Magari questo nome non vi è nuovo.
Nel senso che abbiamo già parlato di un gioco dal nome simile, Magic Mandala, tempo fa.
Come Mandala Stones, il gioco di cui parleremo oggi, è localizzato da Cranio Creations.
Finiscono qua i punti i comune fra i due giochi.
Tempo di lettura 7 minuti
Magic Mandala è infatti un gioco di carte, piuttosto semplice che si passa sull’intelligenza visiva.
Mandala Stones è un gioco più completo, col un tabellone e plance varie.
Un astratto dove è importante pianificare le proprie mosse e spendere al meglio le pietre raccolte.
Alle conclusioni qualche link utile e un nostro punto di vista.
Nel frattempo anticipiamo la pagine del prodotto su Cranio Creations.
Mandala Stones
di Filip Głowacz
Cranio Creations
Da 2 a 4 giocatori. Età 10 +
Durata: 20 minuti
Costo: lo trovate su Get Your Fun
Pedine del peso di…pietre
L’elemento che più salta all’occhio di Mandala Stones sono le cosiddette Pietre.
Dischetti circolari in plastica in 4 colori e 2 motivi.
Sono pesanti, dello stesso materiale visto per Bumuntu e Honeycombs.
Una buona scelta. Oltre perché piacevoli al tatto, nel gioco le Pietre andranno impilate.
Elementi di questa “sostanza” sono facilmente maneggevoli.
Sapere raccogliere le Pietre giuste
Il titolo del paragrafo potrebbe tradire il senso di Mandala Stones.
Non è infatti un gioco cooperativo, sebbene tutti collaborino a piazzare Pietre sulla Plancia Mandala.
Ogni giocatore infatti raccoglie, vedremo come, Pietre dal tabellone usando i 4 Artisti.
Prima di finire nel mandala comune, le Pietre sostano nella propria Plancia Giocatore.
La Plancia Giocatore, oltre a ospitare pile di Pietre nei quattro slot disponibili, tiene traccia anche dei punti vittoria del giocatore che possiede quella plancia.
Sempre in ottica punteggio, all’interno di Mandala Stones troverete anche un mazzo di Carte Obiettivo.
Se a fine partita avrete soddisfatto il vostro, sarete ricompensati con punti bonus.
Un astratto in due parti
Mandala Games entra a pieno titolo nei giochi adatti a tutti.
Quando usiamo questa espressione vogliamo dire che può piacere al Giocatore Inesperto , ma anche a quello più scafati.
Del resto il cosiddetto peso, o semplificando difficoltà, è sotto 2 su BGG.
Le azioni, come da titolo del paragrafo, sono infatti semplicemente 2: raccogliere pietre sul tabellone (Presa) e far fruttare quelle già sulla propria plancia (Conteggio).
Ne capirete di più se spendiamo due parole sul flusso di gioco.
Come portarsi a casa le Pietre a noi più adatte
Mandala Stones si basa sul concetto di pattern, come altri giochi.
Questa meccanica richiede che le risorse oggetto del pattern abbiano delle caratteristiche che le identifichino.
Qui le risorse in gioco sono le Pietre, ciascuna caratterizzata da uno dei quattro colori possibili e da uno dei due motivi presenti nel gioco.
Ad inizio partita tutte le 96 Pietre escono dal Sacchetto per essere collocate a pile di 4 sul tabellone.
Immaginate il tabellone come una scacchiera: le pile di Pietre si posizionano a caselle alternate.
A croce greca si posano invece i quattro Artisti. Sembrano timbri per la ceralacca, alti e snelli.
Fatte attenzione: due Artisti riportano in testa un motivo, due l’altro.
Artisti come pezzi della dama
Nel proprio turno, se si sceglie l’azione Presa, si prende un’artista e lo si muove sul tabellone-scacchiera.
Funziona come la dama: l’Artista fa un salto in una delle quattro direzioni possibili, scavalcando una pila di Pietre.
A quel punto sarà circondato sui quattro lati da pile di Pietre.
Il giocatore dovrà raccogliere da ogni colonna la prima pietra se ha lo stesso motivo disegnato sulla testa dell’Artista.
Ne raccoglie una alla volta, impilando a sua volta le Pietre così prese.
A quel punto avrà in mano una piccola torre che dovrà posare in uno degli slot liberi nella sua plancia giocatore.
Due modi per fare punti: i Conteggi
Dicevamo che ogni giocatore ha 4 slot dove posare le pile provenienti dalla Presa.
Non sono tra loro equivalenti.
