Il gioco che proponiamo oggi non è una novità.
La prima versione di K2 risale infatti al 2010.
Anche la versione Big Box che oggi proponiamo è uscita in Italia, grazie alla localizzazione di GateOnGames, da un po’ di tempo.
Eccoci infine qua a colmare il gap ludico che avevamo.
Tempo di lettura 8 minuti
K2, che nella versione Big Box contiene anche le espansioni, ci porterà sulla catena himalaiana per provare a scalare le sue più note vette.
Quindi zaino in spalla in una tirata fino alle conclusioni.
K2 – Big Box
di Adam Kałuża
GateOnGames
Da 1 a 5 giocatori. Età 8+
Durata: 1 ora
Costo: lo trovate su Get Your Fun
Dal diario del Redattore
“Era luglio del ’94 quando un giovane Redattore si trovava ad un pranzo che di per sé meriterebbe un altro paragrafo.
Si sa che questi pranzi di gala sono lunghi e, diciamo ai secondi?, scatta un po’ lo svacco.
A quel punto mio zio mi chiese: “Non la vuoi stringere la mano a Compagnoni?”.
All’epoca né mio cugino né io sapevamo chi fosse.
Stava al tavolo principale e a suo agio scherzava con chi si alzava dal suo posto per salutarlo.
Mi spiegarono allora che fu il primo a scalare il K2.
Non capii se fosse stato il primo italiano o il primo uomo in assoluto.
Sapevo invece che l’Everest era la montagna più elevata al mondo e il K2 era “solo” la seconda vetta più alta.
“Che sfiga” mi dissi.
Comunque tanto bastò per riempirmi di orgoglio per averlo conosciuto e raccontai dell’incontro a chiunque incontrassi nei giorni successivi […].
La montagna degli italiani
Negli anni seguenti, grazie anche alle informazioni che Internet permette facilmente di reperire, scoprì che il K2 era sì più basso dell’Everest, ma forse più insidioso.
A differenza di quanto riportato nel regolamento e nel podcast, è stato scalato anche in inverno, ma solo di recente.
Ciò è avvenuto quasi 50 anni dopo l’impresa di Achille Compagnoni e del resto del team, che per l’appunto fece soprannominare il K2 “la montagna degli italiani”.
Tra l’altro già in epoca antecedente una spedizione italiana esplorò quello che oggi è lo Sperone degli Abruzzi.
Ben tre tabelloni e non solo il K2
La Big Box di K2 è molto ricca.
All’interno troviamo tre tabelloni, tutti fronte retro.
Ciascuno di questi rappresenta una montagna differente e comporta anche variazioni sul regolamento.
Il tabellone è una griglia di caselle che va dal campo base, nella parte in basso, fino alla vetta.
Salendo verso la cima si incontrano delle linee orizzontali che ci indicano se abbiamo superato i 6000, 7000 o 8000 metri.
Due alpinisti per ciascun giocatore
Ogni giocatore guida due meeple del suo colore.
Sono diversi tra loro: uno è zigrinato, o sinuoso, l’altro è tondo, o liscio.
In realtà ne trovate quattro di meeple, a due a due uguali, ma gli altri servono solo per tenere aggiornato il tracciato dei punti.
Ogni Alpinista ha anche una Tenda. Questi due meeple-tenda hanno i contorni simili a quelli del loro proprietario Alpinista.
Tenere traccia della salute degli Alpinisti
È improbabile familiarizzare con il concetto di Acclimatazione.
Ora, non è che siamo esperti di scalate.
Tuttavia è noto che salendo ad alta quota l’aria è più rarefatta, manca di ossigeno, e il freddo si fa sentire. L’Acclimatazione indica, in un tracciato che ogni giocatore ha distintamente per ciascun Alpinista, quanto quest’ultimo si “sia abituato” al clima di montagna.
Spiegazione abbastanza ruvida, ma il concetto nel gioco è ben rappresentato e dà veramente un boost all’ambientazione.
Come scalare il K2…e non rimetterci le guscie
Alla fine del setup avremmo un mazzo di carte e un tabellone, supponiamo quello base col K2, con due Alpinisti al campo base.
Nel tracciato dei punti ci forniranno appena 1 punto ciascuno e la loro Acclimatazione sarà bassa, in quanto appena arrivati ai piedi del gigante.
A questo punto tocca inerpicarsi sul K2 muovendosi sulla griglia.
Non c’è alcun dado per farlo, ma ogni giocatore ha un mazzo di carte uguale per tutta la partita (nessun deckbuilding o asimmetria).
Ogni carta, se ne giocano 3 a turno, riporta valori in verde o in blu.
I punti in verde permettono di muovere gli Alpinisti: quando si fa l’ingresso in una casella è riportato il costo in punti movimento necessari (implicitamente uno se non riportato).
Prepararsi alla scalata
Diverso il ruolo dei punti blu sulle carte.
Questi servono per aumentare L’Acclimatazione nel tracciato degli Alpinisti. Decidete voi a chi dedicarli.
Fate però attenzione sulla casella su cui terminate il turno: i numeri in rosso sono i punti da sottrarre all’Acclimatazione dell’Alpinista che vi risiede.
Avere piantato una Tenda, usando i punti verdi, può dare una mano in questi casi.
Quando ci si mette anche il tempo
Un elemento importante di K2 è il Meteo. La scalata dura 18 giorni.
