It’s a Wonderful Kingdom: questa volta è una sfida a due

Finalmente troviamo il tempo di parlarvi di It’s a Wonderful Kingdom, da poche settimane localizzato da Supernova Games.
Abbandonato un futuro distopico (quante volte lo avrete sentito dire?) ci troviamo ora in un regno dove si è creato un vuoto di potere. Chi avrà la meglio?


Tempo di lettura 8 minuti

Frédéric Guérard dopo il suo successo It’s a Wonderful World, che ha arricchito con due espansioni, Guerra o Pace e Corruzione e Ascesa, ora applica la sua meccanica in un gioco per soli due giocatori.
Ne approfitta anche per dare una sterzata, come da cappello introduttivo, sull’ambientazione.
E per la meccanica e il gioco in sé? Un po’ di pazienza e alle conclusioni tiriamo le somme.

Per chi va di fretta
  • Sulla falsariga di It’s a Wonderful World è dedicato a 2 giocatori
  • Confermato il sistema per creare il motore produttivo
  • Diversificate le carte: ora abbiamo anche Tesori e Calamità
  • 3 moduli differenti da innestare uno alla volta per avere 3 giochi differenti
  • Confermata la modalità solitario, compresa quella a scenari

It’s a Wonderful Kingdom
di Frédéric Guérard
Studio Supernova

Da 1 a 2 giocatori. Età 14+

Durata: 45 minuti
Costo: lo trovate su Get Your Fun


Per comprendere meglio il gioco di oggi potrebbe esservi utile leggere prima il nostro articolo su It’s a Wonderful World.

Il formato di It’s a Wonderful World con qualche modifica

It’s a Wonderful Kingdom si presenta nello stesso formato del suo fratello.
Ritroviamo una plancia, ad esempio, che ospita le Risorse e ci ricorda in che ordine vanno assegnate nella fase Produzione.
E’ stata ottimizzata in modo sia ergonomica per due giocatori: non più da assemblare, ma in un’unica rigida soluzione.
Le Risorse sono i cubetti in acrilico trasparente in diversi colori che avevamo già visto in It’s a Wonderful World. Niente più Generalesse e Uomini d’Affari, invece, ma solo Soldati.

Plancia ottimizzata per due giocatori, con la conferma della stessa logica

Anche le plance-carta giocatore sono confermate

Lo stesso vale per le plance giocatore, ovvero le singole carte di partenza che innescano il motore produttivo e conservano le risorse in attesa diventino Krystallium.
Sono fronte retro, con il lato da scegliere in base all’esperienza, ma deve essere uguale per tutti.
Riportano in basso a sinistra il nome del Ducato del giocatore.
Saranno comunque “i rossi” e “i blu” per tutta la partita.

Non più Imperi, ma Ducati, ma comunque la stessa sostanza.

Carte di tipo diverse

Anche It’s a Wonderful Kingdom e’ pregno di carte.
Questa volta però Guérard le ha differenziate.
Le Carte Sviluppo rappresentano il gruppo più nutrito. Si basano sulla meccanica di It’s Wonderful World (ovvero: pago risorse, costruisco, prendo un eventuale bonus una tantum e genero risorse nei turni successivi).
Altre carte hanno invece una logica tutta nuova, così come alcune plance e alcuni token.
Non aspettatevi che nell’articolo scendiamo in ogni dettaglio.
Come sempre la nostra idea è darvi un’idea di massima del gioco e farvi passare la nostra esperienza.

Tesori e Calamità

Oltre alle Carte Sviluppo, troviamo Calamità e Tesori.
Se per avere Risorse eravamo abituati a metterci d’impegno a costruire gli Sviluppi.
Si potevano anche sacrificare, ovvero Riciclare, per ottenere Risorse immediate.
I Tesori possono essere visti come Carte Sviluppo che possono solo essere riciclate, ma più proficue.
Al contrario le Calamità non c’è modo di evitarle: sono un -4 a fine partita.

Una macchina con lo stesso rodato motore, ma più accessoriata

Lo schema principale di gioco di It’s Wonderful Kingdom ricalca esattamente quello del suo predecessore.
Le carte che abbiamo a disposizione possono essere sacrificate, riciclate si dice, per generare risorse una tantum o essere messe nell’area Costruzione.
Durante la fase Produzione, sia la carta iniziale che quelle già prodotte, ci metteranno a disposizione Risorse per costruirle.
Dedichiamoci invece a vedere nel dettaglio le particolarità di questo titolo rispetto al precedente.

