Ve ne abbiamo già parlato nel report del GiocAosta. Fu proprio in quell’occasione che, prenotando sul filo di lana l’evento al Duca d’Aosta, abbiamo conosciuto Overbooking, con il suo autore e il suo editore.
Un gioco semplice e diretto, che abbiamo proposto in ogni evento a cui abbiamo partecipato.
E ora ve lo propiniamo anche a voi lettori.
Tempo di lettura 7 minuti
Overbooking ha insito un gioco di parole. Pensateci.
Mentre abbiamo creato questo minuto di hype, possiamo anticiparvi che Overbooking è un gioco di carte che abbiamo trovato semplice e coinvolgente.
Nessuna regola particolare da ricordare, se non qualche abilità speciale che però la carta riassuntiva aiuta a tenere a mente.
Per il resto c’è la lettura del nostro articolo con un’opinione personale alle conclusioni.
Overbooking
di Filippo Landini
Oliphante
Da 2 a 4 giocatori. Età 10+
Durata: 30 minuti
Costo: lo trovate su Get Your Fun
Un mazzo di carte con simpatiche illustrazioni
O meglio, mazzi di carte.
Già, perché in Overbooking ogni giocatore ha un suo mazzo di carte.
Sono gli invitati alla festa indetta dal Re (ed ecco svelato il gioco di parole), che devono prenotare una camera in un villaggio con poche strutture ricettive.
Ogni carta, dove è rappresentato un personaggio, ha un numero che indica quante camere questi vuole prenotare.
Ecco quindi che i Manovali richiedono 6 stanze, mentre il modesto Monaco ne desidera solo 1.
Monaco che, concedeteci la battuta, può fare uno scherzo da prete, come tutti gli altri del resto.
Già, perché ogni personaggio ha anche una sua abilità speciale. Questa abilità, che aggira le regole di prenotazione delle camere previste dal regolamento, è riportata con dei simboli in calce alla carta.
Attenzione anche al dorso della carta stessa, che riporta uno stemma araldico.
Ce ne sono di diversi tipi e possono essere grandi o piccoli.
Alberghi grandi e piccoli
Gli Hotel, o locande se preferite, sono rappresentate su delle tessere di cartoncini di buona qualità.
Come per le carte dei personaggi, la grafica ricorda un piacevole e leggero stile cartoon, rispecchiando in qualche modo l’anima di Overbooking.
Ogni taverna indica il numero di camere disponibili e in calce, un po’ come avviene per i personaggi, delle caratteristiche che influenzano le regole di assegnazione delle camere (o consentono la prenotazione solo ad alcuni personaggi).
Chiudono la parca, ma efficace, componentistica di Overbooking dei gettoni in cartoncino.
Non sempre chi primo arriva meglio alloggia
Già, è proprio così. E lo capirete dopo aver letto, in breve, come è si svolge un round di Overbooking.
Ad inizio round si collocano sulla tavola un certo numero di tessere Hotel in funzione del numero di giocatori.
Ogni Hotel accetta quattro personaggi, ognuno dei quali, come abbiamo visto, ha interesse a prenotare un certo numero di stanze.
L’albergo accetta anche due personaggi sulla porta sul retro. Questi non sono proprio clienti, nel senso che non sono lì per trovare una camera.
I personaggi che accedano dal retro attivano in realtà le loro abilità speciali, che insistono su quell’Hotel.
Possono essere di vario tipo. Manovali e Mercanti, ad esempio, variano il numero di stanze a disposizione degli ospiti.
Altri personaggi, come i Nobili, alterano il normale ordine di assegnazione delle camere.
La vera domanda, però, riguarda proprio come vengono gestite le prenotazioni.
Il cliente migliore è il primo ad essere servito
È chiaro che gli albergatori sono interessati ad accontetare prima i clienti con “un ordine più consistente”.
Ecco che quindi, tornando all’esempio di poc’anzi, daranno la precedenza ai Manovali, che necessitano ciascuno 6 camere, piuttosto che all’umile Monaco.
Astraendo un po’ il concetto, le carte nella coda di prenotazione sono servite dalla più alta alla più bassa (salvo abilità speciali dei personaggi sul retro che si ingraziano l’albergatore).
Secondo punto: gli albergatori detestano avere camere invendute.
Un esempio ci aiuterà a mostrarvi dove vogliamo andare a parare.
Supponiamo un Hotel abbia 13 camere libere e in coda ci siano: due Manovali (6), una Damigella (3), un Nobile (4) e il solito semplice Monaco (1). Fra parentesi abbiamo indicato il numero di stanze che ciascun personaggio richiede.
L’albergatore sarà ben lieto di soddisfare prima di due Manovali e gli avanzerà 1 singola stanza.
Sarebbe felice adesso di accontentare il Nobile, ma non ha posti liberi sufficienti e nessun personaggio accetta di essere servito parzialmente.