Delle tessere in cartoncino riportano le condizioni metereologiche alle diverse quote che abbiamo già elencato.
Se il tempo è favorevole, buon per voi, altrimenti avrete degli impedimenti nei movimenti o malus all’Acclimatazione a fine turno.
Non vi abbiamo detto che se questo valore arriva a zero l’Alpinista in questione è spacciato?
Ahimè è così.
Un Alpinista guadagna punti a seconda della quota massima raggiunta, il suo record.
Se poi, per mettersi in salvo, scende dalla montagna, non vede il suo punteggio intaccato.
In caso di tragedie invece è eliminato.
Le espansioni
Sono principalmente due, che introducono altri percorsi.
Oltre ai pluricitati tabelloni, ci sono diversi token e un manuale che riassume tutte le espansioni.
Lhotse è un’altra montagna da scalare.
Ha la particolarità di introdurre i token Moschettoni che permettono di fare salti non previsti dai collegamenti della griglia.
Anche il Meteo è più ricco: oltre per quote, le previsioni sono divise anche per versanti.
Se K2 base, a livello di profondità non vi soddisfa, Lhotse è l’espansione che fa per voi
Scalata al Broad Peak: Corsa alla Vetta
Questa espansione si rifà ai fatti del 1984 quando un alpinista polacco scalò gli 8000 con stile alpino, ovvero senza nessun equipaggiamento particolare.
Senza bombole di ossigeno, che invece la spedizione italiana del 1954 aveva, Wielicki raggiunge il suo obiettivo e lo scenario “Corsa alla Vetta” ricorda questa impresa.
Il regolamento, fedele alle gesta, non permette agli Alpinisti di portare tende, ma scaveranno invece Caverne per ripararsi.
Per gli interessati all’ambientazione, il Broad Peak era noto anche come K3 ed è costituito da 3 cime che portano lo stesso nome.
Scalata al Broad Peak: Attraverso il Broad Peak
Jerzy Kukuczka che scalò il K2 attraverso la Parete Sud.
Lo stesso Messner considera la scelta un suicidio.
Tuttavia lo scalatore polacco riusi nell’impresa e quella “strada” ora prende il nome della “Via Polacca”.
Nel 1984, due anni prima, insieme a Kurtyka raggiunse tutte e tre le vette del Broad Peak in un’unica impresa.
Questo avvenimento è celebrato nella modalità “Attraverso il Broad Peak”.
In questo scenario sono introdotte alcune regole che tengono conto che, come per la spedizione polacca, le cime da scalare sono tre.
In conclusione
Quando un gioco ha ormai qualche anno, e in questi tempi un titolo fa presto a invecchiare, se valido viene proposto nel formato Big Box.
In un’unica confezione troviamo così tutto quanto uscito attorno a questo gioco.
Così è accaduto per K2.
La versione Big Box mantiene anche la spartanità della versione base.
Niente effetti UV e due Alpinisti che potrebbero essere contraddisti meglio, non solo lavorando sui bordi.
A parte questi dettagli, in realtà secondari, K2 è un gioco ancora attuale.
La gestione del rischio, considerando le carte già giocate e il Meteo, sono alla base del gioco.
In principio ci chiedevamo perché il regolamento insistesse sulle regole per scendere dalla montagna.
Si capisce giocandoci, quando avete un Alpinista chiuso in tenda a 7000 m che non sa se sopravviverà alla tempesta di neve.
Alcuni potrebbero pensare che K2 sia affetto dal problema de “L’eliminazione del Giocatore”.
Gli Alpinisti sono due e, nei primi turni sotto i 6000 m, alcune caselle possono migliorare l’Acclimatamento (i valori sono bordati in blu anziché in rosso).
Rara l’eventualità che un giocatore veda al camposanto tutti i suoi Alpinisti.
L’interazione? Sì, c’è
Pensateci bene. Lo scopo del gioco non è proprio arrivare alla vetta, ma fare più punti degli avversari.
Potrebbe essere saggio portare entrambi gli Alpinisti a metà montagna, evitando rischi.
Ecco che allora il gioco diventa un tenersi d’occhio a vicenda.
Si può anche essere cattivi.
Più si sale, meno Alpinisti per singola casella sono ammessi (con aggiustamenti per il numero di giocatori).
La casella affollata, d’accordo, può essere sorpassata, ma è costoso.
Insomma, K2 offre la possibilità di creare ingorghi che a volte mettono in difficoltà gli avversari solo per fare punti, altre volte mettono a repentaglio la vita dei loro Alpinisti.
Insistere, o trovare un altro percorso?
Le espansioni
Ci servono oppure no?
Diciamo che già i nuovi tabelloni aggiungono longevità al gioco.
Limitandoci alla fredda meccanica, infatti, banalmente aggiungono griglie differenti.
L’espansione Lhotse aggiunge profondità al gioco.
Dopo qualche partita la userete sicuro: più percorsi, meteo meglio caratterizzato.
In definitiva più strategia con quasi nullo aumento di complessità.
L’espansione Broad Peak aggiunge un po’ di complessità, ma non è detto che valga la profondità aggiunta.
Più vette e l’aggiunta del concetto di Traversate forse intortano un gioco che, fra i suoi punti di forza, ha la semplicità.
Comunque provatela: è già nella scatola.
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1 Luglio 2022