Four Gardens: il giardino delle divinità

Four Gardens è in Volpe Giocosa da diverso tempo.
Lo abbiamo giocato parecchio ma non ve lo avevamo ancora proposto.
In effetti volevamo uscire prima con uno dei nostri cialtroneschi unboxing.
Purtroppo i lavori di ristrutturazione non ce l’hanno permesso e prima che questo oggettino finisca sommerso dalle nuove uscite, ve lo volevamo presentare.

Tempo di lettura 6 minuti

Four Gardens è un gioco che in Italia ci viene proposto da Uplay.it.
Sicuramente la componentistica è la carta che viene usata per far uscire questo titolo dallo scaffale.
La Pagoda sicuramente è la protagonista da questo punto di vista, con gli altri componenti che fanno da contorno.
Non ci resta che recarci in Corea per dare una mano alla costruzione del giardino.

Per chi va di fretta
  • La Pagoda 3D “rotante” è sicuramente l’elemento wow del gioco
  • Una meccanica di base lineare: giro la Pagoda, raccolgo risorse, costruisco Paesaggi
  • Ogni carta può essere usata in diverso modo: bisogna impratichirsi
  • Non temete, la Pagoda è solida
  • Temevamo un setup lungo: non è così.

Four Gardens
di Martin Doležal
Uplay.it

Da 2 a 4 giocatori. Età 10+

Durata: 45 minuti
Costo: lo trovate su scontato su Get Your Fun


Non solo componentistica, ma anche grafica

Partiamo subito con l’effetto wow del gioco, ovvero la Pagoda.
E’ una struttura tridimensionale in cartoncino e plastica, che ricorda ai meno giovani Hotel.
Rispetto al noto gioco cugino di Monopoli, la Pagoda è sicuramente più resistente ed è inoltre componibile.
E’ infatti un edificio di 4 piani: quattro pareti, un tetto caratteristico ed elementi in plastica rigida per fissarli.
Ogni piano ha una specie di parafulmine (perdonateci…).
In realtà è un perno che si infila sulla base di plastica del piano che lo sormonta.
L’ultimo piano ha un “parafulmine” ancora più lungo. L’intera struttura, piano per piano, è così libera di ruotare.
L’intera Pagoda è a base quadrata e su ogni tettuccio di ciascun piano sono riportati dei simboli risorsa.
Ciascun piano fornisce un tipo di risorsa specifica, in quantità diversa su ciascun lato.

Carine le risorse meeple, sebbene messe in ombra dalla Pagoda

Risorse meeple

Le risorse di cui sopra sono Pietra, Acqua, Legno e Piante. Sono meeple risorsa (avete in mente quelle di Agricola? Di forma diversa ma stesso concetto).
Sono molto curate, ma comunque messe in ombra dalla Pagoda.
Le risorse, quando escono dalla Riserva, i giocatori le ospitano in prima istanza nella loro Tessera Magazzino, una plancetta con quattro fori, una per ciascuna risorsa.
I punteggi sono tenuti aggiornati sulla Plancia Benevolenza. E’ composta da 4 tracciati, una per ciascuna delle divinità che abitano la Pagoda.
In una così lussureggiante componentistica i classici cubetti come segnapunti stonano un po’.

In lato le azioni che la carta Fondazione permette se scartata, in basso il costo da pagare per farla diventare Paesaggio se si posiziona per questo scopo

Le carte

Il motore del gioco sono le carte.
Ci scuserete ma questa volta dovremmo essere più pedissequi nella terminologia.
Ognuna delle 70 Carte ha due lati, uno Fondamenta e uno Paesaggio.
Quando la si gioca come Fondamenta permette sostanzialmente di compiere un’azione.
La funzione Paesaggio, invece, svela l’animo di Four Garden.
Il gioco infatti si basa su una collezione di set di oggetti.
Ogni carta Fondamenta indica quante e quali risorse sono necessarie per voltarla e archiviarla come Paesaggio.

La Pagoda, oltre ad essere gratificante agli occhi, è anche funzionale ai fini del gameplay.
La robustezza era d’obbligo.

Tutta sta su…come gira

La Pagoda si mette in mezzo ai giocatori, dove in due si sta meglio.
Andando per sommi capi, quando si gioca una carta Fondamenta si svolge un’azione, a meno che non la si metta nella propria riserva per trasformarla, risorse pagate, in Paesaggio.
In base al pittogramma è possibile fare qualcosa di diverso, per un totale di 3 azioni a turno.
L’azione principe è la rotazione della Pagoda, dove la carta indica da che piano partire, trascinando quelli sopra, e in che verso fare la rotazione.
A questo punto le risorse che vedremmo dipinte sui tetti cambieranno (ogni giocatore vede un lato edifico, motivo per cui è a base quadrata).
Una freccia indica da che verso iniziare a raccogliere le risorse e a metterle in Magazzino.
Il vostro “deposito per risorse” vi sembrerà stretto fin da subito.

