Oggi voliamo in Polonia per incontrare Ignacy Trzewiczek, noto editore (imprenditore) e autore di giochi da tavolo.
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Ignacy è stato gentilissimo nel rispondere alle nostre domande.
L’autore di titoli come Detective e Robinson Crusoe, ci ha raccontato come ha passato e sta passando il lockdown dovuto al COVID-19.
Trovate di seguito il video con le sue risposte. E’ in inglese con sottotitoli in automatico, un po’ fallaci.
Abbiamo poi “sbobinato” il tutto e assemblato secondo convenienza.
Probabilmente è un articolo troppo corposo, un orrore editoriale. C’era materiale per settimane di posts.
Tuttavia crediamo che sia carico di contenuti, quindi non lo abbiamo tagliato.
Quindi ecco a voi l’intervista.
Che libro ci sta mostrando Ignacy?
Un autore ed editore in lockdown
Come stai passando il periodo di lockdown? I giochi da tavolo ti stano aiutando a combattere la noia?
Sto lavorando da casa. Avevo un sacco di giochi arretrati che avrei dovuto giocare da settimane o mesi, nel mio armadio della vergogna. Adesso li ho quasi tutti “smaltiti”.
Passo così il tempo, giocando con mia moglie e la mia famiglia. Ho l’occasione per leggere molto e guardare qualcosa in TV. Sta andando bene, insomma. Per fortuna siamo tutti in salute.
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Portal Games ha lanciato la campagna #stayathome and #playforfree campaign per aiutare le persone a passare la quarantena divertendosi. L’idea si basa sulla tua esperienza personale?
Crediamo ci siano molte persone che volevano provare i nostri prodotti e non avevano la possibilità di farlo (vedi il mio “armadio della vergogna”).
Così le abbiamo incoraggiate con del materiale gratuito, così da poter giocare il pluri-premiato Detective col caso Suburbia.
Cerchiamo di tenervi impegnati facendovi divertire. E’ quello che facciamo noi di Portal Games. Lavoriamo nell’industria dell’intrattenimento.
Libri, film e giochi sono per me un’unico insieme di idee e attività per spendere il nostro tempo libero.
Quindi sì, mi sono basato sulla mia esperienza personale.
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A parte i tuoi titoli, come designer e come editore, che giochi metti in tavola più spesso e con chi ti piace giocare?
Per lo più gioco con mia moglie a casa, così giochiamo a giochi piuttosto complessi (fino a 17 giochi)
Quindi Underwater Cities, Lewis and Clark e Tzolk’in, ma potrei andare avanti a lungo.
Da solo mi sto dedicando ad Arkham Horror, di cui ho tutte le espansioni e gioco a tutte le campagne mentre invece con mia moglie gioco ad altri giochi tematici piuttosto complessi.
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L’autore di giochi da tavolo
Il COVID-19
Molti autori di giochi da tavolo trovano difficoltà in questo periodo per lavorare con in loro prototipi. Mancano infatti testers e fiere. Come stai affrontando questo problema in questo frangente?
Personalmente non è un problema, dal momento che non ho prototipi da testare.
Sto lavorando a Vienna Connection, che riprende un po’ la linea di Detective.
Dal momento che è uno storytelling (un gioco basato su una storia che viene raccontata o scoperta N.d.R), non ho bisogno di testarlo, ma solo di scrivere.
Tuttavia il mio gruppo di sviluppo a Portal Games sta combattendo con la difficoltà di testare i giochi in ufficio. Per questo usiamo Tabletopia, per tenerci in contatto e testare i prototipi.
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Crediamo che il lavoro di game designer sia un’attività creativa. Forse, un periodo così “introspettivo” come l’attuale, può darvi l’opportunità di concentravi su voi stessi e la vostra attività?
Vedremo se alla fine di questo periodo uscirò con un nuovo gioco, come dicevo.
Al momento non ho prototipi in sviluppo, a parte Vienna Connection, dove la mia attività al momento è basata sullo scrivere nuovi pezzi della storia.
