Ito: il valore che dai alle cose è soggettivo

Quando Studio Supernova ci annunciò, ormai ad inizio anno, l’uscita di Ito, restammo subito sorpresi. L’idea alla base di Ito è quel tipo di genialità semplice che ti fa pensare: “Chiunque avrebbe potuto farlo”, ma alla fine nessuno ci ha pensato prima.
Il successo di questo concetto, tanto semplice quanto efficace, è confermato dalle oltre 350.000 copie vendute in tutto il mondo.

4 minuti
Per chi va di fretta
  • Un mazzo di un centinaio di carte
  • Il collaborativo più semplice che si possa pensare
  • Svela un Tema e cerca di fare capire il valore della tua carta alla squadra
  • Individua un oggetto, un concetto o un’abilità che per te ha il valore della carta rispetto al Tema

Ito è un gioco di carte collaborativo semplicissimo che su BGG riesce a rasentare quasi peso 1.00
Il concetto che ci sta dietro è un po’ quello visto in Kifaké settimane fa e, a sua volta, in Ensemble.
E’ un di quei giochi dove all’interno di una squadra ogni giocatore usa il suo metro, o la sua logica, ma che deve in qualche modo essere in sintonia con quella degli altri.

Ito

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Autori

326

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Editore

Studio Supernova

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Giocatori

2-8

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Età

8+

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Durata

10 minuti

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Costo

20€ circa

Un mazzo di 100 carte

A ciascun giocatore è assegnata una carta che avrà un valore da 1 a 100 e non condividerà questa informazione col resto della squadra.
Si pesca poi un Tema dal mazzo e supponiamo esca “Quanto è utile su un’isola deserta?
Il concetto di base è quello di far intuire al resto della squadra il numero che si ha in mano.
Avendo in mano un 2 può venire in mente di dire “ho un microonde“, soprattutto se si pensa alla classica isola deserta del Pacifico. Alla Lost per intenderci…
Un 90 potrebbe essere un machete.
Ma un machete per cosa può essere utile? Per tagliare legna per una capanna, quindi, diciamo, per la sopravvivenza sull’isola.
È però completamente inutile nell’ottica di tornare a casa.

5? Beh direi di voler mangiare una verdura

Cosa ha valore per me potrebbe non averlo per gli altri

Ecco quindi che utilità e inutilità, più in generale il valore di un oggetto, un’abilità o un concetto, dipenda dal punto di vista del giocatore.
Il gioco si complica, o si fa più divertente, ad esempio se la carta ha un valore intermedio come 50.
Devo allora inventarmi qualcosa che possa essere utile, ma non in maniera così eclatante.
E ora su due piedi non sapremmo che esempio fare.

Un mazzo Numero con 100 carte. Carini i disegni, ma fanno solo un po’ scena

Creare una fila ordinata

Ito in giapponese può significare “gomitolo” o “filo“. Lo scopo del gioco, per vincere il round, è proprio quello di mettere in fila le carte sul tavolo.
La parte vista in precedenza, diciamo, è quella più introspettiva: abbinare al numero che ho in mano un concetto pertinente al Tema sorteggiato.
Una volta fatto questo, devo collaborare con gli altri giocatori per creare una fila di carte coperte, senza rivelare i numeri che abbiamo, che sia ordinata in numero crescente.
Se la fila sarà ordinata, una volta svelate le carte, si passerà al round successivo, dove ogni giocatore avrà una carta aggiuntiva.
Viceversa il team avrà perso.

Giocate quando ve la sentite

Non c’è un ordine di turno fisso: ci si confronta, spesso in modo vivace e divertente, per decidere insieme la sequenza corretta in cui disporre le carte.
L’unica informazione permessa è il nome del concetto, senza rivelare la carta né fornire altri indizi.

Link utili

In conclusione

Ito è un gioco davvero geniale che si porta a casa un 7.1 anche da quei cinghialai di BGG.
Siamo di fronte al party game sfoderabile in ogni occasione che permette di fare giocare anche la zia Pina che ha giocato qualche volta a scala quaranta a Natale, ma niente di più.
Un ottimo icebreaker, insomma. Tuttavia, abbiamo notato che chi ha meno confidenza con i membri del gruppo o è abituato a giochi più “oggettivi” potrebbe sentirsi un po’ a disagio.
Perché chiaramente, come avrete capito, è tutto tremendamente soggettivo, ma è proprio nel confronto dei vari punti di vista la parte divertente.

Il team ha dimostrato feeling e ha ordinato le carte secondo le indicazioni di ciascuno. Si passa al round successivo

Partite rapide

Una partita dura poi 10 minuti e quindi c’è sempre tempo per una nuova smazzata e per riprovarci.
Ito si può giocare fino a 8 persone e probabilmente di più, lo abbiamo fatto, mettendo da parte il regolamento come si fa spesso con Telesketch.
Si creano così partite “one round davvero terribilmente caciarone dove è impossibile battere la scatola, ma che invece sono molto divertenti se prese con lo spirito giusto (ad esempio col dibattito post-partita).
Andando un po’ sul tecnico, Ito è un cooperativo che non può risentire del difetto del giocatore alfa. Dal momento nessuno sa il valore della carta che vi è stata assegnata, è difficile che qualcuno vada a sindacare la vostra posizione.
Non ci vedete anche un link con l’articolo su Aziende in gioco?

Bonus track

La brevità dell’articolo ci permette anche di soffermarci sulle prossime novità di Studio Supernova.
A fine Settembre sono infatti previsti nuovi party game, come Tutto Tutto, per tutti coloro che amano il genere trivia.
Come Ito, invece, Yro è un gioco di carte che viene dall’Estremo Oriente, un push yoru luck in salsa fantasy, fra Magie e Tecnologie.
Let’s go to Japan, di cui vedete un po’ di materiale ad inizio paragrafo, è forse quello che al momento ci incuriosisce di più. Un family dove dovremmo programmare un viaggio in Giappone.

Ma forse la “bomba vera” è One Piece Nakama: Friends & Enemies, dove l’autore è il CEO di Studio Supernova, Marcello Bertocchi.
Un cooperativo che uscirà in concomitanza con Lucca Comics 2024 e che che gli amanti dell’anime non si lasceranno scappare.

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