I librogame sono una vecchia passione del Redattore.
Un po’ come accade per i giochi di ruolo, anche in questo caso parla a titolo personale.
E’ infatti una categoria di giochi (o di libri? o entrambi?) che hanno accompagnato buona parte della sua infanzia e adolescenza.
Sebbene siano, come vedremo, avventure da giocare in solitario, il Redattore giocò a Lupo Solitario con un amico.
Come in un librogame, potete prendere il bivio che vi porta alle conclusioni.
Cos’è un librogame
Il librogame è nato nel 1980, ma il Redattore li inizia a leggere solo negli Anni 90.
Su Wikipedia si trova una spiegazione accurata della sua storia.
Qui raccontiamo in particolare quelli dell’Editore EL, che, localizzava si direbbe oggi, per lo più libri inglesi e francesi.
La serie più famosa è probabilmente quella di Lupo Solitario, che vantava 28 libri.
Poi sono usciti il 29 e il 30, ma questi sono in epoca più recente.
Molti questi libri avevano la caratteristica di non essere avventure singole, ma concatenate tra loro in una collana.
Tuttavia esistevano anche serie con avventure per così dire singole, non connesse tra loro (ad esempio “Advanced Dungeons & Dragons” o “Dimensione Avventura”)
La struttura tipica di un librogame
Tralasciando la creazione del personaggio, un libro game è costituito da un’insieme di paragrafi da non leggere in modo consecutivo.
L’introduzione dice da dove partire e alla fine di un paragrafo si è posti davanti ad una decisione.
In base ad una decisione, bisogna andare a leggere un altro paragrafo (storia a bivi).
Alcune volte la scelta è libera, altre volte bisogna soddisfare delle pre-condizioni, che limitano di fatto il numero dei paragrafi da scegliere.
Se tutto va bene, si arriva al paragrafo finale con l’epilogo.
Se qualcosa va storto, vince il libro, per così dire, e la partita termina.
Le serie disponibili delle edizioni EL
Il librogame EL erano per lo più avventure con ambientazione diversa serie per serie.
C’era qualcosa di estremamente fantasy (es: “La Terra di Mezzo”, con “Una spia a Isengard” uno dei migliori librogame in assoluto), a scenari post-apocalittici (es: “Guerrieri della Strada”, un po’ alla Fallout).
C’era comunque di tutto, anche viaggi in oriente con “Samurai”.
In tutto ci sono 34 serie in Italia, ma non tutte erano complete come nella serie originale qui listata.
Come funzionavano
Generalmente c’era da costruire un personaggio.
La cosa principale erano i sui punti vita, che se arrivavano a zero implicavano la fine della storia.
C’era poi la possibilità di caratterizzarlo con abilità speciali, che diventavano utili magari durante la missione o consentivano bonus a delle caratteristiche.
Anche l’equipaggiamento, come armi, armature o altre ammennicoli tipici di un avventuriero, erano a corredo del personaggio.
Alcune serie erano basate sul sull’uso dei dadi.
Ogni tanto, infatti, il gioco chiedeva di tirare dei dadi e in base al numero ottenuto, più eventuali correttori, mandava a un paragrafo diverso.
In caso non fossero il lettore non avesse i dadi a disposizione, poteva usare altri metodi messi a disposizione dal libro.
Sebbene, come riportato non erano avventure singole, generalmente ogni libro chiudeva comunque una storia.
Se non si era di gusti difficili, si poteva comunque non iniziare una serie dal primo libro senza perdersi troppo della trama (nel caso di serie con libri “legati” tra loro).
Librigame in epoca moderna
Il Redattore ha riscontrato di recente un’interesse crescente in questo mondo.
Probabilmente esiste già da qualche anno, oppure è una passione mai sopita, fatto sta che esistono diversi gruppi Facebook e forum sull’argomento.
Diversi editori di giochi, ma anche editori di libri visto l’argomento, hanno a catalogo libri di questo genere.
Guardando qua è là, un po’ come accaduto per Monopoli con i giochi da tavolo, anche il librogame s’è evoluto.
Oggi come all’epoca ne esistono di diverse tipologie, adatte anche a bambini.
Quello che si riscontra, ci dicono, è una maggior cura delle meccaniche e delle dinamiche che si attivano durante la partita.
Se ci seguite potrete saperne di più, visto che cercheremo di tornare di nuovo sull’argomento.
Se volete cimentarvi nella scrittura di un librogame
Scaricare il software
Dopo alcuni paragrafi letti di un qualsiasi librogame, vorrete crearne uno voi.
Il problema è che non basta aprire Word e iniziare a scrivere.
Se questo è vero sempre, per un librogame lo è ancora di più, dal momento che c’è da gestire l’intreccio dei paragrafi.
Secondo noi il miglior programma su Internet è LibroGameCreator.
A parte essere gratuito e non richiedere installazione, è davvero ben fatto.
Si vede che il suo creatore è uno che si è sbattuto contro i problemi di “organizzare” un librogame.
Presentazione del corso di Tambù
Un concorso di Tambù
Tambù, realtà che vi presenteremo appena finalizzeremo l’intervista, organizza un concorso per inediti sui librogame.
Diversi editori, anche di punta, prenderanno posto nella giuria o nell’organizzazione.
15000 battute, una decina di pagine, per almeno 20 bivi.
Il 1° Trofeo Teseo potrebbe essere l’occasione per mettere su carta quell’idea che non avevate lo stimolo per concretizzare.
Se prima di scrivere volete affinare la vostre capacità di “scrittori ludici“, Tambù organizza anche un corso sui librogame. Quello sui giochi da tavolo era interessante, probabilmente questo non sarà da meno.
Parte il 10 Ottobre.
In conclusione
Un librogame è uno strumento che si usava negli Anni 90 con gli studenti più svogliati per avvicinarli alla lettura.
Se vedete su Wikipedia, la storia dei librogame inizia molto prima.
Noi abbiamo scritto qualcosa sull’esperienza del Redattore, ma esistevano già all’epoca altri editori.
C’era un serie di fantascienza, basata sui racconti della Fondazione di Asimov, ma anche sul Fantacalcio.
Forse Volpe Giocosa potrebbe partecipare al concorso indetto da Tambù, se qualcuno troverà il tempo di sintetizzare l’idea in 10 pagine.
Continuate a seguirci: ritorneremo su questo punto.
Articolo modificato dopo i commenti ricevuti sul gruppo Facebook Scrivi la tua avventura!, che ringraziamo.
Probabilmente il punto da dove iniziare è Lupo Solitario. Lo diciamo forse per una certa nostalgia.
Get Your Fun ha la collana a scaffale