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Successi e..insoddisfazioni
Abbiamo letto che tu non sai dire, fra i titoli sui quali hai lavorato, quale sia che preferisci. Ognuno infatti porta con sé il suo “bagaglio d’emozioni”. Ti chiediamo allora un’altra cosa: qual’è il titolo che ti ha dato più soddisfazioni in termini di risposta del pubblico?
Sicuramente Detective mi ha strabiliato, sia me che il mio gruppo. Mi ha portato ad avere numerosi riscontri dal pubblico, che mi hanno contattato in diversi modi.
Mi hanno scritto che si sono divertiti un sacco risolvendo i casi all’interno di una grande “mappa concettuale“.
Ho creato altri giochi che hanno avuto un’ottima risposta, ma mai come Detective.
Ancora adesso ricevo foto di gruppi di gioco con le mappe concettuali che hanno creato per risolvere i casi!
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Al contrario c’è un titolo a cui tenevi in particolar modo e che non è stato apprezzato?
E un titolo che non eri particolarmente convinto che invece è piaciuto?
C’è un famoso esempio chiamato First Martians (qui materiale gratis PnP da Pendragon N.d.R)
Ho speso 3 anni per progettarlo ed è il più grande, il più profondo e coinvolgente gioco secondo me.
Tuttavia non ha trovato i favori del pubblico. Troppo complicato, troppo difficile e “troppa scienza” per i recensori. Ho ricevuto cattive recensioni. Così 3 anni della mia vita sono andati a male.
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Il blog personale
Sul tuo blog Boardgames That Tell Stories tu scrivi circa la tua “filosofia di design”.
Riporti com’è importante portare il giocatore dentro, fargli sentire che sta facendo qualcosa di reale. Ci sono altri trucchi del mestiere che vorresti condividere per un creare un titolo di successo?
Come dico nei seminari per giovani game designer, autori diversi (e cita pesi massimi come Knizia e Feld N.d.R.) danno diversi consigli.
Tutti noi progettiamo in modo diverso e ci proponiamo un diverso risultato.
Io amo lo storytelling e mi piacciono giochi che raccontano storie.
La mia casa è piena di libri, sono un po’ un topo di biblioteca e quando disegno un gioco lo faccio come raccontassi una storia.
Quindi il mio di consiglio è di leggere libri. Così potete trarre l’ispirazione per le vostre avventure, personaggi e luoghi.
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Dal momento che ci siamo, ci dici qualcosa sui libri ispirati al tuo blog?
Sì, ci sono due libri che si chiamano Boardgames that tell stories disponibili su Amazon.
Un terzo libro è in lavorazione, con uscita fine 2020/inizio 2021.
Sì, io gestisco un blog dove su base regolare pubblico articoli circa il game design, le mie avventure e la mia filosofia.
Trovi anche aneddoti e altre cose simili. Ci sono centinaia di articoli dove condivido la mia passione e quello che faccio.
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Detective visto da vicino
Ambientazione
Detective si definisce un “moderno gioco da tavolo criminale”.
Senza dubbio lo scenario del crimine e della spionaggio è tanto affascinante quanto complesso.
Ad esempio, identificare gli elementi chiave e inserire indizi nei posti giusti per coinvolgere i giocatori nella storia. L’idea di questo gioco nasce dal tuo particolare interesse per il genere del romanzo investigativo?
Più in generale, il tema e l’impostazione dei tuoi giochi si ispirano ai tuoi interessi?
Si è vero. Ad esempio sono un grande fan di Robinson Crusoe. E’ sempre stato un mio sogno creare un gioco con questo tema.
Come ti dicevo mi piace leggere e Stronghold, ad esempio, viene direttamente da Legend di David Gemmel (La “Leggenda dei Drenai” in italiano N.d.R)
Coloni Imperiali è ispirato al videogioco “The Settlers” che giocavo come un matto durante il periodo della scuola superiore.
E per Detective?