La prima fila ha un bonus e un malus. La seconda una normale carta Sviluppo. Cosa scegliere?

Un cambio di meccanica per acquisire le carte

In It’s a Wonderful World le carte giravano fra le mani dei giocatori col sistema del draft.
Già più volte visto, anche perché molto efficientemente per mitigare l’aleatorietà, il sistema consiste nel scegliere una carta dalla propria mano.
Le restanti vengono passate al giocatore alla propria destra, mentre a nostra volta riceveremo le carte dal giocatore a sinistra.
It’s a Wonderful Kingdom usa invece un sistema che visto di recente in Swordcrafters, anche se non era un gioco di carte.
Ci riferiamo al “tu dividi, io scelgo” (che preferiamo all’inglese I cut, you choose, ma non cambia la sostanza).
Una meccanica già usata nella modalità competitiva di La Spedizione Perduta, come avrà notato “l’attento lettore”.
Nel proprio turno un giocatore cala due carte, coperte o scoperte dipende da altri fattori, e le dispone ciascuna in una fila diversa oppure nella stessa.
L’avversario sceglierà quale delle due file prendere.
Fatta la scelta è costretto quindi a raccogliere tutte le carte presenti nella riga, comprese quelle che non gli piacciono.

Un gioco modulare: scegliete voi a che It’s a Wonderful Kingdom giocare

Attenzione al regolamento di It’s a Wonderful Kingdom.
Buona parte del libretto vi spiega, ovviamente meglio e con più esempi di quanti stiamo facendo noi, come si sviluppa un turno.
E’ poi descritta la logica della produzione e quella dell’approvvigionamento dell carte.
In realtà a questo punto It’s a Wonderful Kingdom ha un motore e quattro ruote.
Affinché sia un veicolo completo tocca aggiungere gli accessori, ovvero i moduli.
Ce ne sono tre, che il regolamento classifica per complessità e interazione fra i giocatori.
Ogni modulo introduce regole aggiuntive, o che sovrascrivono quelle base, cambiando leggermente anche le condizioni di vittoria.

Non li spieghiamo uno ad uno in quanto sarebbe eccessivamente tedioso e poco efficace.

Diversi moduli da innestare

Topi, Ladri, Mostri di Ghiaccio… Non ci facciamo mancare niente

Le Minacce

In sostanza il primo modulo rimuove le calamità per introdurre le Minacce.
Ce ne sono di diversa natura, come i Topi o i Mostri di Ghiaccio, e ogni giocatore mette in campo la propria Minaccia.
Sostituiscono gli effetti negativi delle Calamità, permettendo al giocatore, questa volta, di fronteggiarle mediante i Soldati.
Inutile dire che ogni tipo di Minaccia ostacola il giocatore in modo diverso, ad esempio rendendoli più difficile la produzione o favorendo l’avversario in certe circostanze.

I consiglieri forniscono un Soldato, ma soprattutto Abilità Speciali permanenti

I Consiglieri

Carino il modulo dei Consiglieri.
Se le Minacce sostituivano le Calamità, i Consiglieri mettono nella scatola i Tesori.
Sono in effetti più divertenti, in quanto non si limitano a produrre risorse una tantum.
Nella fredda meccanica sono Abilità Speciali permanenti che si attivano e permettono azioni differenti a seconda del consigliere.

Ricordano le Meraviglie di 7 Wonders. L’ultima a destra è obbligatoria per accedere alla fase Punteggio

Missioni

L’ultimo modulo introduce delle plance che ricordano le Meraviglie di 7 Wonders.
La differenza è che la plancetta è comune a entrambi i giocatori, gli “stadi” non sono sequenziali, ma l’ultimo è da costruire obbligatoriamente per vincere la partita.

Ne avevamo bisogno?

