Resistenza!: combattimenti attraverso la linea Gotica

Qualche settimana fa vi abbiamo presentato Alessio Serafini e del Museo Audiovisivo della Resistenza.
Mentre scriviamo, il gioco di Alessio ha ancora poche ore prima di chiudere, con successo, il suo crowdfunding su produzionidalbasso.com
Se la volta scorsa abbiamo parlato della storia di Alessio e della Storia dei territori che racconta, oggi parliamo di Resistenza!, nuda e cruda.

Tempo di lettura 9 minuti

Resistenza è un wargame, dove Alessio ha preso ispirazione dalla seria COIN per creare un gioco del tutto originale.
Un titolo che, come riporta in uno dei numerosi libretti che completano la scatola, non ha la presunzione di essere simulativo.
Il suo obiettivo è, in primis, quello di rievocare la storia delle persone che su quei monti hanno combattuto contro il nazifascismo.
A parte questi aspetti, lo scopo dell’articolo, come sempre, è raccontare la nostra esperienza con la scatola in sé.

Per chi va di fretta
  • Un wargame sulla Resistenza sulla linea Gotica, versante apuano
  • Un collaborativo dove le Brigate intercettano i Convogli nazifascisti
  • Due modalità: collaborativa e semi-collaborativa e diverse varianti
  • Componentistica semplice, ma curata (in particolare la grafica)
  • Ottima ricostruzione storica: onesta e accurata

Box cover

Resistenza!
di Alessio Serafini
Archivi della Resistenza

Da 1 a 6 giocatori, Età 12+

Durata: fino a 2 ore
Costo: sui 40-50€ (vedere anche pagina del crowdfunding)


Il gioco, per tematiche affrontate, è sicuramente adatto a partire dall’età indicata.
Alessio dà ai giocatori un ampio ventaglio di azioni e, per ottenere un buon bilanciamento del bot (le regole che guidano i nazifascisti) ci sono diversi passaggi da seguire.
Sono un po’ articolati e forse qualcuno della community ha pensato di suggerire il gioco a chi ha almeno 16 anni.
Ad ogni modo all’interno della scatola c’è anche un regolamento semplificato che premette di entrare dentro Resistenza! col proprio passo.
Nell’articolo faremo sempre riferimento alla nostra esperienza nella modalità completa e collaborativa.

Materiali artigianali

Abbiamo già parlato di come Alessio abbia creato una rete di specialisti, per lo più artisti ed artigiani, e comunque orientati sulla piccola impresa, per creare il suo gioco.
Per tutta la storia dietro, come detto, fate un giro all’intervista ad Alessio.
Comunque trovate un tabellone della regione compresa fra La Spezia, Reggio Emilia e Parma.
Sono località che torneranno spesso nel gioco, insieme a borghi e zone montuose che fanno da cornice alle strade che collegano queste città.

Le carte Evento con foto di repertorio

Diverse le carte Evento divise per anni, dal ’43 al ’44, che riportano fatti realmente accaduti in quella zona.
Un po’ come in altri giochi (faremo diversi paragoni con Black Orchestra) contribuiscono a regolare le azioni dei Nazifascisti e a “caricare” i Convogli che partono dalle città che abbiamo menzionato.
I Convogli infatti si caricheranno di nemici che le Brigate proveranno a intercettare.
I due sacchetti in stoffa, uno rosso e uno nero, raccolgono appunto le tessere dei nemici.
Sono i punti a fine partita, a favore o contro, a seconda del sacchetto di appartenenza

Ogni Brigata è caratterizzata da abilità speciali. E’ anche un’occasione per elencare le azioni possibili (sia quando sono ancora clandestine, sia quando sono rivelate, ovvero braccate dai nazifascisti). Tutto bilingue.

Ogni Brigata ha abilità speciali e una sua caratterizzazione

Il termine di Brigata nel regolamento è un po’ equivoco.
Ai fini del gioco individua principalmente un personaggio, con le sue abilità e le sue azioni a disposizione.
Ogni Brigata ha anche un numero di token (gettoni Comando), con abilità speciali, diverse.
Ci sono diverse carte Brigata, con personaggi della Resistenza realmente esistiti o esistenti.

Con un po’ di esperienza stabilirete l’altezza consona per il lancio del dado a seconda del vostro tavolo nella fase Lanci.

