Milkman lo abbiamo perso per un soffio. Dopo un po’ di indecisione, è andato esaurito.
Sempre a tema bucolico ha iniziato a girare Fromage, gioco che vedremo oggi.
Anche qui, nada. Per fortuna adesso è disponibile su BGA che, per quanto se ne dica, è una benedizione se si vuole provare un gioco.
E no, non stiamo dicendo che può sostituire il gioco vis-à-vis.
E sempre se ve lo state chiedendo, abbiamo messo un piede nella porta per Formaggio.
Fromage ci porterà in Francia e ci chiederà di produrre i pregiati formaggi d’oltralpe.
Stiamo parlando di un titolo che irretisce il giocatore anche grazie a componenti “particolari”.
Sulla qualità possiamo solo che sospendere il giudizio, dal momento che come dicevamo, lo abbiamo provato solo virtualmente su BGA e TTS.
Vi anticipiamo un effetto del gioco: ci è venuta fame.
Fromage


Autori
Matthew O’Malley
Ben Rosset

Editore
Road To Infamy Games

Giocatori
1-4

Età
14+

Durata
30-35 minuti

Costo
40€ circa
Formaggi e giocattoli
Fromage ha componenti molto “giocattolosi”. Ci sono poi meeple e token di ogni genere, fra cui mucche e frutta.
Ma sicuramente l’elemento che di più attira il giocatore è la plancia rotante componibile.
Questa plancia circolare è composta da quattro spicchi. Ogni spicchio è diviso in due parti.
L’inserto più grande, il Luogo, è quello con gli spazi dove creeremo il formaggio, quelli più piccoli sono gli spazi dove invece acquisiremo risorse.
Non mancano altri ammennicoli, come il vassoio per le risorse.
Ricordate sempre che Fromage è stato finanziato via crowdfunding: senza queste cose, al giorno d’oggi, non si va da nessuna parte

Tre casari specializzati
Fromage ha un’importante meccanica di piazzamento lavoratori.
Ogni giocatore dispone di tre formaggiai, ognuno specializzato in ciascuno dei tre tipi di formaggio che potremo produrre.
Sono soft (tipo stracchino), duri (tipo pecorino) e bleu (come il gorgonzola).
Ogni giocatore ha poi anche una propria plancia personale che rappresenta, in qualche modo, la propria fattoria.
In questa plancia troviamo lo spazio per costruire Strutture, che daranno bonus e abilità speciali.
Ad esempio tramite la Stalla potremo allevare Bestiame, da mettere nel pascolo.
Il Bestiame a sua volta, potrà essere inviato alla mungitura per ottenere formaggio extra rispetto a quello che è permesso di produrre nel turno (tra poco avrà tutto più senso).
Per il resto funziona come sistema di accumulo risorse: Futta e Ordini, da evadere o completati.

Gira la ruota…
Una volta montato tutto, avremo questa plancia circolare rotante e ogni giocatore avrà un settore davanti a sè.
Come accadeva per Between Two Cities, il regolamento consiglia anche ai giocatori come si dovrebbe posizionare. Nel caso a 4 giocatori, ad esempio, l’assetto da briscola è da preferire.
Nel proprio turno il giocatore può piazzare fino a due dei suoi casari a disposizione.
La cosa simpatica è che i turni sono svolti contemporaneamente.
Fatto questo, si gira il tabellone di 90 gradi.
Un lavoratore va a fare il formaggio, l’altro a prendere risorse. C’è una terza attivazione, un’azione bonus, che è quella di attivare una Struttura.
Fate attenzione a come è fatto il lavoratore.
E’ un triangolino (più dettagli sotto) che si incastra nello spazio azione ricavato nella plancia dual-layer e ha uno standee con il ritratto del lavoratore.
Quanto il formaggio è pronto, il casaro lascia il posto ad un formaggio del giocatore.
La fine del gioco si attiva quando uno dei giocatori ha prodotto il suo quindicesimo formaggio.

Se vuoi il cibo che ti piace, dai il tempo che si coce
Questo antico proverbio laziale può essere applicato in toto a Fromage.
Il giocatore può fare il formaggio inviando il suo lavoratore in uno degli slot davanti a sé.
Lo slot indica il tipo di formaggio, e quindi il tipo di casario richiesto, e anche se è necessario spendere della Frutta.
La forma dello spazio è a triangolo, a fetta di formaggio insomma, e la punta è rivolta in una direzione a seconda della stagionatura richiesta.
La stagionatura si riconosce anche dal colore del piatto, ma vabbè.
Ora non è chiaro il perché, ma mentre il formaggio sta a stagionare il casaro che lo produce non può fare altro.
Nella dinamica del gioco significa che il lavoratore tornerà nella vostra disponibilità tanti turni dopo quant’è il periodo di stagionatura del formaggio che sta producendo.