It’s a Wonderful World è un gioco di civilizzazione come 7 Wonders, con diversi punti di contatto col titolo del connazionale Bauza.
Il noto gioco basato sulle antiche civiltà è praticamente ingiocabile in 2 giocatori, dove questa modalità sembra una scelta editoriale.
Probabilmente nacque così 7 Wonders Duel, che alla fine è diverso dal suo genitore con davvero poche similitudini, se non l’ambientazione.
It’s a Wonderful World non soffriva dello stesso problema, almeno secondo la nostra esperienza.
Con noi il 67.5% della community di BGG.
Lo abbiamo infatti giocato in due e, sebbene forse non così coinvolgente come in caso di un tavolo più gremito, ci è sembrato funzionare.
In questo senso It’s a Wonderful Kingdom non è necessario, il che è una cosa positiva.
Vediamo se ha un senso acquistare questo gioco, avendo già una copia del precedente “Wonderful”.

Adesso quando si primeggia, in sostanza per due volte, in una Produzione, si “vince” un Soldato

Le novità più palesi

Appurato che non siamo di fronte a un adattamento per 2 giocatori di un bestseller, vediamo le note caratteristiche del gioco di oggi.

It’s Wonderful Kingdom è un gioco diverso rispetto al precedente titolo di Guérard.
All’occhio saltano subito sia il sistema “tu dividi, io scelgo” che il sistema dei moduli.
Scendendo nel dettaglio anche la diversificazione delle carte, introducendo calamità o Minacce, ovvero carte prettamente negative, è una novità interessante.
Soprattutto nell’ottica del “tu dividi, io scelgo”, questa differenziazione rende ancora più interessante la generazione delle due file da dove attingere le carte.
I Tesori, in questo senso sono il complemento a uno: carte che fanno risorse senza sforzo alcuno.
Chi segue Volpe Giocosa sa quanto attendessimo It’s a Wonderful Kingdom. Ricordate ad esempio l’intervista all’autore?
Eravamo sulle sue tracce già dal Kickstarter.
L’unica paura che avevamo è che fosse un bieco clone di un gioco di successo.

Le conclusioni

Partire da ciò che funziona per andare avanti

Diciamo che l’autore cammina sulle uova.
Non prende il rischio di stravolgere la meccanica di base, ma prova a vestirla di una nuova ambientazione “medieval-fantasy”.
Questo secondo proposito, a nostro modo di vederlo, poteva essere più curato superando i cubetti trasparenti.
In effetti, come già detto, sono sì estremamente più pratici dei meeple risorsa, ma un po’ privi di poesia.
Il nome delle Risorse è stato contestualizzato, ma troviamo ancora il Krystallium.
Bastava un piccolo sforzo in più…

Le modifiche fatte aumentano interazione e longevità

A parte ciò, azzeccatissima l’idea per assegnare le carte ai giocatori, forse uno dei più efficaci per 2 giocatori.
Anche l’idea dei moduli è secondo noi promossa.
It’s a Wonderful World era avaro per interazione, ma i moduli di It’s a Wonderful Kingdom aggiungono qualcosa in questo senso.
Certo tutto si fa un po’ più complesso, e l’autore attraverso la spiegazione del regolamento, ne sembra conscio.
Chiaramente in tutto questo ne giova anche la longevità.

La lavagnetta segnapunti: meglio di fogli consumabili

Confermata la modalità solitario

Confermata la modalità solitaria, tra l’altro declinata per ogni modulo.
Niente di complesso, essendo in sostanza un beat your score: dimmi che punteggio fai e ti dirò chi sei.
In questo senso fece meglio Cathala durante la pandemia adattando 7 Wonders Duel al gioco in solitario.
Carina invece l’idea degli Scenari, in tutto sono sei.

Per chi è It’s a Wonderful Kingdom?

Se vi chiedete se doveste comprare questo gioco avendo già il precedente Wonderful, vi abbiamo già risposto.
Per concludere, sono due giochi diversi, dove It’s a Wonderful Kingdom è sicuramente più maturo.
Andrebbe acquistato, nel caso, in quest’ottica, ovvero se vi è piaciuta quanto vi abbiamo presentato.
Tolto forse il sistema di acquisizione delle carte Sviluppo, probabilmente altre meccaniche, come i moduli, potevano trovare posto già nel precedente gioco di Guérard. Non sono infatti legate al fatto che questo è un titolo per 2 soli giocatori.
Diciamo che nel frattempo l’autore è ulteriormente maturato.

Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi qui citati o inerenti questo articolo.
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