Come stiamo messi per questo Natale? Tombola e Monopoli? Oppure, giustamente, vi siete fatti suggerire qualche titolo da qualche listone?
Quale che sia la risposta, l’articolo di oggi vuole proporre un altro punto di vista.
Forse sarebbe più opportuno dire “metodo”. La logica di base è che a Natale si mettono attorno al tavolo e aprono una scatola anche coloro che non lo fanno il resto dell’anno.
Questo potrebbe voler dire poca dimestichezza a confrontarsi con regolamenti complessi e poca disponibilità a farlo.
Allora, per la Festa più inclusiva dell’anno, cerchiamo di trovare un modo per coinvolgerli e soprattutto per non imporci.
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Questo regolamento si basa sul fatto che le persone che giocheranno con voi a Natale abbiano una certa familiarità con alcuni grandi classici.
Questi giochi possono derivare dalla tradizione, come Tombola e Mercante in Fiera, oppure essere dei grandi classici del gioco da tavolo, come Risiko e Monopoly.
Magari molti di loro apprezzeranno questo o quel gioco per una sua caratteristica, anche se molto spesso avviene anche solo per effetto nostalgia o per abitudine.
L’articolo di oggi si propone di individuare la caratteristica base di uno di questi “giochi del passato” e proporre un alter ego “moderno”.
Cercheremo nel confronto e nel passaggio di tenere conto anche del fatto che dobbiamo proporre questi nuovi giochi a giocatori occasionali, come anticipato in precedenza.
Elenco di giochi tradizionali contro moderni
Ecco l’elenco dei giochi tradizionali e del loro alter ego moderno.
Da questo… | …a questo |
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Tombola | Lucky Numbers |
Mercante in Fiera | Alta Società |
Gioco dell’Oca | Silver Mine |
Briscola | The Franciscan Diamond |
UNO | LLAMA |
Taboo | Codice Fantasma |
Monopoli | Machi Koro |
Risiko! | Defcon |
Cluedo | Mysterium |
Scotland Yard | Lettere da Whitechapel |
Trivial Pursuit | Wheels Vs Doors |
Dixit | Secret Identity |
giochi di scommesse | Camel Up |
Lucky Numbers
Mezzi appanzati dal pranzo o dalla cena, non ci vogliamo spostare dalla tavola imbandita oppure dal divano dove siamo spiaggiati.
Ecco che rincorrere dei numeri chiamati e segnarli su una cartella è il massimo sforzo che pensiamo di poterci permettere.
Natale e dintorni è l’unico periodo dell’anno dove si concede alla tombola di uscire dall’armadio.
Se vi procurate una copia di Lucky Numbers potete evitare anche questa circostanza.
Lucky Numbers, come dice il nome stesso, è un gioco che si basa sul mettere in ordine in un tabellone dei numeri che vengono sorteggiati.
Facilissimo (difficoltà 1.1/5 su BGG) si avvicina molto al tradizionale gioco con i tombolini.
I ragazzi di Incanta Dado ci segnalano anche Augustus e la sua versione più aggiornata Rise of Augustus. Forse non così facile da reperire, ma quando trovato è spesso in sconto.
Alta Società
Se cercate un gioco dove la meccanica delle aste non sia una fra le tante inserite, ma che sia il perno della scatola, rivolgetevi a Knizia.
Ha diversi titoli in questo senso nel suo bagaglio: Ra, Razzia, Modern Art e Alta Società.
In un’ottica di gioco occasionale e di facilità di reperibilità, ci sentiamo di consigliarvi gli ultimi due titoli di questo elenco.
Anzi, se è proprio un gioco da tirare fuori solo per Feste ed affini, un mazzo di carte come Alta Società ha un costo più contenuto ed è più pratico.
Il Mercante in Fiera è un gioco d’aste, ma, ignoranza nostra, non abbiamo mai capito a fondo la sua logica. Ci sembra infatti un gioco tanto casuale quanto la tombola, che alletta i giocatori con qualche premietto.
I giochi di Knizia proposti hanno sicuramente uno spessore maggiore e, spesso, la stessa semplicità.
Alternative non del doktor sono sicuramente For Sale e QE.
Silver Mine
I racing game sono forse i fra i più vecchi giochi da tavolo della storia (date un’occhiata al libro di Bell o di Parlett, ottime letture).
Sono cioè quei giochi dove vince chi arriva primo, come Non t’Arrabbiare, che commercializza il tradizionale Pachisi.
Ma potremmo scomodare anche Senet, dove una copia è in mostra anche al Museo Egizio di Torino.
La cosa più intuitiva del mondo, tant’è che è anche il gioco da tavolo che creano i bambini: tiro un dado e mi muovo su un percorso.
Poi dissemino il tabellone di caselle speciali, più o meno inique, e lascio al giocatore qualche grado di libertà.
Fino ad arrivare a giochi, come appunto il Gioco dell’Oca, dove non avendo il giocatore nessuna scelta, c’è chi pensa sia un “non gioco”.
La meccanica del racing game negli anni è stata poi meglio interpretata.
