Il trauma del tram: dal gioco al dilemma

Sapete che ogni tanto a noi di Volpe Giocosa piace usare i giochi da tavolo come mezzo per parlare d’altro.
Qualcuno, anche della Redazione stessa, direbbe per attaccare un pippone.
Alcuni di voi saranno ancora in terapia per riprendersi dalla lettura del Dilemma del Prigioniero o Piazzamento pecore.
Beh…questo articolo è uno di quelli. Il gioco in questione è il Trauma del Tram.

Tempo di lettura 8 minuti

Il Trauma del Tram è un party game composto da un mazzo di carte.
Il gioco si basa su alcune meccaniche che possiamo dire di aver visto in Lupus in Tabula o Sì, Oscuro Signore.
Pubblicato da Asmodee nel 2020 è stato realizzato grazie ad un Kickstarter.
Diremmo andato anche molto bene, visto che raccolse 3 milioni e mezzo di dollari anni fa.
Dal momento che è molto semplice, due fogli di regolamento, contiamo di spiegarvelo in poche righe per poi fare qualche riflessione.
Alle conclusioni una sintesi del gioco, comprensiva delle riflessioni.

Il Trauma del Tram
di Scott Hauser
Asmodee Italia

Da 3 a 13 giocatori. Età 14+

Durata: 30-90 minuti
Costo: lo trovate su Get Your Fun


Il numero di giocatori necessario, molto alto e al minimo maggiore di due, conferma la natura party game del titolo.
Il nostro specchietto non lo riporta, ma è molto semplice (circa 1 su BGG).
Il tema trattato riguarda la morte ed è piuttosto cinico.
Concordiamo quindi a tenere alta l’età minima, ma invitiamo a proporlo anche a scuola ai ragazzi delle scuole superiori.

Uno schema del dilemma del carrello ferroviario (credit: wikipedia)

Il dilemma del carrello ferroviario

Il Trauma del Tram trae l’ispirazione dal Dilemma del Carrello Ferroviario (più ricca la versione in inglese di Wikipedia).
E’ proposto in diverse salse, con diverse evoluzioni che complicano la cosa.
Ci arriveremo più tardi.
Cerchiamo qua di riassumere quella che è la versione base, indispensabile per capire il gioco:

Un tram corre fuori controllo sui binari e si sta avvicinando ad uno scambio ferroviario.
Se nessuno aziona lo scambio, il tram falcerà 5 persone che sono state legate sui binari.
Se lo scambio verrà azionato, il tram cambierà direzione entrando in un altro “ramo”.
Su questo ramo solo una persona è legata in mezzo ai binari e rimarrà quindi uccisa.

Voi siete avete in mano la leva che aziona lo scambio.
A voi la scelta:
1. Non fare niente e il tram uccide 5 persone
2. Azionare la leva e il tram uccide 1 persona

La risposta al problema sembra quasi banale: dateci ancora qualche minuto.
Innanzitutto torniamo alla scatola.

Una fase di gioco de Il Trauma del Tram preso dal regolamento

Il Trauma del Tram: il gioco

Il Trauma del Tram ha un tabellone che rappresenta lo scambio ferroviario visto al paragrafo precedente.
Si formano due squadre, mentre un giocatore da solo gestisce il Conducente.
In qualche modo il Conducente sostituisce l’azionatore dello scambio visto in precedenza, ma non ne cambia il ruolo.
Ogni squadra gestisce carte divise in tre tipologie: Innocente, Colpevole e Modificatore.
Ogni squadra ha in carico un binario. In principio ognuno posiziona alcuni Innocenti.
Il regolamento spiega bene la sequenza di turno che designa le possibili vittime del tram.
Le carte Colpevole invece vengano assegnate al binario avversario.
Il ruolo del Conducente sarà decidere chi deve investire.
Capirete che assegnare una “brutta persona” agli avversari potrebbe convincerlo a mettere sotto loro anziché i propri ragazzi.

