Tempo fa vi abbiamo proposto un escape room da tavolo diversa dal solito.
Generalmente questa tipologia d giochi ha buste, carte, a volte app di accompagnamento.
L’esperienza offerta da Escape Welt è diversa. Tutto è incentrato su un oggetto in legno, quasi da Codice da Vinci.
Facciamoci raccontare come ci sono arrivati.
Tempo di lettura 7 minuti
Noi siamo appassionati di escape room.
Ci sono ad esempio le Unlock di Asmodee, ma anche le Exit di Giochi Uniti.
Se volete qualcosa di più compatto c’è tutta la linea di Deckscape di dV Giochi, che ogni volta introducono una novità.
Fuga dal Manicomio, nella sua semplicità di elementi e nel fatto di avere una trama all’interno, ci colpì così da giocare anche al sequel, Dark Story.
Diversa la storia di Cranio Creations invece ha un prodotto che punta su un congegno elettronico.
Sulle escape room scrivemmo un articolo dedicato, che forse meriterebbe un aggiornamento.
Ma oggi siamo qui per intervistare Egor, il direttore di Escape Welt.
Tutti gli argomenti trattati
Conosciamo Escape Welt
Quando nasce e qual è stata l’idea alla base del vostro progetto Escape Welt?
Gli autori del progetto siamo io, Egor Volvitch e Ilya Konotopchenko.
Entrambi con una vasta esperienza commerciale internazionale.
Inoltre entrambi abbiamo un background ingegneristico.
Alla base c’era l’idea nata nel 2019 delle nostre escape room “fisiche”.
Ma è scoppiata la pandemia e nel marzo 2020 tutte le escape rooms sono state chiuse.
A questo punto serviva re-inventarsi…
Per questo abbiamo iniziato a pensare a come portare il gioco nelle case dei nostri clienti.
All’inizio, abbiamo preso dei campioni di giochi da tavolo simili e abbiamo cercato di venderli, dopo accordi con diversi fornitori.
Abbiamo visto che piacevano alla gente, ma i giochi erano banali e il mercato aveva bisogno di qualcosa di nuovo e diverso.
E quindi siete scesi in campo in prima persona…
Abbiamo infatti pensato: perché non inventare noi stessi un nuovo gioco?
La formazione ingegneristica ha contribuito a rendere il rompicapo unico: è interessante tenerlo tra le mani, si vuole passare del tempo risolvendo enigmi affascinanti per poter entrare all’interno.
Tutti i servizi di Escape Welt: professionisti dell’escape
Da quando scoprimmo Escape Welt, è stato sempre difficile trovargli una collocazione.
Nel senso che navigando nel sito offrite davvero un sacco di servizi, dalle classiche escape room fisiche ad eventi per aziende e scuole.
Ci parlate un po’ di voi?
Tutto è iniziato con il fatto che abbiamo investito in un’azienda che offre giochi nelle escape room.
Siamo entrati in modo attivo in questa nicchia e siamo diventati i protagonisti più giovani del mercato della città di Lipsia.
Abbiamo pensato che le prospettive in questa direzione fossero molto buone: poche aziende offrivano un prodotto davvero di buona qualità con un ottimo servizio clienti.
I punti di forza?
Decidemmo di fare forza sull’elevata qualità e servizio.
In tutto questo creavamo giochi intelligenti con molta elettronica a un prezzo medio, alla portata di chiunque.
Quando partimmo eravamo giovani sul mercato, prima della pandemia ci siamo sviluppati con molto successo.
In città siamo al primo posto in termine in volumi e siamo rimasti generalmente soddisfatti delle dinamiche.
La prima sede aveva 4 stanze. Si prevedeva di creare da 2 a 5 nuove sedi, sviluppare un franchising e un sito web.
Le escape room in generale
Prima di passare al gioco di cui a breve Volpe Giocosa ha parlato in suo articolo, vorremmo approfittare per un attimo del vostro ruolo di esperti in escape room e, in generale, in puzzle game.
Cosa pensate delle escape room come elemento di teambuilding (o anche proprio come strumento di selezione del personale)?
Le escape room e i rompicapo di questo genere sono un ottimo elemento per il team building.