Il Lancio di risorse: un’idea originale

E’ noto come i partigiani fossero supportati da risorse che arrivavano alle brigate tramite aviolanci.
Un righello da posizionare verticalmente sul tabellone inficia da quale altezza fare cadere il dado.
Rotolerà fino alla Brigata più vicina permettendo di pescare carte Combattimento.
Le carte Combattimento solo le risorse che servono alle Brigate per diverse ragioni.
Assaltare i Convogli, ad esempio, o difendersi dagli attacchi Nazifascisti.
Anche marciare sui sentieri di montagna, o mettersi al riparo, richiede l’uso di queste carte.
Del resto, una costante dell’attività partigiana, è la Minaccia di essere scoperti.
Nel gioco sono i cubetti neri che si assegnano alla Brigata.
Ci sono diversi modi, purtroppo, per ottenerli.
Alcune azioni, come reclutare Partigiani, chiaramente espongono la Brigata.
Altre volte saranno gli Eventi ad esporre al rischio i guerriglieri.

Tutto il materiale è bilingue

Tornando a parlare prettamente di materiale, tutto il materiale di Resistenza! è bilingue, contenendo carte, regolamento e volumi di approfondimento sia in italiano che in inglese.
Questo aspetto, congiunto se volete a una produzione non ottimizzata, ci riporta al costo al pezzo indicato nello specchietto iniziale.

Le carte Combattimento sono le risorse a disposizione delle Brigate, Il Numero è il valore disponibile nei combattimenti, gli altri simboli sono utili in varie azioni (come rifugiarsi, marciare o attaccare un Convoglio)

Intercettare i Convogli e attendere la Liberazione

Prima di vedere nello specifico il gioco cerchiamo di fissare alcuni concetti.
I nazifascisti, come detto poc’anzi, hanno necessità di trasportare truppe e risorse fra Parma – Reggio Emilia – La Spezia.
C’è anche Carrara, ma qui ha un altro ruolo.
Queste strade di snodano fra valli e montagne che la popolazione locale conosce bene.
Gli Eventi, di tanto in tanto, comanderanno la partenza dei Convogli su un’asse viario.
Quando ciò accade le Brigate posso attaccare il convoglio e i successi ed insuccessi vengono registrati dai sacchetti di tela.
Nel mezzo fra un’imboscata e l’altra, ci sta, soprattutto nei ’43, l’organizzazione della Brigata.
Sempre il mazzo Eventi cercherà con gli attacchi nazifascisti di andare a colpire le Brigate.
Essere lontani dalle strade principali sarà un modo per mettersi al riparo, dal momento che i tedeschi non conoscono i sentieri di montagna (si veda infatti la storia della Eccidio di Sant’Anna di Stazzema per approfondire questo punto),
Anche agire nell’ombra, tenendo in mano meno cubetti Minaccia possibile, può essere una strategia per evitare di essere ricercati.

Ogni Evento vi dirà cosa fare e quante tessere Nemico caricare ai “capolinea” dei Convogli

Un po’ di macchinosità nel creare il mazzo Eventi

Il setup di Resistenza! è un po’ elaborato, ma giusto.
Nel senso che è richiesto un po’ di impegno nel costruire il mazzo degli Eventi.
Non tutte le carte sono presenti ad ogni partita e si posizionano in ordine cronologico così che si parta dal 1943.
Noterete un’analogia con gli stati di Black Orchestra, sebbene in Resistenza! sia richiesta più attenzione.
Ad essere onesti è l’unica parte un po’ laboriosa.
Probabilmente i combattimenti sono anch’essi risolti con diversi step, ma è un prezzo che pagano tutti i wargame.
Ogni giocatore prende la sua Brigata, con la carta che la identifica, e la dotazione di token di quel colore.

Inizio partita: ciascuna Brigata inizia ad organizzarsi

Imparare a gestire il rischio

L’intera Resistenza! è una gestione del rischio.
Il turno inizia con la rivelazione dell’Evento che indica cosa fare.
Nei primi passi andrà tutto più o meno bene, dopodiché iniziano le attività di ricerche nazifasciste sulle montagne.
Si passa poi alle Azioni permesse alle Brigate.
Per lo più permettono di aumentare i ranghi della Brigata, attrezzarla, o semplicemente muoverla sul tabellone.
Se ne possono compiere in numero illimitato, tenendo conto che alcune sono in realtà esclusive e che la Minaccia non può superare 6 cubetti.
Diciamo che ogni miglioramento aumenta il sospetto dei nazifascisti e aumenta la Minaccia a cui è sottoposta la Brigata.
Alla fine delle azioni un lancio del dado permette di abbassare la Minaccia.
Meccanica astuta: la Minaccia si abbassa solo se più bassa del valore ottenuto dal dado.
Se siete ormai ribelli noti, il dado non basterà a calmare le acque.

