È da tanto tempo che volevamo giocarlo. Purtroppo, non si trova una copia nemmeno a morire.
O meglio, magari a pagarla oro.
Ma Volpe Giocosa è anche una volpe parsimoniosa.
Il gioco a cui ci riferiamo oggi è Imperial 2030.
Tempo di lettura 8 minuti
Come dicevamo il gioco è per lo più esaurito nei negozi.
Si può ravanare nel mercato dell’usato, coi rischi di cui sopra.
Imperial 2030, evoluzione di Imperial, purtroppo non vedrà ristampa fino al prossimo anno, come Navegador.
Almeno queste le indicazioni sul sito di Cranio Creations.
Due giochi dissimili tra loro, ma che condividono la meccanica della rondella.
È la cifra stilistica di Mac Gerdts . In questo articolo introdurremo Imperial 2030 per quei pochi che non lo conoscono e, soprattutto, come giocarlo online.
Alle conclusioni link utili.
Imperial 2030
di Mac Gerdts
Cranio Creations
Da 2 a 6 giocatori. Età 12+
Durata: fino a 3 ore
Costo: quando disponibile lo trovate su Get Your Fun
Abbiamo giocato alla versione in inglese.
La nostra traduzione dei termini potrebbe non essere identica a quella usata da Cranio Creations nella localizzazione.
Speriamo sia comunque tutto comprensibile.
Ma è un wargame o un gestionale?
Questa è la domanda che viene in mente dando un’occhiata ai materiali.
Il tabellone è il planisfero, dove campeggiano 6 Superpotenze.
Oltre agli Stati Uniti e Unione Europea troviamo i BRIC (Brasile, Russia, India e Cina, gli Stati più “promettenti” alla data di pubblicazione del gioco).
Ogni Nazione ha delle unità militari che può schierare, navali e terrestri.
Potranno essere messe in campo in alcune regioni, dopo la costruzione di opportune Fabbriche (cantieri navali per le navi e centri di reclutamento per le truppe di terra).
Fino a qui sembra di essere di fronte al più classico dei wargame.
Troviamo però poi denaro in diversa taglia e bond, le Obbligazioni che per l’appunto si comprano attraverso la propria disponibilità economica.
Nella scatola non c’è molto di più, se non qualche segnalino.
Due cose da tenere a mente
Patrimonio personale e Tesoro della Nazione
Prima di andare avanti è bene chiarire cosa è un bond, un’obbligazione.
Ogni nazione ha il suo set di bond e ciascuno di questi mostra due valori.
Uno è il costo, ovvero quanto bisogna versare nelle casse della Nazione per prendersi il bond.
L’altro è il valore della cedola. Ogni volta la Nazione affronta il turno Investimento, dovrò corrispondere al portatore del bond la cedola corrispondente.
Questa è la prima cosa da tenere a mente: ogni Nazione ha un suo Tesoro e ogni giocatore un Patrimonio. Sono casse distinte.
Il denaro ancora non utilizzato sta in Banca.
Sì, ma chi comanda? E chi vince?
In Imperial 2030 le Nazioni altro non sono che società per azioni.
Il giocatore con più bond di una Nazione ne è il Primo Ministro (come l’amministratore delegato di un’azienda).
Così colui che è il maggior creditore verso l’India (ovvero ha la somma più alta di tutte le cedole dei bond indiani), nel turno della Nazione indiana deciderà il da farsi.
Attenzione: l’ordine di turno è organizzato sulle Nazioni, non sui giocatori.
Se vi abbiamo passato la logica dei bond, dovrebbe essere chiaro che non possa essere che così.
Alla fine, non vince una Nazione. Ciascuna delle 6 Superpotenze di Imperial 2030, a fine partita, avrà un punteggio.
Più bond si hanno della Nazione più potente meglio è. Se poi si ha del denaro liquido nel proprio patrimonio, meglio ancora.
La rondella: la cifra stilistica
A prescindere dal numero di giocatori, secondo noi meglio se maggiore di 3, le Nazioni disponibili sono sempre le 6 elencate.
È probabile quindi che un giocatore controlli più Nazioni, ma può anche accadere che qualcuno non abbia quote di maggioranza in nessuna di esse.
A quel punto entra in gioco la meccanica della Banca Svizzera, che in soldoni permette di acquistare più spesso bond per riuscire quanto prima a controllare almeno una Nazione.
Con che strumenti un Primo Ministro guida la notizia? Con la rondella!
Azioni in circolo
La rondella è una torta divisa in spicchi. Ogni fetta permette un’azione.
La prima azione della partita è a scelta, nel senso che il Primo Ministro pone il dischetto della Nazione che guida dove vuole.
Nei turni successivi potrà muoversi da 1 a 3 a fette in senso orario, di più pagando un contributo economico.
Le azioni permesse sono di varia natura.
Un gruppo di azioni sono di tipo militare: costruisco Fabbriche, schiero unità e le muovo.
Ci sono poi le azioni di tipo economico, forse più interessanti.
C’est l’argent qui fait la guerre
La Tassazione permette il trasferimento di soldi dalla Banca alla Nazione. Il gettito fiscale dipende dal numero di Fabbriche e dal numero di territori controllati, a cui va tolto il costo per mantenere flotte ed eserciti.
In base al risultato della Tassazione, la Nazione, non il giocatore, incrementa il suo punteggio.
Diametralmente opposta la fase Investimento.
La Nazione che compie questa azione paga, come anticipato, le cedole agli investitori.