Nel gioco il Conducente sostituisce l’azionatore dello scambio

Spiazzare il Conducente

Infine le carte Modificatore.
Servono a caratterizzare meglio uno dei malcapitati che intralciano i binari.
Una bambina Innocente, che con un Modificatore potrebbe diventare la futura Hitler, farà riflettere il Conducente.
Giocate le carte segue un dibattito, da cui il confronto con i giochi citati in introduzione, e la scelta su chi investire.
Un balletto fra i ruoli e si inizia un nuovo round.

Cyanide & Happiness

Non conoscevamo questa striscia, che invece ha 12 milioni di follower su Facebook (pensate come stiamo messi).
Tuttavia se aprite il link, o della pagina Facebook o di Il Trauma del Tram, capirete di avere visto qua e là questi buffi ometti.
Magari in qualche meme.
Bene: l’intero gioco rispecchia questa grafica e linea editoriale.
Anche il tema, seppure molto serio nel dilemma, è trattato in modo umoristico.
I personaggi coinvolti nel gioco sono tutti più o meno buffi, come anche i Modificatori.

Jeremy Bentham è il padre dell’utilitarismo, la chiave che molti usano per risolvere il dilemma

Una decisione facile da prendere?

Torniamo al dilemma proposto in precedenza.
Avete avuto modo di riflettere?
Un’indagine ha indicato che il 90% delle persone a cui è stato posto il quesito ha affermato che tirerebbe la leva.
La percentuale scende verso il basso se è supposto un legame affettivo fra la vittima sacrificale e l’attivatore della leva.
In questo modo si salvano 5 persone a discapito di una sola.
E’ questa una logica utilitaristica (“Le conseguenze sono l’unica cosa che conta” direbbe John S. Mill).
Se riflettete bene ci sono due punti da tenere conto:

  • State assumendo che la vita umana abbia un valore e che quindi 5 vite siano più importanti di una.
    Se il valore di una vita è incommensurabile, il ragionamento non torna.
  • Tirando la leva, state, deliberatamente, uccidendo qualcuno.

In realtà stiamo proponendo la questione in modo superficiale.
A essere sinceri, l’intero dilemma è stato da alcuni ritenuto troppo astratto o irrealistico.
Non crediamo sia così, e porteremo dei controesempi. Inoltre è stato condotto un esperimento che tramite la realtà virtuale permetteva di trovarsi davvero sullo scambio.
Inoltre uomini e donne si comportano, sempre in termini statistici, in modo diverso.
Sembra che nell’esercito talvolta alcuni soldati perdano di vista il quadro generale per soccorrere una commilitone donna.
Fra parentesi, l’esempio ha mostrato che molte persone non tirerebbero la leva, non per scelta ponderata, bensì perché presi dal panico.
Sempre dal punto di vista militare, alcuni soldati possono pietrificarsi e non mettere in atto ciò che sanno di dover fare.

La variante fat man è forse quella più famosa (credit: Alyssa’s HAS233 Site)

Una variazione al dilemma

Proviamo a modificare il dilemma introducendo la variante del fat man

Come prima, un tram sta precipitando lungo un binario verso cinque persone.
Il tram passerà sotto un ponte da cui vi state affacciando insieme a una persona sovrappeso.
La persone è talmente grassa che se buttata di sotto, il treno urtandolo arresterà la sua corsa.
Lui morirà, ma le 5 persone legate si salveranno

Se leggete bene, questa variante non cambia di molto le carte in tavola.
Se avete optato in precedenza per una logica utilitaristica (“ne sacrifico uno per salvarne 5”), allora non dovreste cambiare idea.
Eppure se questa opzione viene proposta in un’intervista, molte persone saranno restie a sacrificare una persona.
Sostanzialmente è quanto riportato in questa carina animazione della BBC.

Una bell’animazione della BBC

E se la persona da buttare giù dal ponte fosse Göring, obeso criminale di guerra? Lo buttereste?
Quindi ciascuna vita ha un valore diverso?
Il dilemmaha numerosi varianti, come dicevamo. Qui una playlist di uno youtubber con le varianti.
Su newyorker.com ne sono comparse di più assurde.
Ne proponiamo alcune invece noi:

❓ Se fra le 5 persone ci fosse Hitler?
❓ Alternativamente, se la persona “sacrificabile” fosse un premio Nobel per la medicina?

