No, Grazie!: un grande classico

Il gioco di oggi ve lo avevamo già annunciato fra le uscite Supernova di questo fine 2022.
Ci riferiamo a No, Grazie!, un gioco di carte molto noto in Germania, con l’impronunciabile nome, almeno per noi, di Geschenkt.
Uscito nel 2004 è ancora in vetta alle vendite nel Paese teutonico ed anche BGG lo premia con un onesto 7.1

Tempo di lettura 5 minuti

No, Grazie! è un gioco adatto a tutta la famiglia che coinvolge sia il push your luck che il meccanismo d’asta.
In realtà c’è dietro anche un po’ di psicologia e strategia.
Considerando il numero di giocatori, fino a 7, potrebbe anche essere un valido party game.
Andiamo quindi a conoscere No,Grazie!

Per chi va di fretta
  • Un gioco del 2004 che vanta ancora numerosi appassionati
  • 33 carte e una manciata di gettoni per un gioco tattico
  • Potete scegliere fra prendere una carta malus o passare pagando un gettone
  • Una regola addizionale aggiunge profondità al gioco
  • Tascabile e per tutti

No, Grazie!
di Thorsten Gimmler
Studio Supernova

Da 3 a 7 giocatori. Età 8+

Durata: 20 minuti
Costo: 13€ circa


Un mazzo di carte e qualche chip: quanto basta

No, Grazie! si presenta in una scatolina dalle dimensioni contenute.
Nessun effetto particolare UV o altri orpelli. Questo gioco di carte si presenta in tutta la sua onestà (e stile vintage, se volete).
Comunque è quanto basta per ospitare il contenuto: un mazzetto di 33 carte numerate da 3 a 35 e un sacchettino di gettoni rossi.
Le carte sul dorso hanno disegnato un fiocco, mentre sul retro il numero è stampato in modo che sia facilmente leggibile da entrambi i lati del tavolo.
Un piccolo aiuto per avere un’idea al volo del valore della carta: lo sfondo vira dall’azzurro, per la carta di valore più basso, fino alla carta viola che vale 35.
Una sorta di “termometro del valore” che può fare comodo quando la partita diventata concitata.
Il regolamento è un semplice foglio pieghevole scritto su due facciate.
Molte delle righe riportate sono esempi per rendere ancora il tutto più semplice, ma viaggiamo comunque su un peso che secondo BGG non arriva a 2.

Tutto quello che serve per un’asta accanita

Pagare per non prendere la carta

È questa l’estrema sintesi della meccanica dietro a No, Grazie!
Ogni giocatore riceve ad inizio partita un certo numero di gettoni. Potete pensare ad essi come monete, ma poco importa.
Il mazzo viene mescolato e si scartano 9 carte. Le restanti formano il pozzo al centro del tavolo.
La partita dura 24 round, tante quante le carte restanti.

Pagare per passare o prendere la carta?

Ad inizio round si scopre una carta e nel proprio turno si è posti di fronte ad una scelta: giocare un gettone dalla propria riserva sulla carta e così passare, o prendere la carta con tutti i gettoni che vi si trovano sopra (giocati ad esempio dagli avversari e che finiranno nella vostra riserva).
Come scegliere?
Beh, tenete conto che le carte a fine partita si sommano e sono punti negativi (malus). I gettoni, al contrario, sono punti (uno a gettone).
Il bilancio di questi due contribuiti a fine partita stabilisce il vostro punteggio.

Prendere o no la carta? Il valore di malus, al netto dei gettoni, è -10

“Numeri in fila”: una regola che insaporisce il gioco

Arrivati a questo punto, probabilmente il gioco ha già una sua dignità, ma non tale da assegnarli una gloria decennale.
La regola che mette un po’ di sale nel gioco è quella della sequenza di carte in fila.
È semplicissimo spiegarla con un esempio.
Se avete, ad esempio, già la carta con valore 27, se prendete la carta 26 varrà solo quest’ultima, annullando difatti il malus della carta 27.
Se poi si ottiene la carta 28, varrà lo stesso principio: il suo valore non conta.
In sintesi, quando si ha un certo numero di carte di valore consecutivo fra le proprie prese, conta solo la carta col valore più basso ai fini del calcolo del malus totale.
Non ci crederete, ma cambia tutto.

Ogni carta è un regalo che non vorreste neppure gratis. Per cui: No, Grazie!

Alcune considerazioni

No, Grazie! è disponibile su Board Game Arena. Come sapete giocare online non ci fa fare i salti di gioia.
Tuttavia ha il pregio di far giocare persone distanti tra loro e, in questo caso, metterci in contatto con giocatori con più esperienza.
Un’opportunità per capirne i segreti o, in questo caso, capire meglio la logica di No, Grazie!
Perché alcune tattiche, anche se non le riportasse il regolamento, sarebbero intuitive.
È ovvio che se giocate sempre un gettone per evitare di prendere carte, prima o poi rimarrete a secco.
E magari accadrà proprio nel momento in cui esce una carta di alto valore.
Un’altra tattica, in realtà anch’essa suggerita dal regolamento, è quella di far leva sulla regola dei “numeri in fila“.

Se già avete il 15, il ragionamento precedente cambia

Spillare gettoni agli avversari

Supponiamo che per un qualche motivo abbiate preso una carta, pure alta. Un 32.
Dopo qualche turno esce un 31.
A questo punto prenderlo per voi non è un problema. Anzi: ridurreste di un punto il vostro malus.
Tuttavia, quanto può fare male questa carta ad un altro giocatore che non è nelle vostre condizioni?
Ecco, una delle tattiche più proficue del gioco è quella di lucrare su questa vostra condizione di vantaggio.
Non prendetela quindi subito, ma passate con i gettoni.
Ad un certo punto, dopo qualche giro, la carta sarà caricata di gettoni. In quel momento, quando la prenderete, non solo avrete ridotto il malus per la regola dei “numeri in fila“, ma avrete anche fatto incetta di gettoni.
Sempre che qualcuno non abbia ingoiato il boccone amaro e voi avrete, in questo caso, perso anche l’investimento dei gettoni.

Inutile contare le carte

Rifacendoci all’esempio precedente, il ragionamento vale se avete già in mano il 32 e poi esce il 31.
Tuttavia è una tattica difficile da pianificare fin dall’inizio.
La questione è che sono state tolte 9 carte dal mazzo in modo casuale, quindi potrebbe darsi che il 31 sia stato eliminato nel setup e voi state aspettando Godot.

In conclusione

Studio Supernova porta in Italia No, Grazie!, gioco di carte con ancora un grande seguito in Germania.
Per semplicità e coinvolgimento, e probabilmente diffusione fra i tedeschi, ci fa pensare ad UNO.
Tuttavia rispetto al classico gioco da gita, No, Grazie! ci sembra più completo e offre meccaniche più elaborate.
Approfondendo già quanto si trova nel regolamento, abbiamo visto come un gioco così semplice dia adito a diverse strategie e tattiche.
Ogni carta rappresenta un malus di diverso valore, che si può evitare pagando un gettone.
Ogni singolo gettone, valendo 1 punto, mitiga il malus della carta stessa rendendo difatti al giocatore successivo meno svantaggioso raccoglierla.
Infine, la regola dei “numeri in fila” cambia completamente l’approccio al gioco.
Non vorremmo esagerare, ma quasi si passa a una logica tipica della teoria dei giochi, come il “gioco del pollo“.
Mai sottovalutare un gioco dal contenuto o dai suoi anni.

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25 Ottobre 2022

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