Quindi niente da fare per il Nobile e, per lo stesso motivo, anche la Damigella deve rivolgersi altrove, ovvero finire nella pila degli scarti.
E chi si becca l’ultimo posto rimasto? Esatto: il Monaco.
Non saprete mai chi bussa alla porta
O meglio non lo saprete mai di preciso. Tornando alla struttura del round, a turno ogni giocatore gioca una carta dalla sua mano. Come abbiamo visto, può porre la sua carta in una coda di prenotazione di un Hotel o sulla sua porta sul retro.
In ogni caso la carta è posizionata coperta, rivolgendo ai giocatori il suo dorso dove è disegnato il simbolo araldico.
Dicevamo può essere di due dimensioni: piccolo per le carte fino a 3, grande da 4 a 6.
È questa la chiave di volta di Overbooking.
Quando andate a giocare la vostra carta non avete la certezza di quali personaggi avversari siano in coda.
Non avete neppure idea di quelli che cambieranno le regole di quello Hotel, perché posizionate davanti alla porta secondaria.
Dovete fare per forza di cosa delle supposizioni in base al numero di carte collocate e alla dimensione degli stemmi che vedete.
Un gioco astutamente bilanciato
In un round ogni giocatore gioca 5 carte (e 5 carte saranno ripescate per ripristinare la mano).
Dopo avere assegnati i personaggi, si procede a risolvere le prenotazioni hotel per hotel, voltando per prime le carte sul retro. In effetti sono loro che possono cambiare i piani per quell’albergo.
Solo dopo si voltano le carte in coda davanti all’ingresso principale e si passa alla risoluzione.
Avrete capito che Manovali, per il loro “potere di acquisto”, e i Monaci, per la loro abilità di intrufolarsi, sono quelli che più probabilmente troveranno una sistemazione.
Sono però quelli che pagano di meno: sulla loro carta è rappresentata solo una Moneta.
Nobili e Damigelle, più difficili da accontentare, pagano però di più.
A fine partita daranno punti solo le carte che hanno trovato una stanza, in base al numero di Monete che ogni personaggio porta.
Indovinate chi vince?
Difficile poi appellarsi alla sfortuna. Overbooking è completamente simmetrico e dalle mani del giocatore passano tutte le sue carte durante la partita, ma non tutte vengono giocate.
In conclusione
Overbooking è una casa editrice nota per un catalogo di giochi “sinceri”. Anche Espresso Doppio, seppure con una “componentistica” inusuale, è tuttavia un gioco robusto, semplice ed efficace.
Non ci sono insomma giochi che irretiscono il giocatore con qualche effetto speciale, che poi comunque deve essere pagato.
Il gioco di oggi, che ha vinto il premio Archimede nel 2021, non fa eccezione.
Nonostante la cura dei componenti, come per la grafica e per lo spessore degli Hotel, è tutto molto semplice.
Semplice e asciutto come il regolamento, che ci ha permesso di proporlo in ogni dove.
Ecco perchè pensiamo BGG sottovaluti Overbooking, sebbene è noto il bias che colpisce questa community.
Oltre a quanto spiegato, il sistema di punteggio prevede anche un set collection degli stemmi, ma è un elemento in più (che dà spessore senza intricare troppo il tutto).
E’ pero opportuno, se si introduce questa variante, che tutti ci pongano attenzione: è un modo che permette di fare un bel gruzzolo di punti.
Tante meccanica in una scatola
Il sistema dell’informazione incompleta data dalla dimensione dei simboli offre diversi spunti.
Troviamo ad esempio il guessing (cercando in intuire la composizione della coda), oppure il bluffing (al tavolo, anche in base ai round precedenti, prenderà piede una certa “logica”, che potrete divertirvi a ribaltare).
Dal momento che le informazioni che possiamo raccogliere durante il round non possono che essere parziali, ecco un pizzico di push your luck nelle nostre scelte.
Scalabilità originalità
Sarà poi un nostro “deficit di conoscenza ludica”, ma Overbooking ci è sembrato offrire una meccanica originale.
Seppure completamente diverso, alcune logiche, o speculazioni, ricordano i minuti prima di una puntata a Modern Art, ad esempio. Ma per l’appunto è solo un vago accostamento, dato dal fatto che in questo periodo stiamo giocando compulsivamente il titolo di Knizia.
Dicevamo invece che il numero di Hotel varia a seconda del numero di giocatori, offrendo una certa scalabilità al gioco.
Tuttavia, data proprio la natura del gioco, pensiamo che 4 sia il numero perfetto di giocatori.
In questo modo ci sono da tenere d’occhio più giocatori e quell’opera di guessing proposta prima diventa ancora più interessante.
Non vi resta che prenotare la vostra camera…
Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi che possono piacerti se hai gradito l’articolo.
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24 Ottobre 2023