Una buona posizione per intercettare un Convoglio, ma che espone alle ricerche nazifasciste

Sapere dove posizionarsi

Un aspetto molto strategico in Resistenza! è la posizione della Brigata.
Nel mazzo degli Eventi si nascondono le carte che fanno partire i Convogli verso “fuori mappa”.
I nemici, che fino a quel punto le carte Evento hanno ammassato, possono essere attaccati.
Ovvio che per attaccare il convoglio tocca essere prossimi alla strada di transito.
Nell'”Attacco Partigiano” si possono giocare delle carte appunto per avvicinarsi, ma sono le stesse che sarebbero utili per fronteggiare il nemico.
Certo, far stazionare la Brigata sul ciglio della strada perennemente non è saggio.
Lo abbiamo sperimentato: a quel punto la conoscenza del territorio da parte delle Brigate non è più utile e i partigiani saranno più facilmente vittima degli attacchi Nazifascisti.

Il dado c’è ma risolve solo parzialmente la parte degli scontri

Gli scontri avvengono tramite confronto delle carte Combattimento e/o delle Tessere nemico.
Il dado ha solo un ruolo centrale nelle ricerche, ad esempio, per l’aspetto di risk management legato alla Minaccia.
Non appelliamoci quindi alla fortuna.

Alla fine del gioco si conteranno i valori delle tessere Nemico all’interno dei sacchetti. Chi avrà vinto?

La Liberazione

Il gioco finisce quando l’ultima carta Evento è risolta.
A quel punto i nemici rimasti fuori mappa si distribuiscono sul tabellone, nei centri più importanti come Pontremoli o Sarzana.
Ultimi attacchi partigiani per riempire il loro sacchetto e si passa alla conta finale dei punti.
Si somma il valore delle tessere Nemico raccolte nei vari sacchetti, quello nero nazifascista e quello rosso partigiano.
Quella di tenere alcune informazioni segrete, oltre per ambientazione, aiuta ad evitare la paralisi da analisi e un’eccessiva pianificazione.
Onesta la ricostruzione di Alessio i “Resa dei conti”.
In base al libello di Minaccia residuo nelle Brigate, alcune tessere Nemico passano dal sacchetto dei partigiani a quello dei nazifascisti.
Questa parte del regolamento simula vendette e regolamento di conti che si crearono a guerra finita.
Alessio in Resistenza! ci mette molta onestà intellettuale, che ritroviamo anche nella modalità semi-cooperativa,

Nessun personaggio è immaginario

In conclusione

Resistenza! è il primo gioco pubblicato da Alessio Serafini nel crowdfunding che si chiuderà nelle prossime ore con successo.
Nell’intervista abbiamo parlato sia di finalità e scelte che hanno guidato il design di questo wargame.
Oggi vediamo la giocabilità della scatola.

Anche i token commando sono usati per bilanciare le abilità speciali della Brigata che le possiede. “Giò” ad esempio ha buon correttore sul lancio del dado, ma pochi token comando

Attenzione al bilanciamento, con correzione nella ristampa

Alessio mette a disposizione di Resistenza! tutte le sue conoscenze statistiche (e parliamo di un professore universitario di Fisica).
In pratica quando si caricano i Convogli con le tessere Nemico, queste sono coperte.
Un’azione permette alle Brigate di voltarle per leggerne il valore (“Ricognizione”).
Serve un buon bilanciamento, che alla fine Alessio trova, affinché ci sia qualcosa da svelare.
Bilanciamento anche trovato nei singoli personaggi (Brigata): chi ha abilità Speciali Migliori, ha meno token comando.

Un po’ di pratica con i luoghi

Serve un po’ di pratica con la mappa.
Gli Eventi, ad esempio, indicano su quale “regione” della mappa insistono le azioni riportate.
Non essendo luoghi noti al grande pubblico, ci vuole qualche turno per orientarsi (a meno di non essere del luogo).

Il Commissario Politico è uno strumento per rendere il gioco semi cooperativo e bilanciarlo

E non finisce qui

All’interno del regolamento ci sono diverse varianti da aggiungere.
Alcune, come quella che permette di attaccare un Convoglio più volte durante il suo transito, la implementeremmo sempre.
Altre, come “Polverifici” oltre ad aggiungere qualcosa nel gameplay mettono sul tabellone altra storicità.
Se poi volete c’è una modalità semi-cooperativa, dove ogni brigata porta punti a se stessa.
Nel caso vogliate per forza dalla partita esca un vincitore.

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31 Gennaio 2022

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