Questo video ripropone il dilemma del carrello ferroviario, mentre nei video seguenti propone le varianti

Siamo sicuri sia così astratto e anacronistico?

Il dilemma del carrello ferroviario, da cui blandamente Il Trauma del Tram prende ispirazione, nacque per far riflettere sull’aborto.
Chiaramente non entriamo su questo tema.
Comunque questo dilemma, in qualche modo, può essere visto anche come alla base del triage ospedaliero.
Ad ogni modo esistono anche esempi in almeno altri due campi.

Se foste il programma di guida del veicolo, che scelta fareste? Trovate il sondaggio su Moral Machine

Veicoli senza conducente

Una delle sfide del futuro è quella di avere automobili senza piloti.
Ma in caso di pericolo, ad esempio, una persona in mezzo alla strada, come devono essere programmate?
Devo travolgere il passante, o per schivarlo magari colpire un muro mettendo a rischio le persone all’interno del veicolo?
Ovviamente stiamo semplificando, ma il link della Moral Machine permette di giocare a questo “gioco”.
Estremamente stimolante.
Vengono offerti diversi casi, con animali e persone differenti per sesso, età, salute e ceto sociale.

E’ molto probabile che i vaccini, con i loro effetti collaterali, uccidano delle persone. Una minima parte rispetto a quelle che salveranno. E’ un modo di applicare il dilemma del carrello ferroviario alla pandemia, sebbene ne esistano anche altri, che contemplano l’aspetto economico

Covid-19: dovrebbe essere obbligatorio il vaccino?

La pandemia, come abbiamo visto anche per il Dilemma del Prigioniero, ci ha messo davanti a domande a cui pensavamo di avere la risposta.
In questo articolo scientifico, magari solo per persone motivate, il dilemma del carrello ferroviario è riformulato.
Attendendoci a cose più semplici, sappiamo che AstraZeneca e Johnson & Johnson possono avere seri effetti collaterali.
Parlando solo per ipotesi, assumiamo che il vaccino salvi la vita di milioni di persone.
Tuttavia sappiamo che alcuni vaccinati invece moriranno a causa degli effetti collaterali.
E ora che si fa? Il governo, colui che ha in mano la leva, dovrebbe azionarla?
Se volete stiamo parlando di uno dei twni recentemente più dibattuti: l’obbligo vaccinale
E’ chiaramente un problema di bioetica, dove in questo articolo trovate ulteriori approfondimenti.

Per alleggerire la lettura, ma anche far riflettere. Che ne pensate della soluzione di Nicholas al dilemma? Senza spoiler la potremmo chiamare “Se cade Sansone, che cadano tutti i filistei”

In conclusione

Il Trauma del Tram è un divertente party game anche per un ampio numero di giocatori.
La parte più divertente è proprio quella lasciata al dibattito per far passare il tram sul binario avversario.
Ad alcuni invece potrebbe non piacere proprio la mancanza di concretezza delle argomentazioni, sui cui alla fine la discussione è basata.
Tutto viene trattato con molta leggerezza, dove l’autore fa un buon lavoro aiutato dalla grafica di Cyanide & Happiness.
Se amate i giochi dove ci vuole un po’ di inventiva per convincere qualcuno, passerete dei divertenti dopocena.
In effetti è un gioco semplice, dove per lo più il gioco si basa sulla sagacia dei giocatori che non sulla abilità nei giochi da tavolo

Uno spunto di riflessione

Il Trauma del Tram può farci risalire a un dilemma con un’apparante facile soluzione.

Tutti sembriamo di sapere come fare, tranne quando tocca a noi.
A quel punto l’etica vacilla sotto la psicologia.

A dire il vero la risposta diventa più complessa se si portano in luce altri punti di vista o se si fanno delle ipotesi aggiuntive.
Un problema criticato per essere troppo astratto, abbiamo visto in realtà avere connessioni importanti con la vita reale.
Addirittura, come il discorso dei free riders visto col Dilemma del Prigioniero, anche questo dilemma si applica anche alla situazione pandemica.
A noi piace pensare di avere colto una valenza educativa nel Il Trauma del Trama, che fra una risata e l’altra può essere portato nelle scuole.
La filosofia sarebbe meno astratta.

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