Quando, anziché l’azione Presa, si sceglie quella Conteggio, ogni slot fornirà un punteggio a seconda del pittogramma disegnato affianco.
Gli slot 2, 3 e 4, ad esempio, danno punti diversi a seconda dell’altezza della pila. Non per forza più alta è la torre e più è proficua.
Comunque in una fase di Conteggio il giocatore sceglie un colore e attiva tutti gli slot la cui Pietra “in testa” sia del colore scelto.
La prima Pietra di ciascuno slot sarà poi tolta dalla pila.
Un Conteggio un po’ più povero è quello di prendere da quanti slot si vuole la prima pietra, a prescindere dal motivo e dal colore.
Per ogni Pietra così rimossa si ottiene solo 1 punto vittoria, generalmente poco.
Potrebbe però essere una mossa tattica, se, ad esempio, in questo modo si creassero più pile che hanno “in testa” Potete dello stesso colore.
Ma dove vanno le Pietre?
Dopo ogni conteggio, che scegliate l’opzione più ricca, detta per Colore, o quella più povera, Cime scelte, avrete una manciata di Pietre.
Sono queste che si collocano sulla Plancia Mandala, che ha un tracciato a spirale.
Mentre fatte questa operazione potreste coprire caselle bonus che vi danno ulteriori punti vittoria rispetto a quelli derivanti dal Conteggio.
L’importante è comunque aggiornare il tracciato di conseguenza.
C’è poi una casella speciale, la cui distanza dall’origine dipende dal numero di giocatori: è il trigger per concludere la partita.
Un gioco semplice da imparare, diverso averne padronanza
E’ una frase un po’consunta, lo sappiamo.
In effetti è così, e per un gioco astratto è sicuramente un punto di merito.
Ad esempio “un intreccio” viene fuori dall’utilizzo di due elementi per caratterizzare le Pietre.
Durante le Prese le Pietre vengono catturate ragionando sul motivo disegnato, ma il Conteggio si basa sui colori.
In mezzo ci passa il concetto di pila, il termine più usato in questo articolo.
Quando si raccolgano difatti le Pietre, lo si fa in senso orario attorno all’Artista mosso.
Tuttavia è a scelta del giocatore selezionare da dove iniziare, così che l’ordine d’impilamento è una scelta del giocatore. Sarebbe opportuno coordinarsi con quanto abbiamo già nei nostri slot.
In conclusione
>> Link alla pagina di Cranio Creations
Mandala Stones è un gioco astratto che si presenta davvero bene.
Di ottima, la migliore, la qualità del materiale scelto per le pietre.
Lo abbiamo apprezzato in Chai, torniamo oggi a ribadirne l’utilità per pezzi che devono essere molto maneggiati e devono stare in ordine.
Tutto poi è confezionato in ziplock con abbondante uso di bustine di silica gel.
Forse le plance giocatore, come in altri circostanze, sono un po’ spartane, essendo alla fine fogli di carta.
Alta giocabilità
Come un buon astratto dovrebbe fare, Mandala Stones non si perde in una miriade di regole.
Spacca semplicemente il gioco in due fasi, raccolta e messa a reddito delle proprie risorse.
A essere precisi ci sono anche le Carte Obiettivo.
Ne sono assegnate 2 a caso ad inizio partita e alla fine si sceglie su quale delle due avvalersi (ammesso le condizioni siano soddisfatte).
Oramai le Carte Obiettivo sono un must have per questi giochi.
Possono starci come no, allo stesso modo del concetto di Vantaggio in Murano. Il gioco sarebbe completo anche senza, così si aggiunge profondità.
A chi è dedicato
Mandala Stones, ma lo abbiamo già evidenziato, è un gioco che può soddisfare un ampio ventaglio di giocatori amanti degli astratti.
In primo luogo c’è la partita sul tabellone-scacchiera per catturare le pietre.
Qui la parte che si rischia di sottovalutare importanza della creazione delle pile di Pietre.
Un ordine, rispetto ad un altro, potrebbe risultare drasticamente vantaggioso.
Un piccolo esempio che vuole indicare come Mandala Stones porta a cercare l’ottimizzazione della mossa.
Qualche pensatore potrebbe trasformarlo in una partita nei scacchi troppo lunga.
Alla fine Mandala Stones non punisce troppo un errore.
Manca la modalità solitario, ma secondo noi basteranno poche settimane affinché esca qualcosa si BGG o la Tana dei Goblin.
Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi qui citati o inerenti questo articolo.
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6 Marzo 2022