Detective si ispira ad esempio alla serie TV “True Detective“ di HBO.
La mia ispirazione sono i film e i libri.
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Meccanica e giocabilità
Meccaniche
In altre interviste abbiamo letto che consideri il collocamento dei lavoratori un “motore geniale” per i giochi da tavolo. Detective è un gioco cooperativo, è stato difficile allontanarsi dall’individualismo che in genere ha un gioco di piazzamento dei lavoratori? L’esperienza accumulata con Robinson Crusoe è stata utile?
Io ho imparato da ogni singolo progetto che ho fatto.
In Detective non c’è azione, è per l’appunto un storytelling. Gli spostamenti sono semplicissimi, in base all’indizio che si esamina.
Comunque in tutti i giochi che ho disegnato, la maggior parte, c’è un piazzamento lavoratori.
E’ una meccanica che mi piace: semplice, facile da capire davvero semplice.
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Rispetto al precursore Sherlock Holmes, Detective è più “gioco da tavolo” e meno “libro game”. Pensi che in qualche modo questo componente introduca un valore di rigiocabilità?
Abbiamo iniziato a disegnare Detective tenendo in mente Sherlock Holmes.
Mi piace quel gioco e abbiamo cercato cosa volevamo cambiare, migliorare o sistemare. O cosa portare direttamente. Detective è un gioco da tavolo migliore, nel senso inteso nella domanda.
Avere delle carte, che tu vedrai una metà una volta e l’altra metà mesi dopo che hai finito la campagna, ti consente di giocare di nuovo con altri gruppi od anche lo stesso.
Puoi provare a cercare differenti carte e differenti percorsi.
Detective è quindi rigiocabile più volte, magari non 10, ma sicuro 2. Io stesso l’ho rigiocato dopo la fine del design e mi sono divertito.
Sì, vedo in Detective una rigiocabilità o”replay value” (vedi anche la sezione sul COVID-19 N.d.R).
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L’applicazione a supporto: Antares
Il colpo di genio del gioco è il database Antares, che consente anche di specializzare i ruoli attorno al tavolo, identificando un gestore database.
D’altra parte, l’inserimento continuo di codici e collegamenti interrompe il flusso del gioco. Hai lavorato duramente per trovare il giusto compromesso?
No, non abbiamo avuto questo problema durante i test. Ci è sembrato tutto molto fluido.
Specialmente se hai giocato 3 o 4 partite.
C’era dibattito e discussioni nel gruppo, senza sperimentare distrazioni o interruzioni.
Una persona era un po’ “l’hacker“, a cui piaceva stare davanti al computer, metteva dentro i numeri e controllava se trovava qualcosa.
Abbiamo avuto buone recensioni e anche io sono alquanto soddisfatto di come funziona.
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Grafica e costo
Su Portal Game, riporti che il regolamento di Detective è più un “Manuale Utente” per apprezzare appieno il gioco, senza “bruciare” i casi. Lo abbiamo trovato utile. Dici che il titolo può offrire 15 ore di divertimento. Lo trovi proporzionato al prezzo a scaffale?
Se vedi il suo costo al dettaglio e il tempo che spendi a giocarlo, io credo che è assolutamente a buon mercato. Un concerto costa 40-80 Eur, ed anche più, e dura circa due ore.
Qui ne hai 15 di ore e a più basso costo!
(3 eur all’ora in effetti, costo che polverizza se diviso fra tutti i giocatori N.d.R)
Vedere una partita di calcio allo stadio? Paghi per un’ora e mezza di divertimento.
Detective è uno dei modi più economici, quindi, di avere divertimento.
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In un gioco da tavolo come Detective, quanto sono importanti il comparto grafico e i componenti per ottenere quel coinvolgimento del giocatore, che riporti nella tua “filosofia del design”?
Ho lavorato a stretto contatto con il dipartimento artistico della mia società.
Ho ascoltato i professionisti tutto il tempo.