Molti dei nostri clienti acquistano giocattoli e li tengono nelle sale riunioni o nelle sale di riposo.
In questo modo un gruppo di 3 persone si riunisce e cerca di risolverlo insieme in 30-40 minuti, come una squadra. Alcuni dei nostri clienti usano davvero il giocattolo per il reclutamento.
Offrendo il giocattolo al candidato, puoi capire entro i primi 10-15 minuti quanto una persona pensa in modo logico e come coglie gli indizi e trova una soluzione.
Gli ingredienti per far funzionare un escape room
In Volpe Giocosa, in realtà più assiduamente nel periodo pre-Covid, abbiamo giocato a diverse escape room in diverse parti di Italia.
A parte l’ambientazione, più o meno sempre la stessa a dire il vero, la meccanica che ci sta dietro è spesso differente.
Per fare un esempio, alcune escape room privilegiano la componente “esplorativa”, come ad esempio il cercare un certo oggetto in uno scaffale.
Altre stanze sono invece più “statiche”, ovvero mettono in mano ai giocatori già tutti gli elementi fin dall’inizio, per farli invece concentrare sugli enigmi.
Spesso alcune cadono nello scontato, ovvero offrendo sempre i soliti enigmi basati su giochi di matematica.
La nostra domanda è: quali sono gli elementi necessari per fare una buona escape room?
La causa della popolarità delle nostre camere è stata l’attrezzatura tecnica avanzata e il buon servizio.
Dopo aver provato tutto ciò che in quel momento era disponibile nelle stanze di Lipsia, abbiamo visto che le trame sono affascinanti, ma l’attrezzatura tecnica non è molto interessante.
Principalmente serrature, poca elettronica.
Abbiamo anche molti dispositivi meccanici ed elettronici-luminosi nelle nostre stanze-
Qualche esempio?
Ad esempio: per avere un indizio bisognava assemblare un periscopio o allestire una radio.
In una delle stanze si giocava al buio più completo, ai giocatori venivano fornite torce elettriche, mentre la stanza stessa era dotata di sensori di luce che aprivano porte segrete e illuminazione laser.
Nella stanza “Missione: salvataggio dell’umanità”, c’era una visualizzazione del decollo: le sedie vibravano, intensificando la sensazione di essere sollevati da terra.
Le escape room in legno
Quali sono gli obiettivi dei vostri giochi in legno?
Qual è l’esperienza che vi prefiggete di far vivere al vostro pubblico?
I giochi sono stati originariamente creati come un prodotto molto etico.
Dobbiamo essere il più utili possibile alle persone ed essere abbordabili.
Volevo davvero che i giocatori provassero sensazioni piacevoli non solo da qualche tipo di attività fisica, ma anche dall’attività cerebrale.
Il filosofo Oliver Wendell Holmes ha detto: “Le persone non smettono di giocare perché invecchiano; invecchiano perché smettono di giocare”.
Abbiamo preso questo slogan come base.
Ho capito che il gioco è l’unica cosa che ci tiene davvero in forma nella vita.
Giochiamo ogni giorno, ogni mese, ogni anno nel business, in famiglia e nella vita.
Quando il gioco finisce, perdiamo la pazienza, ci perdiamo d’animo, iniziamo a deprimerci.
Scherziamo sempre dicendo che con il nostro rompicapo sono garantiti 2-3 milioni di cellule cerebrali a giocatore.
E i nostri dipendenti nella produzione, nell’imballaggio dei prodotti, affermano l’Alzheimer non li minaccia assolutamente.
Senza fare spoiler, queste escape room si basano su oggetti singoli, sostanzialmente.
Quante persone contemporaneamente possono giocare con una scatola?
Ciascuno dei nostri rompicapo è progettato per farci giocare fino a 3 persone.
Tuttavia, è più comodo giocarci da soli o in due. Condividere informazioni, trovare le soluzioni insieme, c’è un gioco perfetto per questo: Puzzle XL.
E’ pensato per 3-4 persone.
Molta ingegneria in queste scatole
Anche qui, non ci permettiamo di voler vedere dietro il velo del Mago di Oz.
