Il gioco che presentiamo oggi è sicuramente al di fuori di quelli che vedete nel circuito dei vari blogger.
Questo perché non è certo una novità né è uno di quei evergreen.
Parliamo di Paris Connection, edito, ad esempio, da Queen Games.
E’ questo un editore che pubblica solidi giochi, a volte non molto conosciuti.
Un esempio è Airships, che ci aggiudicammo ad un’asta al Victorian Monkey.
Tempo di lettura 5 minuti
Paris Connection è un gioco molto semplice.
Mappa esagonale della Francia, compagnie ferroviarie che partono dalle gare di Parigi per collegare diverse città del paese.
Le stazioni ferroviarie parigine sono disposte sul perimetro della città, pubtando verso diversi punti cardinali.
Più città connettono, maggiore il valore della compagnia.
I giocatori possono prendere quote delle varie compagnie: il loro punteggio dipende dal numero delle quote possedute moltiplicato per il valore delle compagnia.
Sommate tutte, a fine partita si avrà il punteggio finale.
Scusate se siamo stati sbrigativi.
Comunque c’è un regolamento sia in italiano (dalla Tana dei Goblin) che in inglese, da Queen Games.
Paris Connection
Queen Games
Da 3 a 6 giocatori. Età 8+
Durata: 30 minuti
Costo: si trova solo usato o come rimanenza
Perché parlarne proprio ora?
Ci stiamo avvicinando ai giochi ferroviari
Il primo motivo è dato, come da alcuni pezzi precedenti, il nostro avvicinamento ai giochi a tema ferroviario.
Abbiamo fatto un unboxing di 1883 e parlato del Kickstarter 1947.
Allo stesso tempo abbiamo introdotto la serie 18xx, da un punto di vista generale, illustrando la possibilità di giocare questa serie su 18xx.games.
Abbiamo conosciuto l’utente serpentium che con il suo 18ZOO punta a raggiungere il Sacro Graal della serie 18xx: un gioco ferroviario che si chiuda in 2 ore.
Speriamo di tornare presto a parlarvene.
Un caveat comunque: Paris Connection non è un gioco alla 18xx.
Abbiamo però notato alcuni punti di contatto.
Paris Connection è appena uscito su Board Game Arena
E’ un periodo che ogni giorno Board Game Arena, il noto sito che permette di giocare a giochi da tavolo online anche in modo gratuito, mette a disposizione nuovi giochi.
Abbiamo già visto Bang!, ma ci sono state e ci saranno anche altre occasioni per vedere altri giochi.
Paris Connection è uno dei giochi recentemente resi disponibili.
Perché può essere un introduttivo a 18xx?
Ecco il cuore dell’articolo.
Ok, entrambi i giochi parlano di treni, ma non abbiamo proposto nessun parallelismo con Ticket to Ride, ad esempio.
Posizionare binari su una griglia esagonale
In tutti i giochi 18xx abbiamo una mappa esagonale dove piazzare tessere binario per collegare città.
Le tessere, i binari, sono di diverso tipo, in particolare per differente numero di scambi.
In Paris Connection è rappresentata la Francia, come in 18xx creata da tanti esagoni.
Le compagnie ferroviarie sono 6 e partono tutte da Parigi, ovvero dalle varie stazioni della capitale francese.
Il concetto base è che ogni società, con un proprio colore, ha un set di trenini.
Fate attenzione: questi trenini hanno la doppia valenza di “quote azionarie” e di binari.
Posandole infatti sulle caselle permettono di creare una rete ferroviaria che collega diverse città.
Il valore della singola compagnia dipende dal numero e dal tipo di città collegate. Anche questo aspetto, sebbene in un modo più completo, è presente in 18xx.
Si è azionisti, non proprietari
Paris Connection con la nota serie, che anche Aleph Game Studio cura, condivide il fatto che nessun giocatore possiede una compagnia in modo esclusivo.
In 18xx si acquistano le quote della società e chi detiene la maggioranza piazza i binari e tiene le redini dell’impresa.
In Paris Connection questo aspetto è semplificato.
In ogni turno un giocatore può decidere di posare binari o commerciare.
La posa dei binari quindi non è prerogativa del socio di maggioranza in Paris Connection.
Scambiare quote e tenerle segrete
In realtà non è neppure noto chi abbia la maggioranza di una compagnia.
Le “quote”, alias i trenini, sono tenute dietro uno schermo in modo che gli avversari non sappiano la composizione del nostro “portafoglio”.
C’è anche un limite alle quote che si possono tenere, ma è un tecnicismo che qui non affrontiamo, in quanto serve solo a fini di meccanica.
Non c’è denaro in Paris Connection.
Se si sceglie di commerciare, un giocatore dà indietro una quota-trenino di un colore e ne può prendere 1 o 2 di un altro (fate attenzione che se sforate un certo tetto di quote otterrete un malus).
Diversi modi per innescare la fine del gioco
Le condizioni di fine partita ci sembra possano variare nei diversi 18xx.
In Paris Connection ce ne sono due.
La prima, più banale, è legata alla disponibilità di trenini nelle compagnie.
Se andranno esaurendosi, il gioco perde senso e quindi termina.
L’altra, più strategica, avviene quando una compagnia collega Parigi a Marsiglia, facendo tra l’altro un bel percorso.
Un giocatore potrebbe voler innescare questo “fine partita” qualora dai suoi calcoli risultasse in testa.
In conclusione
Paris Connection è un gioco che abbiamo di recente scoperto su Board Game Arena e ci ha fatto pensare a 18xx.
Chiaramente è come dire che un micetto assomiglia ad una tigre, ma speriamo che i punti che abbiamo elencato sia stati citati a proposito.
Paris Connection è meno giochino di quanto si pensi
Il fulcro della meccanica è il fatto che i trenini, disponibili in numero limitato ed uguale per ciascuna compagnia, sono sia binari che quote.
Usarli per estendere la rete, collegando più città, aumenta il valore della compagnia.
Tuttavia le quote disponibili, dal momento che avete usato i trenini come binari, saranno minori.
Di conseguenza sarà difficile trarre profitto da quella compagnia.
Un altro aspetto tattico sta nella decisione da prendere fra posare binari o commerciare.
Posare binari può essere anche un gesto di “altruismo”, in quanto collegare città consentirà di fare punti a tutti i giocatori che hanno quote della compagnia.
Eppure qualcuno deve farlo, riportandoci, consentite una piccola forzatura, al dilemma del prigioniero.
Al contrario, potremmo posizionare binari in campagna, laddove non fanno punti, se non abbiamo nessun interesse per quella compagnia.
Dove secondo scala alla dimensione family
La grande differenza, insieme come già detto a mille altre, sta nella gestione delle quote.
In 18xx parliamo di giochi a informazione completa.
In Paris Connection all’inizio della partita ogni giocatore ha un set di quote delle compagnie che gli sono state affidate casualmente.
Non sappiamo la composizione del paniere.
Questo elemento crea un po’ di casualità e ambiguità, che rende, secondo noi, il gioco adatto ad una dimensione leggera e family.
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