Prima metà del ‘400. In questo periodo si colloca Navegador. Il periodo delle grandi esplorazioni, sotto l’impulso di Enrico il Navigatore, che dà il nome al gioco. Si ripercorrano quindi le gesta di Bartolomeo Diaz e Vasco de Gama. Si colonizzerà il Brasile, si circumnavigherà l’Africa per raggiungere l’India e da lì il Giappone.
Navegador
Cranio Creations
Da 2 a 5 giocatori. Età 12+
Durata di una partita: 30 minuti a giocatore
Prezzo: 50eur circa
Un classico da riscoprire
Navegador è un classico, portato in Italia da Cranio Creations (che ringraziamo per il contributo alla copia di review). Ad avviso della redazione è un po’ snobbato nelle classifiche di BGG, dove meriterebbe qualche posizione in più. Il titolo offre un ampio tabellone raffigurante il mondo dal Brasile al Giappone, passando per l’Africa. I giocatori sono chiamati a impersonare famiglie porteghesi che da Lisbona dovranno trarre il meglio dall’era delle grandi esplorazioni per accrescere la propria fama.
Esploratori, colonialisti o industriali?
Per raggiungere il successo ci sono diverse strade. Il gioco infatti propone diverse strategie. Come al solito rimandiamo i più esigenti al regolamento. A gli altri possiamo dire che ciascun giocatore parte con una piccola flotta, dei lavoratori a Lisbona e un po’ di monete. Su diverse posizioni della mappa sono riportate dei token-colonia. I giocatori potranno mandare le loro navi a esplorare le nuove regioni ed incassare dei premi, anche in denaro. Viceversa, potranno preferire di comprare colonie di zucchero, oro o spezia per poi venderli al mercato. Dallo stesso mercato potranno invece comprare risorse da processare nelle loro officine, se è questa la strada che hanno scelto, per poi vendere i beni lavorati.
Come averete notato il mercato è una meccanica importante del gioco. La sua efficace implementazione è uno dei successi del gioco, facendo sì che i giocatori esperimentino il sistema di domanda e offerta e le relative oscillazioni dei prezzi.
La rondella di Mac Gerdts
Navegador è il primo gioco che incontriamo a implementare il sistema della rondella, ideato dallo stesso autore Mac Gerdts. E’ un po’ la cifra stilistica di questo designer, che ripropone questa meccanica su altri titoli (come la serie Imperial).
La rondella è il sistema che permette al giocatore di compiere le azioni (ad esempio vendere al mercato, spostare le navi o insediare colonie). Queste azioni sono disposte in cerchio, dove ciascuna rappresenta uno spicchio (sì, altro sistema della Ruota della Fortuna). Un token per giocatore riporta quale è l’ultima azione fatta, dopodiché questi potrà scegliere solo sulle azioni successive in senso orario. Normalmente può scegliere fra le prime tre, ma sacrificando le proprie navi può compiere balzi più lunghi sulla ruota.
In conclusione?
Il gioco è un german puro, dove la fortuna è lasciata da parte. Gira bene a prescindere dal numero di giocatori, sebbene in tanti allunghi i tempi di attesi, mentre in due assume toni scacchistici di mossa e contro mossa. E’ un titolo interessante, mai banale, che sicuramente vi terrà impegnati per una lunga serie di partite.