Come scrivevamo su Facebook, ad inizio lockdown iniziammo a sfare gli scatoloni.
Erano lì da un po’, con i giochi che dormivano dopo essere arrivati dalla vecchia casa in un immobile che non conoscevamo e temevamo.
Uno dei primi titoli che uscì fu Xi’an, di Francesco Testini e Marco Legato.
Fu il motorino d’avviamento, la scintilla per le candele, che rimise in moto tutta Volpe Giocosa, che nel frattempo andava a 2 cilindri.
Non possiamo che essere felici oggi di parlarvi di Murano – Maestri della Luce.
Tempo di lettura 7 minuti
Il nome così lungo immaginiamo serva per distinguerlo dall’altro Murano, gioco totalmente diverso a quello che proponiamo oggi.
Murano – Maestri della Luce è un gioco molto astratto, dove si raccolgono frammenti (set di oggetti) per onorare i contratti, ovvero creare i piccoli capolavori dei maestri vetrai.
Come vedremo in mezzo ci passa l’uso di una machiavellica ruota.
Alle conclusioni qualche nostra osservazione e link utili.
Murano – Maestri della Luce
di Carlo Camarotto e Francesco Testini
Asmodee Italia
Da 2 a 4 giocatori. Età 8+
Durata: 30-40 minuti
Costo; lo trovate su Get Your Fun
Il cavallo zoppo: storia di vita vissuta
Il vostro Redattore ha visto Venezia due volte (ok, potete anche saltare al gioco vero e proprio).
La prima 30 anni fa.
Forse prima e unica “gita” con pernotto fuori casa che fece con i genitori.
Tempo altalenante, con qualche scroscio.
All’epoca Murano sembrava meno turistica di oggi, o semplicemente i ricordi li ha sbiaditi il tempo.
Fatto sta che ci trovammo una fucina dove un mastro vetraio, davanti a un piccolo pubblico, dava dimostrazione delle sue capacità.
Con gli strumenti del mestiere, e soprattutto con l’abilità che contraddistingue questi artigiani, dalle sue mani uscì un vasetto e un cavallino.
Era un cavallino rampante, tipo quello della Ferrari, ma senza esserne un’imitazione.
Una reliquia
Nel giro allo showroom che seguiva la dimostrazione, cavallini simili erano in vendita.
Il vostro affezionatissimo riuscì a farsene acquistare uno.
“È molto fragile”, gli fu detto.
Essendo l’albergo a Mestre, il cavallino di vetro girò per tutta Venezia protetto come una reliquia.
La missione fu compiuta: il prezioso manufatto tornò a casa sano e salvo, sopravvivendo anche al viaggio in auto.
Arrivato a tarda notte, il vostro cronista cadde esausto a letto, dopo aver trovato un posto al souvenir nella vetrina di sala.
Gli sembrava il luogo più adatto.
Lì infatti erano conservate le cose importanti, come l’argenteria e un’enciclopedia, ormai un cimelio nell’era dell’informazione globale e istantanea.
L’incidente
Ma allora perché il titolo del paragrafo?
La mattina dopo, appena sveglio, andò davanti alla vetrinetta.
Il cavallino aveva una zampa rotta.
Una cosa, un’altra…insomma, un’incuria azzoppo il quadrupede vetroso.
“Un giorno ne comprerai uno nuovo che sostituirà quello”.
Tornando al gioco: cosa contiene la scatola
Murano si presenta nel classico formato quadrato, ma qui la base viene usata da appoggio per “il tabellone”.
In realtà non esiste una plancia nel classico formato, tipo quella con i tracciati dei punteggi etc.
Sono due dischi concentrici, dove il più esterno prende il nome di Anello (può sembrare una pedanteria, ma sarà utile specificarlo).
Al centro del tabellone c’è una conca che ospita i Frammenti di Vetro in 5 colori, considerando i trasparenti-jolly.
La conca è bordata da un Indicatore di plastica che ha la possibilità di ruotare, così come l’Anello.
Sembra una struttura complessa, ma l’immagine chiarirà tutto.
Soldi, soldi, soldi
Non ci sono molti altri elementi,
Ogni giocatore ha un Banco di Lavoro per ospitare fino a 8 Frammenti di Vetro. In ogni spazio è disegnato il simbolo di una lira.
Il denaro, dopo il discorso dell’artigianato del vetro, è il fulcro del gioco.
Il vincitore di Murano è semplicemente il mastro vetraio più ricco, nessuna strana combinazione di tracciati (insalata di punti).
Inutile dire che nella scatola trovate molte monete in cartone in tre tagli differenti.
Per ultimo le carte
Le carte raffigurano tipici oggetti che si possono trovare in una bottega a Murano.
Ogni Creazione ha in un angolo a sinistra elencati i Frammenti di Vetro per realizzarla.
