.
Probabilmente la versione italiana potrebbe durare di più.
Attenzione: parliamo sempre delle versioni standard, non da torneo.
Chissà se questi ragazzi si rivolgono ancora la parola
Un gioco “cattivo”
Lo scopo di Risiko è sopraffare gli avversari. Almeno questa era l’idea originale dell’autore.
L’introduzione degli obiettivi, come conquistare certi continenti o distruggere certe armate, ha limito quest’aspetto.
Tuttavia, chiaramente, la vittoria continua a passare attraverso l’annientamento dell’avversario.
Un’interazione più forte di così è difficile.
Mentre molti giochi, sopratutto in stile german, hanno limitato la contrapposizione tra giocatori, fino ad arrivare ai “solitari di gruppo”, Risiko ne fa il suo cardine.
Si tratta di un’interazione distruttiva, atta proprio a ledere l’avversario, non competitiva, come fregargli una carta che potrebbe essere utile.
Capita spesso che qualche giocatore se la prenda, forse in un modo infantile?, e porti rancore al di fuori del tavolo da gioco.
Caso particolare, quando alcuni giocatori si coalizzano contro qualcuno per eliminarlo.
Un gioco a eliminazione
Come molti giochi di quell’epoca, vedi Monopoli, si parla di eliminazione dell’avversario.
Ok, dal momento ci sono gli obiettivi, la partita può finire con diversi giocatori ancora sul campo di battaglia.
Tuttavia, qualcuno lascerà il tavolo anzitempo.
Significa che mentre gli altri continuano a giocare, qualcuno deve andare a vedere la TV.
Rispetto a Monopoli non c’è una banca da gestire, quindi o si aggiunge ad un altro giocatore, o c’è poco da fare.
Un gioco di “fortuna”
Nel cattivo Risiko è tutto un lanciare dadi e muovere carri armati.
Il dado, come visto altre volte, viene collegato al concetto di fortuna. A noi piace parlare di casualità.
Abbiamo già visto come il “caso” sia governabile e Risiko ne è un esempio.
In effetti questa critica è mossa da Giocatori Inesperti e abbiamo dato già elementi per smontarla.
In quest’articolo ne riparleremo ancora.
Un po’ di matematica
Torniamo sul concetto di probabilità, come qualche anno fa, e sulla differenza fra difesa a 2 e 3 dadi.
E’ l’occasione anche per approfondire il concetto.
Il concetto di base è sempre il solito:
Un attaccante con X carri armati che probabilità ha di conquistare un territorio difeso da Y carri armati?
Ci siamo avvalsi del solito Metodo Montecarlo per motivi di pigrizia. Con questo approccio, si possono simulare con l’uso di un calcolatore degli scontri e registrare sconfitte e vittorie.
Approccio bovino, lento e inelegante, ma che vi permette di prendere un caffè mentre un PC lavora per voi.
Differenza fra difesa a 2 e a 3
No, non c’è niente di calcistico in tutto questo. Vogliamo solo, come fatto in passato, parlarvi della più grande differenza fra Risk e Risiko.
Come sapete nella versione internazionale, diciamo, il difensore può rispondere al massimo con 2 unità, mentre l’attaccante può dirigere l’offensiva con 3 carri armati. Significa che l’attaccante può scegliere i suoi due migliori lanci per fronteggiare l’avversario.
La versione italiana no: si può fare un 3 contro 3.
Ricordate che in caso di pareggio vince la difesa e che un’unità dell’attaccante rimane di presidio sul territorio.
Cosa abbiamo fatto
Abbiamo semplicemente simulato le condizioni per rispondere alla domanda.
Abbiamo preso, 20 attaccanti e 20 difensori e abbiamo fatto tutte le combinazioni.
L’assalto s’interrompe o perché l’attaccante conquista il territorio, o perché rimane con una sola unità.
Così per un milione di volte per ogni coppia e abbiamo registrato la percentuale di vittoria
Questo due volte: in caso di difesa a due dadi (Risk) e a tre (Risiko). Poi abbiamo fatto la differenza.
Se prendete un attacco con 5 carri armati, con una difesa di 4 carri armati, in Risk si ha il 17% di possibilità in più di sbaragliare il nemico che in Risiko.
Significa che nella versione internazionale una posizione attendista non è da consigliare. Per inciso, in un 5 contro 4 l’attaccante ha il 47% di possibilità di conquistare il territorio nemico.
E considerate sempre che un carro armato dell’attacco non partecipa mai all’assalto.
Breakeven point
Questa parola un po’ astrusa vuole indicarci quale per quale valore di carri armati, attaccante e difensore hanno la stessa possibilità di farcela, ovvero il 50%.
Non potendo fare un carro armato e mezzo e cose di questo genere, abbiamo preso il valore più prossimo al 50%.
La tabella è costruita con le regole di Risk.
Come potete vedere ciò avviene per lo più a parità di carri armati schierati.
Abbiamo anche altre statistiche, ma le proponiamo come file Excel per i più masochisti.