L’aspetto del Database Antares è arrivata dopo settimane di discussione e anche l’aspetto di ogni singolo personaggio, testimone che abbiamo messo nel sito Antares.
Se avevamo delle foto da scene del crimine o delle persone, c’era comunque una consultazione o un lavoro col dipartimento artistico. Volevo che la storia, così come disegnata e pensata, fosse riportata esattamente in quel modo.
Ci sono volute tonnellate di ore al dipartimento artistico per ottenere questo.
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Detective come Netflix: una piattaforma
Sebbene Volpe Giocosa sia sospettosa verso le espansioni, che spesso vede come il Padrino Parte III, cioè un’operazione commerciale, per questo gioco sembrano sacrosante.
Come pensi di supportare il gioco con ulteriori espansioni?
Ho pubblicato un articolo sul mio blog la settimana scorsa, The Platform.
Credo che Detective funzioni come Netflix.
Se hai Netflix, vai ogni weekend per vedere un film.
Se compri Detective, tu acquisti una piattaforma per “sperimentare” nuove storie.
Così noi continueremo a pubblicare nuovi “film” nello stesso modo di Netflix o HBO.
Devi vedere Detective come una piattaforma per vedere un nuovo film, questo è giocare una nuova storia.
Per questo vedo all’orizzonte sempre più espansioni che portano nuove storie.
Se ti piace Netflix, o HBO, vedi Trono di Spade Stagione 1, Stagione 2 e così via.
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Quindi Detecive funziona come Netflix?
Esatto. Allo stesso modo puoi giocare “Detective Stagione 1“, “Crimini a L.A.”, “Vienna Connection”…
Sono tutte storie differenti, inoltre. Non ti piacciono le storie di spionaggio? Non giocherai “Vienna Connection” ma giocherai a “Crimini a L.A”.
Rilascerò tonnellate di espansioni e le potrete scegliere come si sceglie un film o una serie su Netflix.
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Giocare e (ri)giocare nell’era COVID-19
Sul tuo blog, proponi di giocare di nuovo a Detective, dove coloro che già conoscono il gioco possono in qualche modo diventare il “Game Master” della situazione (ecco che arriva la tua esperienza di gioco di ruolo).
In effetti, avevamo pensato che il gioco sarebbe fluito meglio con un “facilitatore”.
In particolare, può essere un buon gioco da giocare via Skype. Vuoi aggiungere qualcosa?
E’ esattamente come dici. Dopo un anno e mezzo che avevo finito il gioco, ho invitato i miei amici dicendo: “Venite a giocare al gioco che ho creato. Conosco la storia, ma io sarò il narratore, farò l’operatore. Io leggerò le carte e vi farò divertire. Voi giocherete risolvendo il caso”.
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E come è andata?
Fu una delle cinque migliori serate della mia vita. E’ stato entusiasmante vedere la storia che già conoscevo e vedere le discussioni trai giocatori. Erano così felici quando alla fine avevano scoperto come erano andate le cose.
Se hai giocato Detective, devi assolutamente giocarlo con un alto gruppo come narratore.
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E adesso con il lockdown per il COVID-19?
Oggi, con tutto chiuso e il lockdown, puoi facilmente accendere Skype chiamare i tuoi amici, i tuoi compagni di scuola e dire:
” Ehi ragazzi, siamo chiusi in casa, la situazione è triste, ma io vi offrirei alcune ore di divertimento. Io posso farvi giocare a Detective”
Con una sola scatola del gioco davanti a te, gestiresti il tabellone, Antares, leggerai le carte e tutto il resto. Loro discuteranno per risolvere il caso.
Te lo raccomando vivamente: fai loro un regalo e gioca Detective per loro.
(trapela davvero il suo entusiasmo nelle sue parole N.d.R.)
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Il mondo editoriale
Abbiamo letto che hai iniziato con giochi di ruolo, lavorando per una rivista. Quindi hai deciso di fare il salto e hai trovato la tua casa editrice, volendo rimanere nel mondo dei giochi a tempo pieno. Puoi parlarci di quei giorni? Quanto eri determinato o avevi paura di non farcela? Questo è sempre un passo importante, anche dal punto di vista economico.