Ecco quindi che il giocatore ha un controllo maggiore, grazie all’introduzione di meccaniche più mature, dal semplice “push your luck” a concetti più german.
La Lepre e la Tartaruga (Hare and Tortoise) ne è un esempio.
Un gioco che può essere davvero tosto. Non per niente l’autore, Parlett, ci ha vinto lo Spiel de Jahres del ’79 .
Probabilmente “un amante casuale” dei racing game preferirà lanciare un dado.
Alex Randolph ha piccoli gioiellini in questo senso. Silver Mine, recentemente proposto da Oliphante, può essere quello che cercate.
Sulla stessa linea anche, con le tartarughe che si prendono a “cavacecio””, Mahe.
The Franciscan Diamond
Ad essere onesti giochi con la meccanica di briscola e affini ce ne sono una marea.
Proponiamo qui The Franiscan Diamond per due motivi. Il primo è per rimandarvi all’articolo scritto pochi giorni fa.
Il secondo è per condividere la nostra idea che non è necessario correre in negozio a comprare un gioco per Natale, nonostante quanto se ne dica.
Potete usare anche un mazzo di carte, che sicuramente avete da 20 anni in casa, e applicare regole diverse a quello che usate di solito.
LLAMA
LLAMA e’ un altro gioco di Knizia, uno dei nostri autori preferiti. UNO è il classico gioco che metti nello zaino e porti dappertutto, dalle gite della parrocchia a un viaggio in treno.
Un titolo distribuito capillarmente, tant’è che si trova pure dal tabacchino.
E’ un gioco che spesso diventa lunghissimo, anche per colpa, come nel caso di Monopoli, di home rule che non hanno senso di esistere.
E’ pure cattivo, con giocatori che si sentono presi di mira dagli avversari.
LLAMA, scherzosamente da noi e AntoMatto di GdT Roma Players eletto “gioco di Aosta 2023“, non ha questi difetti.
E’ un “gioco a scarto” più rapido e con un twist, l’eliminazione di un gettone penalità quando si chiude, che rende ogni partita imprevedibile.
Un pelo più complessi, Scout o Sea Salt & Pepper.
Quest’ultimo gioco conosciuto all’evento di qualche settimana fa a Monterotondo. Si discosta decisamente da UNO, ma ha la stessa freschezza.
Codice Fantasma
Un gioco che non ha avuto la visibilità che meritava, a nostro avviso, ma che avevamo ben “scoutato” a Play 2023.
Due squadre, una parola da far intuire alla propria squadra dal proprio suggeritore che non può parlare, ma che risponde a delle domande scrivendo. Il twist è che la parola da decifrare è la stessa per entrambe le squadre.
Taboo, che ancora si trova anche nei negozi non specializzati, e forse Saltinmente, si basano su concetti simili.
Codice Fantasma è qualcosa di più moderno che al momento ci sta regalando diverse ore di divertimento.
Paranormal Detective è qualcosa invece di diverso, sulla stessa linea, ma che non sfrutta solo parole. Per noi un party game must have, voi valutate.
Machi Koro
Beh, delle alternative al Monopoly ne avevamo parlato in un articolo dedicato.
Monopoly, per quanto biasimato, è il gioco da tavolo per antonomasia ed ancora un punto di riferimento per i giocatori saltuari. Questo classico ha al suo interno diversi fattori e un giocatore potrebbe essere attirato in particolare da uno di questi.
A qualcuno potrebbe piacere maneggiare denaro e il costruire, senza dover impazzire con un regolamento complesso e facendolo con un pizzico di causalità.
Machi Koro, che ha anche un edizione elegante in metallo, potrebbe essere il gioco che fa per voi.
Se preferite la negoziazione, I Coloni di Catan è un titolo che ancora può essere intavolato.
Defcon
Ebbene, seppure andava all’asilo con Monopoli e fa parte della triade dei giochi preistorici, e forse fra i giochi del secolo scorso quello meno vituperato.
A Play 2023 era presente una versione gigante assediata dai presenti e tornei di Risiko vengono abitualmente giocati in tutto mondo da giocatori “specializzati” e non.
Risiko è un gioco con un’alta interazione diretta, cattivo, “il rovina amicizie” per antonomasia.
Anche su Risiko abbiamo speso un articolo, proponendo giovani sostituti.
Diplomacy forse è la sua evoluzione all’ennesima potenza (evoluzione non in senso temporale, visto che è un gioco del 1959). Forse ancora più cattivo, il giocone della Avalon Hill è tuttavia poco giocabile da un pubblico casuale.
Ecco che Carlo De Gregorio ci propone il suo Defcon che ha le stesse meccaniche di base, ma offre anche una fase politica e di negoziazione più avanzata e meno impicci negli scontri con il lancio di dadi.
Mysterium
Cluedo è un altro classicissimo. Vittima anche lui di una nostra vivisezione, è indicato come il gioco investigativo per eccellenza. Questo avviene più che altro per la sua ambientazione, ma si tratta in realtà di un deduttivo.
