Tutti sul tappeto a spararsi cannonate. Questo è quello che è successo l’altra sera giocando a La Battaglia dei Pirati, gioco localizzato in Italia da CreativaMente.
Sicuramente un gioco pensato per bambini, ma che farà tornare tali anche molti adulti.
Tempo di lettura 6 minuti
La Battaglia dei Pirati è un gioco intuitivo: quando ci sono dei galeoni in mano a dei filibustieri la cosa più comune è che si affrontino.
Ci sono anche diverse varianti e regole da introdurre nel gioco, tutte dall’animo piratesco.
Alle conclusioni la nostra esperienza e materiale da scaricare dal sito di CreativaMente.
La Battaglia dei Pirati
di Fréderic Moyersoen
CreativaMente
Da 1 a 4 giocatori. Età 10+
Durata: 20 minuti
Costo: 30 eur circa
Armate i vostri cannoni
Una cosa che risalta subito agli occhi aprendo la scatola è che non è presente un tabellone.
C’è sono una marea di Galeoni, ben 12, con il loro supporto in plastica, ma nessun mare dove dovrebbero navigare.
Questo aspetto potrebbe stupire buona parte dei giocatori, in realtà meno le volpine giocose che sono più open mind grazie alla loro età.
Procedendo con ordine, noterete che La Battaglia dei Pirati è un gioco tridimensionale senza abuso di plastica.
Dalle fustelle escono elementi di cartoncino che stanno facilmente in piedi incastrandoli tra loro con delle fessure.
Un metodo semplice, ma funzionale, grazie anche al buon spessore del cartoncino stesso.
Con questo sistema si costruiscono i 4 Porti, ciascuno con la sua plancetta dove posizionare le Torri di Supporto.
Lo stesso vale per l’Isola Grande che sta al centro del “tavolo” (ora ci arriviamo).
Potete piazzarci sotto l’Isola del Tesero, in realtà un elemento per una variante, ma è una decisione vostra.
Il pezzo grosso
Sicuramente l’effetto wow della scatola è il Cannone. Un oggetto di una decina di centimetri in legno, piuttosto pesante come piace a noi e ben rifinito.
Davvero semplice e dal gusto retrò, con il suo elastico che carica il colpo, tirando indietro lo “stantuffo”, per poi sparare il proiettilino.
Sembra “micio micio”, ma ha una portata davvero interessante, che vi permetterà di avventurarvi a bombardamenti dalla lunga distanza.
Detto questo ci sono altri elementi in cartone per le varianti, che non stiamo ad elencare uno ad uno, e una coppia di dadi speciali a 6 facce.
Tuttavia non possiamo non far notare la presenza di una corda con dei nodi.
Elemento che ci porta a spiegare come si affronta una sfida sui mari.
Prendere le distanze giuste…fin dall’inizio
Prima di parlare del flusso di gioco, un piccolo inciso.
Nessun tabellone si diceva.
Ne La Battaglia dei Pirati si usano sempre 3 o 4 flotte di Galeoni (in 2 giocatori si governano due flotte).
Supponendo l’impiego di tutti i Galeoni, si distanziano i porti un metro tra loro in modo da formare un quadrato.
Decidete voi se essere fiscali e prendere le misure, ad esempio con un metro da sarta, o arrangiarvi secondo le misure a disposizione (non siamo a fare i geometri).
A nostro avviso la soluzione migliore, anche se aveste un bel tabellone, è di mettersi su un tappeto.
Chi ha qualche anno in più si alzerà contento e con la schiena “incriccata”, per i bambini stiamo invece parlando del loro mondo.
Tenente presente che ad ogni turno si spara col cannone ed essere già al “piano terra” evita di rincorrere il proiettile ogni volta che fallite il bersaglio.
Un tutti contro tutti
La versione base del gioco è un po’ un tutti contro tutti. Ognuno parte nel suo porto con tre Galeoni e li muove, diciamo sul tappeto, e va alla caccia degli altri, Torre compresa.
Quando lo ritiene opportuno può sparare col Cannone da un suo Galeone verso un elemento avversario.
Si può anche affrontare un arrembaggio, usando un dado per deciderne le sorti.
Se lo abbatte, lo mette nella sua riserva come trofeo, e quindi punteggio a fine partita.
Potrebbe essere un po’ antipatico, perché il giocatore meno abile potrebbe essere tagliato fuori in pochi turni (problema dell’esclusione del giocatore, come riporta la Tana dei Goblin, elemento ancora più sensibile se si gioca con bambini).
Comunque il “problema” si risolve in diversi modi, ad esempio applicando le Regole Avanzate già presenti nel regolamento.
Regole Avanzate che in realtà, magari anche semplicemente con un adulto anche non esperto giocatore, potete applicare fin da subito.
Ma come si naviga?
Siamo all’incirca a metà articolo e non abbiamo ancora spiegato come si naviga per i mari de La Battaglia dei Pirati.
Vi ricordate lo “spago” con i nodi?. Esatto.
Lanciando un dado rileviamo quanto forte soffia il vento e quanti nodi possiamo distribuire fra i galeoni.
Si posiziona il filo, dipanandolo come si preferisce, non per forza deve essere teso, e si sposta l’imbarcazione del numero di nodi richiesto.
Un’occasione anche per spiegare alle volpine giocose perché la velocità delle navi si misura in nodi visto che, sebbene con logica inversa, proprio una corda veniva usata nel passato per determinare la velocità di un natante.
Diverse varianti
Il gioco, soprattutto senza Regole Avanzate, ha un qualcosa alla Risiko.
Nel senso che c’è una forte competizione e interazione tra i giocatori, smorzata nelle partite 2 contro 2, dove il compagno di squadra vi sopporta e conforta.
Alcune varianti del gioco introducono un Mostro Marino e il Kraken o altre meccaniche (anche un pick-up & delivery).
Queste varianti permettono sia di dare al gioco più longevità sia di trovare la modalità più adatta al gruppo di giocatori.
In conclusione
>> Regolamento al sito di CreativaMente
Da quanto non giocavamo per terra, escluse scampagnate estive? Non ve lo diciamo così che non possiate dedurre la nostra età media.
Beh, con La Battaglia dei Pirati ci siamo ritrovati a farlo, sia con bambini sia con adulti.
Perché ovviamente è un gioco per volpine giocose o per giocare con loro.
Però perché non tornare bambini e tirarsi delle cannonate?
Lo spostamento dei Galeoni tramite la cordicella ricorda giochi di più austeri natali, come i giochi di miniature (come diversi wargame).
La libertà che questo elemento dona al gioco, sia come setup iniziale sia come movimenti, permette di sbizzarrirsi con diverse tattiche.
Nel gioco base l’Isola Grande sta lì per quello.
Fossimo in voi, a prescindere dalle vostra esperienza, introdurremmo fin da subito alcune regole avanzate. Sono modulari quindi fate come credete.
Lo stesso dicasi per le varianti: la caccia al tesoro è un classico.
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21 Dicembre 2022