Nell’anno passato ho ricordato questo in 40 video di un’ora ciascuno. Una sorta di punto su Portal Games, su come è accaduto, come ho iniziato e quanto è stato difficile,etc..
Ora è solo in polacco. I nostri fan in Polonia lo hanno apprezzato e abbiamo avuto un sacco di visualizzazioni.
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Un interessante seminario di Ignacy a Essen 2019
Ci fai una sintesi?
E’ vero all’inizio è stata veramente dura. Ho fatto un seminario di un’ora in Essen ricordando alcune storie del passato. Lo trovate su youtube .
E’ stata dura perché non avevo denaro e non c’era nessuna forma di mercato o distribuzione.
Dovetti vendere l’auto, sostanzialmente per vivere e pagare i miei debiti per il design e le pubblicazioni in calo.
Nel 2007 le cose hanno iniziato a girare per il meglio, quando a Essen presentai “Neuroshima Hex“.
E’ tutto nelle 40 ore che ti dicevo, ma trovi tutto sul canale di Essen in inglese condensato in un’ora.
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One Print Era: nessuna ristampa dei giochi
L’anno scorso, con la tua uscita “One print era“, hai catturato una caratteristica del momento in questo settore, che vorremo espandere con te.
Quello che troviamo è un mercato in forte espansione, che con l’avvento di nuove meccaniche e tipologie di gioco, è in grado di coinvolgere sempre più persone, anche le più occasionali.
Tuttavia, questa “turbo pubblicazione “, che inonda il mercato di titoli sempre nuovi, significa che anche i migliori si perdono nel caos dei titoli mediocri.
Forse, alla fine, il titolo più giocato non è il migliore, ma il migliore sponsorizzato.
Questo fenomeno non è certamente facilitato dal “Time to Market“, che richiede dalle 18 alle 20 settimane, come da tua stima. Questo tempo è sufficiente per rendere il pubblico più freddo, iniziando a interagire con le novità.
Tutto questo lungo preambolo per le seguenti considerazioni.
Un mercato in espansione
Condividi con noi che siamo di fronte ad un mercato in espansione? Come esperto, quali ritieni siano le ragioni?
Sicuramente siamo di fronte a un mercato in crescita. Lo vediamo nei dati e nell’aumento dei giocatori.
Il motore principale è Asmodee che sta portando i giocatori nel suo bacino e questi nuovi giocatori stanno imparando tutti questi nuovi divertenti titoli, come “Ticket to Ride“, “Dobble” e “Catan“.
Certo è troppo facile essere orgogliosi di questo mercato in espansione in questi giorni: devi solo avere un’idea, incaricare qualcuno per un po’ di grafica, andare su Kickstarter e colpire il mercato!
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Questo ingolfa un po’ il mercato..
Il numero di nuovi titoli è terrificante, davvero troppi. Ci pone in una situazione difficile dove tutti sono eccitati e ottimisti per la crescita di questa industria.
Tuttavia, oltre a nuovi giocatori, ci sono anche molti titoli a questo punto.
(Lascia far capire come in realtà il numero di giocatori cresca più lentamente rispetto ai nuovi giochi N.d.R)
Dobbiamo confrontarci con la loro mancanza di spazio nello scaffale, con la mancanza di attenzione da parte del rivenditore che non ha idea di cosa stia vendendo.
Molti associati anche non capiscono perché così tante informazioni scorrelate disturbano il loro prodotto.
A questo punto nessuno sa cosa accadrà, staremo a vedere.
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E con il COVID-19 cosa cambia?
Quest’anno con il Coronavirus è molto difficile e vedremo come cambierà l’industria del gioco da tavolo.
Ripeto: ci sono nuovi giocatori, ma l’enorme numero di giochi rende impossibile fare un’analisi e vendere al distributore.
