Prison Architect: gestire una prigione è ora un gioco da tavolo

Abbiamo speso diverse ore al videogame Prison Architect di Paradox Interactive.
E’ uno di quei giochi che ti coinvolge, soprattutto nella modalità sandbox, dove cerchi di ottimizzare tutto.
Adesso, tramite un Kickstarter, verrà prodotto il gioco da tavolo.
Il proponente è PSC Games e gli autori Noralie Lubbers e Dávid Turczi.

Tempo di lettura 4 minuti

Il nome completo del gioco è Prison Architect: Cardboard County Penitentiary.
La lettura del regolamento ci ha ricordato le stesse dinamiche del videogioco ad anche la grafica è esattamente la stessa.
Nelle conclusioni vediamo se siamo riusciti ad evadere.

Il videogioco alla base di questo progetto

Due parole per chi non conoscesse il videogioco

La nostra esperienza, come da introduzione, è legata al gioco per PC della Paradox Interactive.
In questo gioco dovevamo gestire un penitenziario “all’americana”.
Avevamo cioè un budget che veniva di tanto in tanto rimpinguato dallo Stato, o dalla Contea, in base a quanti detenuti gestivamo.
I detenuti avevano indumenti di colore diverso alla loro pericolosità, aspetto di cui era utile tenere conto.
I soldi servivano per costruire le celle, ma anche altre strutture per il benessere dei detenuti.
Con modalità alla Sim City o The Sims, bisognava costruire condotti per alimentare le docce con acqua calda e provvedere alla fognatura.
I detenuti avevamo poi bisogno di pasti, cosicché era necessario allestire una cucina e una mensa.
Il tempo “libero” poteva essere passato all’area aperta, facendo colloqui con i familiari oppure attività per il loro inserimento.

Un sistema di necessità regola la soddisfazione dei prigionieri. Se non considerati, probabilmente si daranno alla fuga

Detenuti spesso riottosi

Per natura del giocatore o per ristrettezze economiche, spesso questi dentuti non erano così felici di soggiornare nella prigione.
Molti denari venivano spesi così per il personale. Oltre a cuochi ed inservienti, per far funzionare le strutture viste prima, serviva anche un bel gruppo di secondini.
Spesso conveniva anche dotarsi di reparti SWAT, cecchini e diavolerie elettroniche.
All’uopo poteva fare comodo un’infermeria per curare i feriti. Poteva scapparci anche il morto.
In realtà questi detenuti passavano il tempo a scambiarsi oggetti illegali e a scavare tunnel per uscire dalla recinzione.

Materiale all’interno della scatola

Tutto questo lo trovate nel gioco da tavolo Prison Architect

Il gioco da tavolo ripropone tutte le dinamiche che abbiamo appena elencato.
In pratica ogni giocatore ha una cornice entro la quale piazzare le tessere che compongono il suo carcere.
Durante il turno si crea una vetrina di tessere. E’ organizzata in righe dove ogni riga propone una tipologia diverse (ad esempio celle, stanze per il personale o servizi più o meno complessi).
Carina l’idea di assegnare queste tessere mediante asta.
Senza scendere nei dettagli, le tessere acquistate andranno poi collocate dentro la cornice.
C’è anche la possibilità di acquisirei carte che danno effetti Burocrazia.
Sono carte che consentono bonus o sono dei pre-requisiti per assumere un certo tipo di personale.

Anche qui i detenuti non si comportano bene

Le strutture di cui sopra vi aiuteranno a gestire al meglio il penitenziario anche grazie all’impiego di Specialisti.
Come nel videogioco il soddisfacimento delle necessità dei prigionieri è prioritario affinché si mantenga la calma.
Le tessere piazzate nella cornice si influenzano a vicenda. Dei segnalini che andremmo a posizionare, considerando adiacenze fra tessere, indicheranno che tipo di necessità in ciascuna cella è soddisfatta.
Il lancio di un dado e la felicità che aleggia nella struttura determinerà la possibilità di eventuali fughe.
Altri prigionieri invece lasceranno il carcere con il vostro consenso dal momento  che hanno concluso il loro percorso riabilitativo.
Alla fine del gioco calcolo dei Punti Vittoria che tiene conto di differenti aspetti.

La campagna Kickstarter

Passiamo al fattore economico e vediamo come sta andando la campagna.
Mentre scriviamo mancano ancora 18 giorni alla fine del crowdfunding e Prison Architect ha raccolto circa 25.000€.
C’è ancora della strada da fare: vediamo, se vi interessa, come farla con PSC.
Il pledge base per ottenere una copia è di 60 sterline inglese (circa 70€).
E’ compresa anche l’espansione Warden e un sacco di esclusive.
Per i primi 2000 sostenitori c’è la possibilità di ottenere allo stesso prezzo anche un pass per scaricare il videogioco.
Il gioco viene recapitato a casa l’anno prossimo, Maggio 2022. Tenete conto di 7€ extra per le spedizioni, mentre la formula “EU friendly” vi mette al riparo da tasse doganali.

In conclusione

Abbiamo giocato tanto a Prison Architect sul portatile.
Finiva sempre più o meno a schifio, ovvero con un’implosione della struttura. Poco denaro, poche amenità, molte rivolte e via discorrendo.
Chiaramente siamo stati incuriositi quando PSC con Lubbers e Turczi hanno messo tutto in una scatola.
Troviamo di fatti tutto quello che ci piaceva del videogioco in cartone.
La meccanica, come la logica di costruzione della prigione, ricorda il recente Magna Roma.
E’ prevista anche una modalità solitario, dove siamo sicuri Turczi non ci deluderà.
Il costo del pledge non è proprio trascurabile.
Fra una cosa e un’altra parliamo di circa 80€.
Il materiale è abbondate, con tanti meeple caratteristici, ma il costo è forse anche sostenuto per le royalties da riconscere a Paradox. Questo non lo sappiamo.
Magari provatelo su Tabletopia e valutate il da farsi.

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