Diverse carte Paesaggio compongono un Panorama

Creare il proprio panorama

Prima si parlava di divinità, ma ben presto vi riferirete a Four Gardens con i colori proposti.
Più carte Paesaggio dello stesso colore formano un Panorama.
Ogni carta Paesaggio, nell’angolo in alto a destra, indica che posiziona occupa nel Panorama.
In effetti, appena ne completate uno, apparirà sotto i vostri occhi un tipico acquerello di un giardino orientale.
Molto carino.
In altro a sinistra trovate invece un simbolo che vi indica su quale tracciato Benevolenza avanzare una volta costruite.

Tutto in ordine per rapidi setup.
Le risorse si versano nelle caselle del vassoio che si estrae dalla confezione

Un gioco che va capito, ma bastano pochi minuti

Four Gardens, come BGG indica, è semplice. Sullo stesso portale trovate il regolamento in italiano.
Gli unici due scogli da superare sono stati accettare la differenza fra Paesaggio e Panorama e il duplice uso delle carta nella modalità Fondamenta.
Una nomenclatura diversa avrebbe aiutato, ma non è che stiamo parlando di chissà quale difficoltà.
Detto ciò non c’è molto altro da capire.

Alcune scelte di design

Una azzeccata scelta di design è quella che costringe i giocatori a raccogliere dalla Pagoda le risorse in un ordine prefissato.
Nei primi turni è probabile riempirsi di ciò che al momento non ci serve.
Tuttavia una delle azioni possibili è proprio quella di spostare le risorse dal Magazzino verso la riserva (scartandole difatti) oppure spostarle sulle carte Fondamenta per farle diventare Paesaggi.

I quattro tracciati del tabellone Benevolenza

Il punteggio

Anche il sistema di punteggio Paesaggio-Panorama ci è piaciuto.
Ogni Paesaggio aggiunto rifà prendere punteggio dai Paesaggi precedenti dello stesso Panorama.
Il tracciato Benevolenza non è continuo, ma dopo andare semplicemente avanti di 1 punto a casella dopo raddoppiano.
Arrivati alla fine del tracciato, ulteriori avanzamenti in realtà mandano indietro gli avversari.
Per completezza, il gioco termina quando sono state edificate un certo numero di carte Paesaggio in funzione del numero di giocatori seduti intorno al tavolo.

In conclusione

Four Gardens, sottotitolo “I Giardini di Oriente”, è un titolo che in Italia è stato localizzato da Uplay.it.
Ammettendo che non ha nessuna meccanica innovativa, ci saremmo aspettati di sentirne parlare di più nelle varie community.
E’ passato invece in sordina, forse anche per la mancata sponsorizzazione del titolo a Play. ad esempio.
Peccato perché Four Gardens, nella sua semplicità, si fa voler bene,
La meccanica è basilare e asciutta: giro la Pagoda, prendo le risorse, costruisco Paesaggi.
Per alcuni può essere un punto di forza, per altri un limite.
Sta comunque nel dettaglio di ciascuna azione la forza di Four Gardens.
L’uso della Pagoda è uno spremi meningi. L’ordine dei piani è casuale, così che a ogni partita siamo organizzati diversamente.
Il sistema di costruzione dei Paesaggi, con la sequenza corretta per formare un Panorama, è una buona idea per dare qualcosa di più a un classico set collection.

Gli elementi che compongono la Pagoda sono ben studiati

Materiali wow, ma anche robusti

Il timore che avevamo è che la Pagoda fosse in realtà la Torre di Pisa, anche conoscendo le origine dell’editore.
Battute a parte, dall’edificio non si può chiedere di più.
Grazie anche alla “Guida alla costruzione della Pagoda” anche i meno abili in bricolage riusciranno ad avere una costruzione stabile.
La soluzione ingegneristica è quella di usare inserti e forme di plastica per tenere in posizione le pareti e il tetto di cartoncino.
Il performato in plastica permette un alloggiamento pratico in modo da tenere tutto in ordine e avere un rapito setup in seguito.
Insomma, la Pagoda e’ stata una scommessa, ma per noi vinta.

Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.

4 Dicembre 2021

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