Il rischio è che il rivenditore non abbia il gioco nella sua disponibilità e che pertanto non lo venda.
Molti giochi sono a rischio per questo.
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Facilità di stampa e ristampa
L’aumento del numero di nuove pubblicazioni all’anno, può essere correlato a un processo semplificato, rispetto al passato, per pubblicare un gioco da tavolo a un costo ridotto. In questo modo che anche titoli “non sorprendenti” possano raggiungere gli scaffali dei negozi?
Sì, sicuramente è più facile adesso con tutte queste compagnie cinesi.
Sono molto utili a creare un gioco da tavolo.
Se hai un prototipo ti aiuteranno con “ETP” e con l’aspetto grafico.
Certamente andando sui gruppi Facebook con persone che ti danno consigli su come trovare un grafico o dei tester, etc..
Diciamo che sostanzialmente per chiunque è davvero facile diventare un editore.
Ci sono un sacco di editori indipendenti che fanno campagne Kickstarter .
Ci sono quindi molti nuovi tipi di mercato.
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Le ristampe saranno possibili correggendo il “Time to Market“, forse evitando la stampa in Cina?
Per adesso la mia compagnia Portal Games in Polonia si rifiuta di rifare ristampe a meno che il gioco non sia estremamente popolare.
Stiamo vivendo in un’epoca difficile con molti titoli, come dicevo. Se il gioco va bene, ok, ma non facciamo ristampe.
Il gioco deve essere strabiliante per meritare ogni stampa.
Così tutti i giochi, anche i grandi giochi, hanno un’unica stampa.
Per darti un’idea, nel mercato polacco, un grande gioco come “Photosynthesis“, stupendo, abbiamo deciso di non ristamparlo.
E’ uno degli esempi di grandi titoli che non ristampiamo, a causa del poco spazio dovuto al flusso di nuovi giochi e all’hype (una campagna pubblicitaria, spesso sensazionalistica, che promuove un progetto N.d.R)
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La fine del boom e il COVID-19
Siamo di fronte a una bolla speculativa o almeno a un’infatuazione di passaggio destinata a finire? Se sì, puoi prevedere quando e perché (ok, dovresti avere una sfera di cristallo)?
Non so cosa accadrà, il Coronavirus sta cambiando tutto.
L’anno scorso ho predetto in un mio podcast su Board Game Insider avevo predetto che sarebbe stato l’ultimo anno per molte aziende dentro i giochi da tavolo
Fortunatamente niente di tutto ciò è accaduto e tutte le aziende campano ancora.
Stiamo pensando possa accadere quest’anno o forse il prossimo.
Comunque ci sono troppe aziende e troppi titoli e non c’è spazio nello scaffale per tutti.
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Progetti futuri
La classica domanda senza la quale un’intervista non può essere chiusa: progetti futuri come editore e game designer?
Sto lavorando a Vienna Connection. E’ sulla falsa riga di Detective, sebbene abbia nuove regole e meccanismi.
Sei una spia negli Anni 80 e stai combattendo gli agenti del KGB.
Il mio team di sviluppatori sta giocando con idee differenti perché tutti i giochi che avremmo voluto rilasciare quest’anno (come le espansioni di Coloni Imperiali e Rise of Empire, Scavare a fondo e Season 1 per Detective) sono già sta stampati.
Ora stanno piano piano preparando il lavoro per l’anno prossimo.
Abbiamo progetti che non annunciamo perché non sappiamo quando andranno in stampa.
Come giocatore dovresti aspettarti Rise of Empires per Coloni Imperiali e Detective Season 1.
Ci sono 3 divertenti casi separati .
Per l’anno prossimo vediamo cosa accadrà nei prossimi mesi.
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Grazie della tua disponibilità Ignacy.
Grazie a voi dell’intervista. State al sicuro e statemi bene.
Tanti saluti della Polonia e saluti anche al mio editore italiano Pendragon che sta facendo un ottimo lavoro con Detective.
Volpe Giocosa è un partner di Get Your Fun.
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