Siamo affezionati a Jungla. Abbiamo conosciuto l’autore prima di Natale e abbiamo avuto con lui diversi confronti sul regolamento del suo gioco.
Da quel giorno abbiamo supportato anche altri autori-editori, ma Jungla è qualcosa che ancora seguiamo.
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Infatti, come altri progetti (OTTO Game Over, Bag Man, Lockdown BoardGame ed altri ancora) è un progetto romantico.
Non un autore professionista o qualcuno supportato da una grande casa editrice.
Semplicemente un appassionato con una buona idea che sogna di vederla realizzata. Così, sintetizzando nasce Jungla e nelle conclusioni vi diremo cosa ci è piaciuto.
Secondo noi una grafica già matura
Iniziamo col dire che siamo di fronte ad un prototipo.
Il gioco è “seguibile” su Tambù, che supportato l’autore, Marco Casini, nella realizzazione del gioco.
Vi proponiamo nel corso dell’articolo alcune foto dei materiali, così come l’autore ce li ha proposti, ma non è niente di definitivo.
Il gioco prenderà la sua forma definitiva a breve, quando sarà proposto al pubblico tramite un Kickstarter.
Due squadre si contendono lo scettro del potere
Il titolo di questo paragrafo sintetizza Jungla.
All’interno della confezione abbiamo trovato 2 set di pedine 3D in cartoncino, con la basetta che si incastra di taglio per tenerle in piedi.
C’è una squadra blu, quella dei Pirati della Tigre Dhurta, e una rossa, capitanata dal Leone Cayden, il capo dei Cavalieri.
Ogni pedina rappresenta un animale della foresta, che ha un fronte e un retro.
Il tabellone è l’arena per la battaglia
Il tabellone di gioco è composta da una mappa esagonale. Ogni esagono del gioco rappresenta un tipo di terreno diverso.
C’è il terreno semplice, ma anche caselle di Acqua nonché alcune invalicabili.
E’ importante sottolineare che ogni animale avrà un tipo di interazione diversa con i terreni sopra cui si trova.
C’è anche una Prigione, dove vengono messi gli animali avversari catturati che possono anche essere liberati (un po’ come si faceva a nascondino).
Un plauso al lavoro dell’artista
Jungla è un prototipo maturo. Qualcosa cambierà comunque rispetto alla copia abbiamo in mano.
Ad esempio, sembra che le pedine saranno in plastica, degli stand che conterranno un cartoncino con l’animale.
Sicuramente uno degli aspetti più evoluti del gioco è il comparto grafico, curato da Lorenzo Ghignone.
E’ stato scelto uno stile da cartone animato, che nulla ha da invidiare a tratti più blasonati.
Un gioco scacchistico per due giocatori
Il tabellone-scacchiera, due schieramenti con “pezzi” ciascuno con le proprie abilità, fa pensare agli scacchi.
Rimanendo invece sui giochi da tavolo moderni, ricorda vagamente Onitama e, per la varietà di personaggi e parte del tema, il recente Bumuntu.
Arrivare a dama o catturare gli animali avversari
Parlavamo di un tabellone con diverse tipologie di esagono.
La linea più vicina a noi è la linea delle Caselle di Caccia, dove l’avversario tenterà di condurre i propri animali al fine di segnare un punto. Un po’ come fare dama, o meta, se si accetta un paragone sportivo.
Un’alternativa di vittoria è quella di imprigionare tutti gli animali avversari.
Come si muovono gli animali
Ogni animale, dicevamo, ha delle abilità speciali sia di movimento sia nel tipo di attacco che permette loro di fare prigioniere pedine avversarie.
Ogni pedina-animale guarda una direzione e la sua abilità gli permette di muovere per un certo di numero di caselle, a seconda che della sua abilità di muoversi su acqua e terra.
Anche la direzione, rispetto a “dove guarda”, dipende dall’abilità intrinseca dell’animale.
In realtà gli animali si dividono anche in 5 categorie, che per sintesi non riportiamo. Diciamo che alcune abilità speciali degli animali hanno come target una o l’altra categoria di animali.
Pe fare un esempio il Gorilla, si muove fino a 3 caselle su Terra, ma è più lento sull’Acqua.
L’Ippopotamo è più a suo agio invece nel fiume.
La Tartaruga è invece lentissima, ma si può muovere nella direzione che preferisce, però non può essere né imprigionata né imprigionare.
I capi clan sono sicuramente gli animali più interessanti.
La nostra esperienza
Jungla è un gioco piuttosto semplice, perché chiariti i criteri di vittoria si riesce fin da subito a pensare ad una tattica per ottenerla.
Le due squadre, dal punto di vista degli animali che le compongono, sono per lo più simili.
Uno dei punti di forza di Jungla è la varietà.
Ogni animale, come ci siamo dilungati a spiegare, ha una sua caratterizzazione.
Sicuramente un aspetto che aumenta la longevità e che perette tattiche diverse, ma che allo stesso chiede al giocatore un po’ di pratica per destreggiarsi fra tutte le possibilità che Jungla gli offre.
Sicuramente è un gioco adatto ai bambini, per il tema un po’ da Il Libro della Giungla.
Tuttavia ci è sembrato anche un gioco abbastanza interessante da poter essere offerto a giocatori adulti.
Dall’autore, ad esempio su BGG, indicato partire dagli 8 anni.
A seconda dell’esperienza del bambino può essere opportuno introdurre pochi animali alla volta, come abbiamo fatto noi.
In conclusione
Jungla è un gioco di Marco Casini che è ancora in forma prototipale. L’autore sta completando le ultime fasi per la sua campagna Kickstarter.
E’ tuttavia già in uno stadio più che avanzato, che permette di essere giocato in maniera fluida.
Anche la grafica è più che matura e ben elaborato, mentre qualcosa potrebbe ancora accadere lato componentistica.
E’ tuttavia improbabile che vedremo in Jungla le ormai onnipresenti miniature.
Il sistema di gioco si incentra sulla varietà delle pedine-animali, una trentina.
In questo modo si alzerebbero i costi in maniera ingiustificata, secondo noi.
Per il resto Jungla è un gioco facilmente giocabile anche da volpine giocose, ma non solo.
C’è una leggera asimmetria fra i due clan, ma sono sostanzialmente uguali.
Ci sono anche due varianti in appendice al gioco. Una propone partite per 4 giocatori, facile da realizzare, dal momento che ad ogni mossa si muovono due pedine.
L’altra serve semplicemente per accorciare i tempi.
Come rimanere aggiornati?
Un altro modo è seguire la pagina Facebook dedicata o Instagram.
C’è anche una pagina su Board Game Geek di cui abbiamo già offerto il link, ma è una risorsa generalmente più utile una volta che il gioco è pubblicato.
Siamo propensi a pensare che anche Tambù segua lo sviluppo del gioco.
Ovviamente la possibilità migliore, lasciatecelo dire, è continuare a seguire Volpe Giocosa.