C’è poi una carta che gira a turno trai i giocatori, la Carta Investimento.
Chi la possiede, in questa occasione, può comprare un bond fra quelli disponibili.
Un mix di due pietre miliari
Non sappiamo quale sia la genesi di Imperial 2030, ma anche di Imperial.
Ci verrebbe da scommettere che Mac Gerdts avesse bisogno di due meccaniche.
Imperial si basa infatti su un motore che gestisce gli aspetti militari (produzione, combattimenti) e uno economico (la questione dei bond vista in precedenza).
Un classico dell’Avalon Hill
Diplomacy. Da questo gioco secondo noi l’autore ha preso ispirazione per quanto riguarda flotte ed eserciti, che difatti troviamo anche nel celebre gioco dell’Avalon Hill.
In Diplomacy non c’è nessun dado o similia a determinare le sorti in battaglia, ma le unità si annichiliscono a vicenda con un rapporto “uno vale uno”.
Sono poi ricostruite in alcuni centri nazionali, senza l’opportunità di costruire sui terreni conquistati, nello stesso modo come avviene in Diplomacy.
L’unica differenza è che in Imperial 2030 le Fabbriche devono essere prima costruite e possono essere anche distrutte.
Dettaglio che ci sta, facendo da collante col sistema economico-gestionale.
Al contrario i combattimenti sono stati snelliti, non essendoci né i supporti né i rimbalzi di Diplomacy e unità con bandiera diversa, se lo vogliono, possono convivere nella stessa regione. Rimane la funzione di trasporto truppe delle navi.
L’azionario per eccellenza
Se si parla di azionari non si può che pensare ai giganti ferroviari che abbiamo visto più volte. Ci riferiamo alla serie 18xx, che abbiamo visto nel dettaglio con 1883, versione ambientata nel Nord Italia e prodotta da Aleph Games.
Anche in questo c ci sono delle differenze.
Nei 18xx il costo della singola azione varia, in Imperial 2030 no.
Nel gioco di Gerdts il costo di ogni bond è fisso come la cedola che fornisce (per questo si parla di obbligazioni).
Non si abbandona la nave
Il sistema per determinare il leader di una Nazione è simile a quello per la nomina del CEO in 18xx.
In Imperial 2030, però, non ci si può chiamare fuori. Una volta “entrati in una Nazione” si può solo incrementare il proprio investimento, magari anche portando un bond della stessa Nazione a pagamento (per pagare uno che vale 12 posso darne indietro uno da 8 della stessa Nazione e pagare 4 cash).
Tuttavia, alla fine dell’investimento, si sarà sempre più invischiati di prima con la Nazione scelta.
Giocare online
Come dicevamo, a meno di mercatino dell’usato, probabilmente, procurarsi una scatola non è semplice.
Noi abbiamo trovato un ottimo sito online per giocare.
Sappiamo non essere l’unica possibilità, ma questo sito ci ha particolarmente convinto.
Innanzitutto, è web based (nessuna app da installare) ed è gratuito.
Inoltre, aspetto da non sottovalutare, è molto comodo per partite asincrone.
Sono quelle partite che durano settimane, dove il gioco ci chiama quando è il nostro turno.
A quel punto si fanno le proprie considerazioni, aiutati anche a un log di ricapitolazione, e si fa la propria mossa tornando poi a fare quello che ci stava impegnando in quel momento.
È possibile giocare sia ad Imperial che Imperial 2030, con la possibilità di lanciare tavoli con diverse varianti.
Inutile dare altri dettagli: la piattaforma è in sviluppo e miglioramento continuo.
Conviene visitare il sito ed entrare nel canale Discord di supporto.
In conclusione
>> Canale Discord di playimperal
Imperial 2030, ma anche Imperial se preferite, sono due giochi che escono un po’ dal coro.
Gerdts fa un ottimo mix fra economia e aspetti militari, che il pubblico ha gradito, con un 7.7 su BGG.
Condivide però lo stesso difetto di Navegador: le ristampe non sono frequenti e, proprio per il gradimento del titolo, vanno subito a ruba.
Interessante quindi il sito che abbiamo trovato e che permette diverse modalità di gioco.
Tutto gratuito e con un webmaster che si prodiga affinché la sua macchina giri senza intoppi.
È chiaro che alcune varianti, come quella basata sull’asta iniziale, siano un po’ prolisse in modalità asincrona.
Difetti dell’online validi per ogni gioco.
Plata o Plomo
Come dicevamo Imperial 2030 funziona bene online, anche forse meglio di Diplomacy.
Diplomacy richiede infatti un costante colloquio fra i giocatori, per stringere alleanze e coordinare i supporti.
Se la versione via email (PBEM, play by e-mail) mitiga il problema, nel gioco di oggi non c’è necessità di affrontare l’argomento.
La parte diplomatica, con i vari accordi segreti, è meno necessaria in un gioco dove il Primo Ministro di una Nazione può cambiare.
Se la Nazione che guidate, al momento, vi sembra accerchiata da una nemica avete due possibilità: costruire armate, e fronteggiarla, o comprare i suoi bond.
Magari diventate voi il leader o, al minimo, riceverete gli interessi mitigando la sconfitta della “vostra” Nazione.
Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi che possono piacerti se hai gradito l’articolo.
Acquistandoli dal nostro partner Get Your Fun attraverso questi link non ti costa nulla, anzi, e aiuterai a sostenere Volpe Giocosa: