Anche i più puristi, incorruttibili e logici vulcaniani alla Spock, non possono cedere al fascino dei componenti.
Chi non si intenerisce a un meeple risorsa a forma di pecora? Chi non ama miniature ben disposte?
Ecco. Oggi non vedrete di tutto questo.
Parleremo in infatti di Magic Mandala, un gioco che più minimal non si può.
E’ un gioco di Cranio Creations che sta in una scatolina davvero piccola.
Un astratto a dire il vero, dove il richiama al mandala è un pretesto per avere disegni colorati con cui giocare.
Non è un gioco espressamente pensato per bambini, può divertire anche gli adulti, ma la semplicità e velocità lo rende adatto anche a loro.
Un gioco davvero family insomma, nel senso più ampio del termine.
Alle conclusioni capirete se siamo riusciti a costruire dei fantastici mandala.
Magic Mandala
di Manu Palau
Cranio Creations
Da 1 a 4 giocatori. Età 6+
Durata: 10-15 minuti
Costo: 15 eur circa
I centrini dell’asilo
Non sappiamo quanti dei nostri lettori abbiano vissuto questa traumatica esperienza.
Alla scuola materna, ormai 30 anni fa, facevano prendere dei foglietti di carta e li facevano piegare in diverso modo.
Tagliando poi con delle forbici alcuni pezzettini, dal momento che alcune parti erano sovrapposte, una volta riaperto il foglio si creavano motivi geometrici ripetuti.
Li chiamavamo centrini.
Ecco, i dischi all’interno di Magic Mandala ricordano questi manufatti.
Ogni giocatore ne ha tre, con un motivo diverso e il fronte ha un colore diverso dal dorso.
In tutto ci sono 3 colori, quindi va da sé che si ripetano nei dischi.
Il resto del contenuto è un mazzo di carte fronte-retro.
Le immagini riportate sono i mandala che si possono ottenere sovrapponendo i dischi a disposizione del giocatore.
Alla scuola materna facevano fare qualcosa di simile, sebbene meno complesso. In realtà se si taglia male si spezza
Meno banale di quello che sembra
Prima di spiegarvi il flusso di gioco, tra l’altro Cranio Creations mette a disposizione il regolamento, bisogna puntualizzare alcune cose.
Come avrete capito i dischi di Magic Mandala sono forati.
In altre, parole si vede il disco sottostante attraverso i fori.
A seconda di come vengono ruotati nella pila, è possibile si veda anche direttamente il tavolo.
Ecco perché le carte che ci chiedono di disegnare i mandala sono ben 27, fronte-retro.
Un gioco davvero semplice
Magica Mandala ci ricorda un po’ Pakal, tra l’altro sempre del solito editore.
Se il gioco di Bellini e Borsa si basava sul gioco del 15, questo è strutturato su alcuni dischi.
Il flusso di gioco è però simile.
Una carta viene messa in mezzo al tavolo e ogni giocatore con i suoi dischi cerca di riprodurre quel mandala che è disegnato sulla carta.
Il primo che ci riesce prende la carta per segnare un punto.
Vince chi arriva a 5 per primo.
C’è anche una modalità solitario, che non cambia grosso modo nulla.
Un excursus sull’intelligenza
Vista la facilità del gioco e il suo aspetto minimal, ci rimane qualche riga per un inciso.
Questa riflessione ci è venuta giocando in un gruppo misto adulti bambini, dove i più grandi hanno un bagaglio di “competenze” differente l’uno dall’altro.
Molto spesso si parla di intelligenza, facendo anche dei paragoni.
Capita anche di tirare in ballo in bambini: quello è più intelligente dell’altro è così via.
In Volpe Giocosa non abbiamo figli e solo uno di noi ha studiato materie attinenti alla formazione.
E’ tuttavia noto che non esista l’intelligenza.
Nel senso singolare del termine.
Questo articolo, uno dei primi trovati su Google, già ne indica otto differenti.
Nord Anglia, in un articolo più approfondito in inglese, ne identifica 9.
Un esempio è l’intelligenza emotiva
Se siete interessanti all’argomento, vi consigliamo “Intelligenza Emotiva” di Goleman.
Se non fosse altro per leggere l’introduzione.
In questo paragrafo parla di come molti studenti di successo, selezionati dalle migliori università statunitensi, non abbiano fatto la carriera che era logico prevedere.
Questa discrepanza l’attribuisce alle mancate competenze di intelligenza emotiva di questi individui, che magari ne avevano di ottime nell’ambito Logico-Matematico.
Si può misurare l’intelligenza?
Se volete approfondire in rete ci sono diversi articoli scettici riguardo ai test che misurano il Quoziente Intellettivo.
Interessane anche questo, un po’ vecchiotto, dell’Università di Yale.
Questo articolo di Focus spiega in realtà che non sono da buttare, ma piuttosto da usare come indicatori per far suonare nel caso un campanello d’allarme.
Se invece volete fare un po’ di gossip sotto l’ombrellone, questa classifica semi-seria (?), mostra come Vin Diesel sia più intelligente di Barack Obama.
Questa classifica mostra le 2000 menti più brillanti di tutti i tempi: Leonardo da Vinci è sesto.
In conclusione
Magic Mandala è un gioco veramente semplice, economico e compatto.
Tenetelo a mente per un viaggio o se siete in un buco nero di noia con gli amici.
Noi lo abbiamo provato sia fra adulti sia coinvolgendo bambini.
Le prime partite scorrono lente. Si capisce subito l’odine corretto con cui devono essere impilati i dischi, ma poi bisogna ruotarli nel per fare “luce” su quelli sottostanti.
Questo aspetto è più ostico.
A dire il vero all’inizio ci vuole un po’ di attenzione anche nel setup.
I dischi non sono numerati e si rischia di dare un “doppione” ad un giocatore, che sarà impossibilitato a riprodurre i vari mandala.
A dirla tutta serve anche un minimo di destrezza per far coincidere i fori nel modo esatto, altrimenti sarà difficile essere sicuri di aver riprodotto il mandala correttamente.
Già dalla seconda partita, soprattutto gestire i fori, apparirà più semplice.
Un gioco così semplice può mettere KO chi non sa “lavorare” con le immagini
Magic Mandala ci ha portato a riflettere sul concetto di intelligenza, mentre ci chiedevamo perché non ci tornava manco un mandala.
All’inizio pensavamo ad errori nel materiale, ma in realtà eravamo noi che mancavamo di Intelligenza Visiva.
Da qui la nostra riflessione che vi abbiamo condiviso.
Anche i bambini lo hanno apprezzato, provato su una fascia intorno ai 9 anni, mostrando una curva di apprendimento non dissimile da quella degli adulti.
Anzi, è proprio questa sensazione di accumulare esperienza, del “adesso ho capito”, che spinge a rigiocare un’altra partita alla fine.
Per persone pazienti
Magic Mandala richiede una certa dose di pazienza, sia per imparare a conoscere i dischi sia per ruotarli con precisione, con movimenti da giocatore di poker.
Se non avete questa pazienza di apprendere, lo metterete via dopo cinque minuti.
Se invece le sfide vi appassionano, ecco il gioco da portare con voi quest’estate mentre il treno vi porta alla casa al mare.
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