L’ingegneria anti-bookeeping
Il colpo di scena, o twist se preferite. Ad ogni fine turno, quando i giocatori hanno contemporaneamente fatto le loro mosse, si gira la ruota di 90 gradi.
Tutti i lavoratori, casari, di cui vedremo il volto perché sono rivolti verso di noi, tornano nella nostra riserva.
Sicuramente si poteva usare un altro modo (far avanzare tutti i lavoratori su un tracciato?), ma questo trick alla Tzolk’in è davvero piacevole e semplifica il bookkeeping.

A cosa serve fare formaggi?
Durante il gioco, attraverso lo spazio dedicato alle risorse principalmente, verremo in possesso di Ordini.
Ogni Ordine, pescato casualmente dal mazzo, richiede un preciso tipo di formaggio con una precisa stagionatura.
Il formaggio non si accumula, ma la produzione di un formaggio ed evasione di un ordine devono essere contestuali.
Questo è solo un modo di fare punti.
Ogni Luogo prende un nome (Festival, Formagerie, Bisto e Villes).
Ognuna di queste aree lascia spazio ad un mini-gioco che dà punti in maniera differente.
In Villes, ad esempio, troviamo la mappa della Francia divisa in regioni.
Producendo formaggio nelle varie regioni si lotta per una maggioranza, con delle regole che non stiamo qui a spiegare
In conclusione
Fromage ha un tema simpatico. Componenti e grafica fanno un ottimo lavoro per veicolarlo.
Ha un costo contenuto in rapporto al formato in cui è proposto.
Attualmente è solo in inglese, ma è indipendente dalla lingua.
Ci è sembrato più tattico che strategico. Difficile infatti tenere traccia di cosa fanno gli avversari, dal momento che tutti giocano in contemporanea.
Quando si ha davanti un Luogo, si cerca di capire quale sia il formaggio migliore da produrre in quel mini-gioco, tenendo conto del tempo di ritorno legata alla sua stagionatura.
Se la forma della plancia e la contemporaneità del gioco limitano la visione strategica, dall’altra parte rendono la partita snella e rilassante.

La questione degli Ordini
Ci sono due punti che riguardano gli Ordini che sono quantomeno da approfondire.
I formaggi non si accumulano. Non posso produrne una certa quantità e poi andare alla pesca di Ordini nella speranza di soddisfarli. (Strategia già triste di per sè…)
Il giocatore chi inizia la partita con davanti a sé le azioni che mettono a disposizione Ordini, potrebbe avere un vantaggio. Un basso beneficio, probabilmente.
Formaggi che non sono pagati bene
Forse più marcato lo sbilanciamento presente nel calcolo dei punti legati agli Ordini.
Il punteggio è calcolato a fine partita semplicemente in funzione del numero di Ordini evasi.
Non viene tenuto conto del livello di stagionatura richiesto, ovvero di quanto abbiamo dovuto tenere impegnato un lavoratore per soddisfare quell’ordine.
La pesca degli Ordini ha quindi una doppia casualità: nel tipo di formaggio e nella sua difficoltà, quest’ultima non ripagata.
O ci siamo persi qualcosa o forse è too much.

Uno sguardo al futuro
Fromage deve avere avuto un buon riscontro, tant’è che già stata pianificata la sua “espansione standalone” Formaggio (360k€ raccolti su Kickstarter).
Quello che cambia, a grandi linee, sono i minigiochi dei Luoghi.
Questi nuovi settori possono essere cambiati mischiati con quelli Fromage, da cui la funzione di Formaggio come espansione.

Un’esperienza rilassante
Fromage è stata una scoperta piacevole. Leggero, rapido, ma comunque non banale.
Il tema, originale, poteva essere il suo unico punto di forza, invece ha un suo spessore.
Carina l’idea di spiegare i vari formaggi nelle carte Ordine (da acquolina in bocca) nonchè il sistema della plancia rotante.
Non resta che aspettare se Formaggio confermerà il risultato