Nel gioco infatti ho delle informazioni parziali di partenza e ne ottengo delle altre in seguito, dalle quali posso dedurre il contenuto delle tre carte all’interno della busta.
I giochi di deduzione sono tantissimi. The Search for Planet X e il recente Turing Machine, sono probabilmente fra le migliori opportunità che il mercato ludico offre. Forse, è in particolare è vero per il gioco ispirato al computer del celebre scienziato inglese, sono molto astratti e matematici.
Un 13 Indizi può essere più indicato agli appassionati di Cluedo, anche per il tema.
Ci sentiamo infine di proporre però Mysterium, un pochino più strutturato e più party game dei titoli proposti in questo paragrafo.
Da considerare anche la versione ridotta: Mysterium Park.
Lettere da Whitechapel
Scotland Yard è un gioco anch’esso annoverabile fra i grandi classici, sebbene in Italia, sbloccando ricordi dell’infanzia, non era poi così diffuso.
Il classico dell'”uno contro molti”, dove un giocatore scappa su un tabellone con una griglia e appare solo di tanto in tanto, con la squadra di investigatori che deve intercettarlo.
Un gioco che ha dato anche spunto ad articoli scientifici sul calcolo combinatorio e la teoria dei grafi.
Lettere da Whitechapel è la naturale evoluzione di Scotland Yard, come anche l’ambientazione fa suppore.
I ragazzi della Sir Chester Cobblepot ispessiscono il tradizionale gioco di Mister X con nuove meccaniche.
Esistono anche altre “evoluzioni moderne” come Whitehall, mentre non conosciamo ancora bene Penny Dreadfuls – Gli Orrori di Londra, presentato a Lucca 2023.
Sempre su questa riga, di altri autori o localizzatori, Last Friday e Beast, un pelino più complessi.
Wheels Vs Doors
I giochi a quiz erano tremendamente in voga negli Anni 90 e Trivial Pursuit, nelle sue mille versioni e sfaccettature, è stato sempre il porta bandiera della categoria.
A tratti tuttavia risulta spocchioso, antipatico e nozionistico. Teniamo anche presente che, probabilmente per scelte editoriali dubbie del tempo, alcune domande diventano presto obsolete solo perché formulate male.
CreativaMente, lo avevamo già visto, ha alcuni titoli che ritrattano i difetti dei classici trivia per riproporre questa meccanica al pubblico attuale, anche più esigente di quello di anni fa.
Wheels Vs Doors è la loro localizzazione più recente, dove la domanda che pone la carte non è nozionistica.
Chiede infatti semplicemente quale, fra due oggetti, sia il più diffuso e chiede alle squadre di scommettere sulla propria scelta.
Super semplice, super efficace.
Secret Identity
Dixit non è esattamente un classico del passato, ma più “un classico del presente”. Deve la sua fortuna, secondo noi, a diversi fattori, fra cui una sponsorizzazione molto spinta anche attraverso content creator non afferenti al mondo ludico.
Il suo sistema di voting è stato ereditato da diversi titoli. Segnaliamo qui Ensemble, gioco di Daniele Ursini e Luigi Ferrini per Ergo Ludo, che davvero sta spopolando. Riparleremo molto presto di questi autori.
Secret Identity è invece la proposta localizzata da Little Rocket Games che, a differenza del gioco dell’editore romano, non è un collaborativo.
Entrambi i giochi offrono uno spessore maggiore di Dixit, con più coinvolgimento e uguale complessità.
Camel Up
Ai Romani, con i Saturnali, questo periodo dell’anno era quello dove era consentito il gioco d’azzardo.
Anche ai nostri giorni esistono diversi giochi tradizionali che coinvolgono piccole puntate, anche se facciamo fatica ad identificarne uno con chiarezza.
Sia chiaro: non siamo a favore del gioco d’azzardo, anzi. Ci siamo infatti sempre chiesti come e se il gioco da tavolo potesse aiutare nella “gestione” della ludopatia (o più correttamente azzardopatia).
Detto ciò, se si scommette senza coinvolgere somme di denaro reale, ci sono diversi giochi che possono fare al caso nostro.
Camel Up, tra l’altro nella sua seconda edizione “più giocattolosa”, è sicuramente la prima scelta che ci viene in mente.
Semplice e coinvolgente, ma non banale, come si intuisce dopo un paio di partite.
Grande la capienza al tavolo, fino ad 8 giocatori, che durante le Feste può far comodo.
In conclusione
Speriamo di essere riusciti nel nostro lavoro di comparazione tra giochi tradizionali-classici verso qualcosa di più moderno. Questo senza proporre una lista di giochi che siano fruibili solo da “specialisti”, ma anche da chi gioca solo a Natale.
Per ogni categoria abbiamo proposto un titolo di riferimento nella tabella, ma poi in ciascuna sezione trovate proposti anche altri giochi.
In questo modo potete scegliere anche in funzione del costo e della facilità di reperibilità.
A questo punto Buon Natale e buon gioco!
19 Dicembre 2023