Rebisworld è un progetto ambizioso guidato da un team italiano.
Prima di addentrarvi nella lettura di questo articolo, magari fate un giro sul loro sito internet. Con buona probabilità non riuscirete a mettere a fuoco tutto, ma sicuramente ne uscirete più incuriositi.
Così è accaduto in Volpe Giocosa e perciò li abbiamo contattati. E’ così che abbiamo ottenuto La Formula.
Alle conclusioni ci vediamo per un giudizio sintetico.
Il contesto
I serious game sono spesso usati anche dalle aziende per la formazione del loro personale. Attraverso test, fra qui le prove in basket, specialisti riescono a profilare gli impiegati e, si dice, a indirizzarli alla mansione che meglio li confà.
Questo concetto è migliorato da Rebisworld.
Questo titolo si propone di essere qualcosa di più di un gioco, è infatti la prima esperienza di Psyrious game. Significa che gli autori hanno messo in un frullatore life coaching ed elementi di psicologia, per ottenere un gioco che mira all’introspezione. Un Psyrious game può essere visto come la fusione di un gioco di simulazione, con apprendimento e psicologia.
Non vogliamo confondervi le idee e vi mettiamo direttamente in mano agli specialisti a questa pagina.
Contenuto della scatola
Il gioco è composto dal Taccuino Portastorie, dove si raccolgono i brani scritti dai giocatori. Un mazzo di carte, divise fra Carte Storia e Carte Anima sono il motore del gioco e danno lo spunto di riflessione per le discussioni tra i partecipanti.
Le Tessere Voto permettono di scegliere il brano “vincente” a quel round, attraverso un sistema di votazione un po’ come sviluppato in Dixit.
Il gioco in sé
Volpe Giocosa è sempre stata affascinata dall‘interazione gioco-apprendimento (vedi le interviste con la Pedagogista Ludica). Rebisworld eleva questa concetto e quindi merita la nostra attenzione. Rimanendo comunque un sito di giochi, ci concentreremo sull’aspetto ludico del progetto.
Come scritto nell’introduzione è grazie ai responsabili del progetto che arriviamo in possesso di una copia de “La Formula”.
In queste 11 pagine c’è il regolamento dell’esperienza ludica.
La Formula
Siamo di fronte a un gioco dallo spirito collaborativo dove i partecipanti creano una storia che si sviluppa un lungo un numero di round, della durata complessiva di 60 minuti. Dal momento che il gioco richiede un dibattito fra le persone, è presumibile il gioco funzioni meglio con più partecipanti. La Formula è pensata comunque da 2 a 6 giocatori.
Le Carte Anima
Racchiudono…l’anima…del gioco. Infatti il sottotitolo del concept è “Il Mondo delle 12 Anime“.
Per ogni partita ne è scelta una e rivela l’attitudine del protagonista dell storia. Può essere positiva o negativa, accesa o spenta e si colloca in una delle 6 aree della vita. Queste aree sono, ad esempio, la Famiglia, la Salute o il Denaro. Ciascuna area può essere “interpretata” in due modi contrapposti, come ad esempio Oculatezza o Spreco nella gestione del Denaro.
Sviluppo di una partita
Fasi di gioco
Sono previste 5 fasi, come se fossero 5 capitoli che descrivono una storia che si sviluppa nell’arco di una giornata. Si parte infatti da un Prologo e si conclude con un Epilogo.
Cosa scrivere è guidato dalle carte Storia che riportano delle domande per stimolare il giocatore-scrittore. Le domande sono intese come linea guida e non richiedono un’esplicita risposta.
Fasi di gioco
Ogni carta Storia è caratterizzata dalla fase in qui entra in gioco e da una lettera che indica lo scopo della carta. Alcune carte infatti arricchiscono l’ambientazione di quella fase, altre contribuiscono allo sviluppo della trama.
Segue un sistema di votazione segreta dove i giocatori devono premiare il brano che più si adatta ad un aspetto dell’Anima del personaggio, diverso per ogni fase.
Prima di votare, ogni partecipante promuoverà in un dibattito, ci si augura civile, la propria parte di brano. Confrontarsi alla fine è lo scopo del gioco e non si premia lo scrittore più brillante, ma quello che meglio interpreta la carta Anima della partita.
Proseguendo di votazione in votazione si avrà scritto una storia, dove nell’Epilogo si cerca di trovare l’insegnamento che si è ricevuto più attinente alla carta Anima.
In conclusione
Rebisworld, attraverso la Formula, è un gioco (o meta-gioco ?) con lo scopo di sviluppare una storia (story telling). Forse non è questo lo scopo, ma solo un mezzo.
L’obiettivo principale infatti è quello di instaurare un dialogo fra i giocatori che, attraverso lo sviluppo dell’Anima del protagonista, metteranno a nudo i propri valori e le proprie propensioni.
Dal punto di vista “meccanico”, Rebisworld si basa su strutture robuste, come il collaudatissimo e premiato sistema di votazione usato in Dixit.
In questo gioco non esiste una forma di punteggio, che spesso anche i giochi collaborativi hanno. Probabilmente i partecipanti stessi, dopo l’Epilogo, possono trarre soddisfazione dallo loro storia e auto-giudicarsi, se vogliono, in base all’esperienza appena conclusa.
Interessante ne La Formula le ultime pagine finali, dove per ciascuna fase, a mo di citazione, viene riportata la sua importanza nell’attività introspettiva.