Strategie per abbattere la “fortuna”
Se è la fortuna l’elemento che non digerite di Risiko, in ogni sua forma, e la nostra pillola di matematica non vi ha convinto, ci sono altre fonti dove abbeverarsi.
Sul sito Total Diplomacy trovate diverso materiale. Uno di questi vi dice quante armate è consigliabile avere prima di sferrare un attacco, con regole Risk. Confrontatele voi con le statistiche che abbiamo prodotto.
E’un capitolo della più ampia “Risk Strategy Guides“, ahimè solo in inglese.
Ci sono giochi più moderni di Risiko?
Su BGG cercavano un sostituto, proprio nel 2019, con proposte dissimili.
Noi, anche questa volta abbiamo cercato il parere del solito guru, Tom Vasel di The Dice Tower.
Tenete conto che anche lui afferma che è un gioco distrugge amicizie e che nel suo video si riferisce a Risk, la versione internazionale del gioco.
Le 10 proposte di Tom Vasel
- Risk Legacy è il primo titolo consigliato.
Dovrebbe anche essere fra le prime edizione legacy di un gioco da tavolo. Con un successo mediocre, la meccanica legacy (ovvero avere una partita che continua su più incontri, magari anche non rigiocabile dal momento che il materiale deve essere alterato) ebbe poi successo su Pandemia. - Risk Europe è una delle versioni in cui Risiko è declinato.
Vasel trova che abbia elementi che lo differenziano dal gioco base in maniera positiva. - Risk Star Wars cerca di ambientare con la contrapposizione fra Ribelli e Impero, la saga di Star Wars.
Anche qui elementi innovativi e materiale più curato, ma forse funziona se amate la saga di Guerre Stellari. - Memoir ’44 è il primo gioco che consiglia non diretto parente di Risiko.
Consigliato a chi del titolo di Editrice Giochi ama la parte dei “soldatini”. - Age of War è consigliato per coloro che non amano la lunghezza di Risiko. Questo titolo ne compatta l’essenza in mezz’ora.
- Small World è un’alternativa che sentiamo di offrirvi anche noi e che a suo tempo avevamo proposto.
L’introduzione di abilità speciali e cose di questo tipo modernizza il classico Risiko, ma deve piacere l’ambientazione fantasy. - Di Kemet abbiamo parlato circa l’edizione Kickstarter supportata anche da Pendragon Game Studio.
Sebbene meno famoso di Risiko è a sua volta un classico.
Tenente d’occhio la ristampa modificata. - Per A Game of Thrones (il Trono di Spade) valgono forse le considerazioni di Star Wars. Qui vengono introdotti anche i tradimenti, che aumentano quindi l’interazione “forte” fra i giocatori.
Non è un difetto, ma una cosa da sapere prima di aprire la scatola - 1775: Rebellion è semplice, breve e cubettoso. E’ ambientato durante la Guerra d’Indipendenza Americana, ma esistano versione per l’ambientazione che preferite.
- Twilight Struggle è l’ultimo gioco che propone Vesel. Lo conosciamo, è un caposaldo del wargaming per 2 giocatori, con un sacco di carte da giocare.
Un parere sui giochi proposti da The Dice Tower
I primi tre titoli sono nell’ottica di rimpiazzare Risiko con sue alternative più moderne. In passato il Redattore giocava con Risiko+ ed effettivamente era un’esperienza di gioco diversa.
Risiko, come Monopoli, ha diverse declinazioni con ambientazioni diverse, ma aggiunge ogni volta qualcosa di diverso (che può piacere o no).
Il nostro amico non cita S. P. Q. Risiko, forse perché non gli è arrivato, essendo una versione prettamente italiana.
Più strana la dimenticanza di Diplomacy, che elimina del tutto la componente casuale, ma con un’interazione forse ancora più forte.
Sappiamo anche che in alcuni casi questo gioco sia stato usato a supporto di una terapia psicologica, ma ci sarà occasione per riparlarne.
Forzando un po’ la mano si può arrivare a Imperial 2030. Non si gestisce una “propria” nazione né si elimina nessuno, ma c’è comunque un obiettivo di conquista. Da considerare.
In conclusione
Il cattivo Risiko ha rovinato un sacco di amicizie. Per lo più anch’egli odiato, come il cugino Monopoli, vanta comunque una nicchia di persone che ancora lo ama.
Superato o no, ancora sono diversi i tornei che vengono organizzati.
I detrattori lo accusano di essere un gioco di sola fortuna dove viene premiato chi non fa niente. Speriamo col nostro balordone matematico di avervi fatto cambiare idea.
Se siete fra coloro che amano questo titolo, nella versione Risk o Risiko, Tom Vasel vi consiglia “derivati moderni”.
Noi abbiamo aggiunto anche altri titoli.
Adesso sta a voi dire cosa ne pensate.
La questione non è casualità o fortuna, il problema è quante delle interazioni all’interno del gioco siano controllate da una variabile numerica che non possiamo controllare.
Nel Risiko o nel Risk siamo a un livello inaccettabile per gli standard odierni. Detto questo, siamo tutti partiti da lì e non c’è nessun male a voler continuare a giocarci. Il tempo e i gusti sono personali.