Ci siamo però incuriositi su come questi giochi vengano progettati.
Nel senso, creare un’esperienza da tavolo basata su una escape room ha ormai delle procedure abbastanza standard.
Per i “giocattoli” che proponete potrebbero, secondo noi, servire anche competenze quasi ingegneristiche.
Usate software particolari per la creazione dei vostri giochi?
Al di là dei singoli enigmi, quanto è complesso disegnare proprio il prodotto?
Il prodotto è davvero molto complesso.
Ogni giocattolo è composto da più di 60 parti. E’ figlio di un grande know-how, che viene sviluppato da competenti designer e poi implementato in software di taglio laser.
Va notato che i nostri giocattoli sono assemblati completamente su base meccanica, senza l’uso di colla o altri materiali chimici.
La composizione è esclusivamente in legno, i biomateriali, i dettagli sono verniciati con idropittura.
La mission
Nel sito dove proponete questi giochi, si parla di prodotti artigianali, sicuri per i bambini ed eco friendly.
Scelta sicuramente mirabile. Quanto è però impegnativo proporre una linea di prodotti che si basi su questi principi, anche semplicemente a livello di design to cost?
Per noi è molto importante utilizzare i biomateriali e fare qualcosa di molto etico.
Vogliamo riportare l’attenzione delle persone sui materiali naturali.
Inoltre puntiamo sulla capacità intrinseca delle persone di pensare e giocare in modo logico, invece di usare solo plastica o puntare il dito su uno smartphone senza pensare.
Ci stiamo spostando consapevolmente nel segmento in cui utilizziamo i biomateriali e vogliamo che i nostri clienti ritornino a provare la sensazione di quanto sia bello interagire con il legno.
E naturalmente il legno ora è una tendenza. Le persone sono veramente stanche della plastica.
Un domanda che riguarda non solo i vostri prodotti, ma tutti quelli definibili in one shot come anche i giochi da tavolo investigativi.
Una volta acquistata una scatola e risolta, è quasi senza senso rigiocarla.
Alcuni storcono un po’ la bocca su questo aspetto.
Voi suggerite, ad esempio, di proporla nelle varie sale d’aspetto.
Secondo noi una trovata geniale!
Detto questo, arriviamo alla domanda.
Conclusa una scatola, si può riordinare tutto, almeno in alcuni casi, e prestare l’esperienza ad un amico?
Sì, una delle caratteristiche distintive del nostro rompicapo è che si può rigiocare.
Lo potete regalare nascondendo all’interno un qualunque sorpresa speciale per un amico o una persona a cui teniamo.
I progetti di Escape Welt
Che cosa si vede all’orizzonte? State progettando altre scatole?
Quest’anno abbiamo in programma di espandere il nostro mercato: Stati Uniti e Sud America.
Per quanto riguarda i prodotti, sì, il nostro nuovo progetto di crowdfunding Indiegogo e The House of Dragon inizierà molto presto.
Stiamo già pensando anche a nuovi rompicapo, per non smettere di accontentare i nostri clienti con le novità.
In conclusione
Ci ha fatto piacere parlare con i ragazzi di Escape Welt.
Simao dispiaciuti di non poter provare le loro escape room reali.
Alcuni dei gimmick che propongono nelle loro stanze, sebbene abbiamo avuto molte esperienze di escape room reali, non li abbiamo mai visti.
Per quanto riguarda il prodotto in legno che potete giocare, non ci sorprende quanto dicono.
Ci aspettavamo infatti venissero dal mondo dell’ingegneria, visto come Fort Knox era articolata.
Anche per il numero di giocatori, probabilmente 1-2 è il numero massimo di persone che possono essere coinvolte.
Vedremo nel caso la versione XL che propongono.
Senza dircelo, poi, ci hanno dato un suggerimento per San Valentino.
Volpe Giocosa è un partner di Get Your Fun.
Iscrivendovi e acquistando con il nostro link supporterete Volpe Giocosa, senza nessun costo da parte vostra.
Anzi, potete usufruire dei vantaggi elencati sul sito del nostro partner.
In particolare vi segnaliamo alcuni giochi citati nell’articolo:
3 Febbraio 2022