Sulla destra invece è indicato a che categoria appartiene: può essere un gioiello, ad esempio, o un tipico animale in vetro.
Ci sono altre carte più piccole, che si abbinano ai cartoncini quadrati con le categorie, le carte Vantaggio.
Ognuno riporta una delle quattro categorie di Creazioni cui sono suddivise le carte.
Cosa bisogna fare è semplice da capire, cosa è meglio fare no
Giocare a Murano è semplicissimo e l’età minima riportata sulla confezione è verosimile.
Ad inizio turno si gira di uno scatto orario l’Indicatore che punterà a due Frammenti.
Il giocatore le prende dalla riserva, nel colore indicato, e le colloca nella sua riserva, ovvero il Banco di Lavoro.
Dopo quest’azione obbligatoria ne deve scegliere per forza un’altra fra 3 disponibili.
Si possono vendere al Magazzino Frammenti che non ci servono, oppure acquistare tutti quelli di un Mercato.
I Mercati
Carina l’idea dei Mercati: sono i quattro angoli che gli anelli lasciano liberi e ciascuno può ospitare tre gemme.
Nella seconda parte del turno si possono acquistare tutti i Frammenti del Mercato o fare scambi.
Lo scambio è interessante: dando un Frammento se ne ottengono generalmente due.
Il colore dei Frammenti ottenuti dipende da quelli segnati sull’Anello all’estremità del dato Mercato.
Questo ci porta alle azioni facoltative.
La strategia? Nella azioni facoltative
Il gioco fino a cui descritto è piuttosto lineare, al limite del banale.
Sono le azioni facoltative a dare profondità al gioco.
In particolare, pagando, si può muovere l’Anello (attenzione, non l’Indicatore in plastica).
Muovere l’Anello cambia le possibilità di scambio al Mercato e i Frammenti che l’Indicatore ci farà prendere.
Un’altra azione, sempre a pagamento, permette di scambiare l’ordine delle Creazione da realizzare.
Infatti, ad inizio partita, ogni giocatore ha un set di carte Creazione da realizzare.
Non può crearle in ordine sparso, ma deve partire dalla prima.
Questa azione permette di scambiare l’ordine, in modo da creare un matching fra i Frammenti che riusciamo ad ottenere con quelli ci servono.
Abilità speciali: un must have che serve sempre?
Procedendo in profondità, ogni Creazione realizzata, oltre a essere remunerativa per il giocatore, gli dà accesso ad azioni speciali (o modificatori di azioni standard).
Dipende dal tipo di Creazione fatta e quale carta Vantaggio è stata ad essa abbinata per questa partita.
Ok, ulteriore possibilità di scelta da parte del giocatore, ulteriori strategie.
Forse troppe?
In conclusione
Murano – Maestri della Luce è l’ultimo astratto che vede tra gli autori Francesco Testini.
Buona l’idea di ambientarlo nella città lagunare, che però intravediamo solo nei Frammenti di Vetro e nei disegni delle opere die mastri vetrai.
I materiali sono buoni e il preformato di plastica permette un alloggio confortevole a tutto quanto.
Sarebbe stato opportuno comunque inserire qualche ziplock, per avere la certezza matematica che tutto stia in ordine.
Detto ciò anche il tabellone è robusto e un occhiello permette facilmente di rimuoverlo e accedere al materiale sottostante.
Un gioco anche per bambini?
Sì, sicuramente. Qualche accorgimento però. La meccanica di base, giro la ruota – commercio – creo, è facilmente digeribile anche da una volpina giocosa.
Le azioni facoltative, dovute nel gioco tra adulti per dare spessore a Murano, richiedono di essere un po’ guidate all’inizio.
Bisogna capire quando conviene spendere 1lira per girare l’Anello e se le condizioni più favorevoli che si ottengono valgano il costo.
Lo stesso vale per le Creazioni: all’inizio potrebbe essere utile non seguire l’ordine, ma poterle creare alla rinfusa.
Il discorso di Vantaggi è uno step successivo. Forse anche troppo per il giocatore occasionale, che così si trova davvero una scelta molto (o troppo generosa) davanti.
Comunque, tirando le somme, queste possibilità fanno di Murano un gioco facilmente scalabile in base all’esperienza dei giocatori.
Epilogo del cavallo zoppo
E invece no. Il cavallo di vetro di Murano è lì al suo posto, ancora fra le cose importanti.
È un monito, una metafora, in vetro.
Significa che si può desiderare una cosa, la si può anche ottenere e custodire gelosamente.
Ma poi…c’è sempre l’imprevisto.
La variabile impazzita che, per quanto tu li abbia custoditi, spezza i tuoi progetti.
O la zampa di un cavallino di vetro.
Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.
2 Marzo 2022