In questi giorni chiusi in casa, il vostro Redattore ha spulciato un po’ il suo database e ha scoperto che Fields of Green, di Ghenos Games, risultava ancora non recensito.
Nonostante un ottimo testing fatto anni fa in 3 giocatori, a cui la bozza trovata si riferiva, abbiamo avuto modo di provarlo in 2 giocatori. Ecco il nostro punto di vista.
Fields of Green
Ghenos Games
Da 2 a 4 Giocatori. Età 12+
Durata di una partita: 45 minuti
Prezzo: 40 Eur circa
I contadini del XX secolo.
Quando si pensa ai contadini, sicuramente la mente va ad Agricola, nota pietra miliare sull’argomento. Fields of Green ci porta in un’altra epoca, più moderna, e sicuramente con un’altra meccanica. Se il noto titolo di Uwe Rosenberg è un piazzamento lavoratori, il titolo di Ghenos è invece un piazzamento tessere. Si tratta di spendere monetine per acquistare tessere quadrate con campi, bestiame, costruzioni ed edifici (proprio così le tessere sono divise).
Queste andranno a costituire la vostra fattoria di tessere contigue. Ah, non scordatevi l’acquisto di silos per conservare i prodotti dei campi e serbatoi dell’acqua per irrigarli.
Meccanica semplice, gioco robusto
La meccanica di Fields of Green è quindi molto semplice: compro tessere, compongo fattoria e nella fase raccolto alimento la catena Acqua-Campi-Bestiame. Le tessere sono diverse e ciascuna con proprietà differenti. Per lo più hanno bonus particolari a seconda della vicinanza (o lontananza) ad altre tessere.
Per il resto il gioco è diviso in 4 turni e 3 fasi: mantenimento (la banca da qualcosa), azioni (gestione delle tessere e poco altro), produzione (le tessere danno i loro bonus una volta alimentate con acqua, foraggio o denaro).
Un plauso alle ottime tessere di aiuto sono disponibili. Come in Agricola, ci si può sentire un po’ soli, dal momento che c’è poca interazione.
Ottima scalabilità
Come dicevamo nell’introduzione, abbiamo provato questo titolo in diverso numero di giocatori.
Se in 3 o 4 giocatori le tessere girano col sistema draft (vedi 7 Wonders), in 2 giocatori vengono condivise sul tavolo e tutti le possono vedere (soluzione ottimale quando si impara a giocare).
Il sistema draft fa sì che la durata del gioco sia all’incirca la stessa, a prescindere dal numero dei partecipanti.
La versione a 2 giocatori non è quindi tirata per i capelli, come alcuni autori fanno solo per scrivere 2 sulla scatola. Anzi forse vi piacerà di più.
In definitiva
Fields of Green è un titolo uscito qualche anno fa, ma che Volpe Giocosa ha riscoperto in questi giorni di Coronavirus. E’ secondo noi un gioco semplice, ma allo stesso tempo avvincente, con ottima scalabilità.
Certo, bisogna impratichirsi un po’ con le tessere e le varie combo, ma questa caratteristica ne aumenta la longevità. Un gioco sicuramente da tenere in considerazione.