Escape the Dark Castle è un titolo di Ghenos Games che ci mette di fronte ad un avventura in un mondo sospeso tra il fantasy e l’horror.
Immaginate infatti di essere rinchiusi nell’Oscuro Castello. E, come in ogni avventura, di non avere fatto niente per meritarvelo. Immaginate ora che voi e i vostri compagni abbiate pianificato una fuga.
Se state immaginando tutto questo, allora state immaginando Escape the Dark Castle.
Ecco…magari smettetela di immaginare e dateci una mano col mostro finale alle conclusioni.
Escape the Dark Castle
Ghenos Games
Da 1 a 4 giocatori. Età 14+
Durata: 45 minuti
Costo: 36 eur
Alcune foto saranno scoperte da spoiler.
In realtà non è che rovina alcunché vederle in anticipo, però magari volete avere la sorpresa di leggerle da soli la prima volta.
Comunque Escape the Dark Castle è un titolo rigiocabile più volte.
Materiale scuro come l’Oscuro Castello
La confezione è quadrata, nel classico formato 25.5 cm. Tutta la scatola è completamente nera, con scritte e un castello dallo stile gotico sul coperchio in bianco.
All’interno un inserto in plastica tiene tutto in ordine.
Quello che spicca è il grande mazzo di carte 15 x 10.5 cm. Sono circa una sessantina, divise in Carte Capitolo, Boss e 6 Carte Personaggio.
Ad ogni Carta Personaggio è associato un dado a 6 facce bianche dedicato.
Il gioco, la Scatola, controlla 9 dadi neri, anch’essi a 6 facce.
Un mazzo di carte più piccoline, le Carte Oggetto, saranno pescate casualmente durante la partita.
Quattro matitine e un taccuino di foglietti bianchi, senza alcuna scritta se non il titolo del gioco, permettono di tenere traccia dell’evolversi della partita.
Come il conte di Montecristo, ma più con mostri e in gruppo
Personaggi con diverse caratteristiche
Come si diceva nell’introduzione, un gruppo di giocatori deve uscire dall’Oscuro Castello.
Per questo motivo ciascun partecipante sceglie una Carta Personaggio.
Non vi è niente sul motivo che ha condotto nelle segrete del castello i personaggi e gli unici dettagli si possono trarre dall’immagine e dai punti delle loro abilità.
Probabilmente una caratterizzazione migliore non avrebbe guastato.
Ogni personaggio infatti ha dei punteggi di Possanza, Astuzia e Sapienza.
Alla fine questi punteggi rappresentano quante volte il simbolo associato è rappresentato sul dado personale di quel personaggio.
Considerate che alcune facce riportano un doppio valore, che spiega perché la somma dei valori non faccia sei.
Dal saio e la chierica, e con Sapienza come sua migliore abilità, Abbot è probabilmente un monaco o simile.
Più difficile intuire il background di Tailor, che però, eccellendo in Astuzia, potrebbe essere una ladra.
Costruire il castello
Ogni partita richiede di assemblare un castello. La prima carta è sempre la solita ed è introduttiva.
Delle 45 Carte Capitolo se ne scelgono 15 casualmente e si mescolano.
Lo stesso sistema permette di scegliere un Mostro Finale, o Boss, dai cinque disponibili.
Si impilano poi nella sequenza introduzione-Carte Capitolo-Boss.
Si risolve una carta alla volta, sperando di arrivare a sconfiggere il Mostro Finale.
Un gioco che non necessita un regolamento
Escape the Dark Castle non necessita un regolamento.
Ogni Carta Capitolo per tre quarti ha un immagine, come se fosse disegnata a china, puramente ornamentale.
Nella parte restante è riportato il testo che chiede cosa fare, se un personaggio perde Punti Vita.
A volte si sarà posti davanti a una scelta, come in un librogame, ma con risultati nell’immediato senza modifiche nella storia.
Un discorso a parte i combattimenti, ovvero come sopraffare i mostri. Qui bisogna leggere il regolamento.
Gestione dei combattimenti
Anche qui il sistema è semplicissimo.
Ricordate Possanza, Astuzia e Sapienza? Ogni mostro ha un set di questi valori, rappresentati dai dadi neri, che lo caratterizzano.
I personaggi lanceranno il loro dado bianco sperando esca lo stesso simbolo del mostro, così da eliminare il dado.
Tolti di mezzo tutti i dadi neri, il mostro è sconfitto.
Nel frattempo che i giocatori provano a sconfiggere gli avversari, questi tenteranno di vendere cara la pelle.
Può quindi succedere che i personaggi perdano i famosi Punti Vita.
E’ sufficiente che solo uno muoia, ovvero arrivi a 0 Punti Vita, che tutto il gruppo ha perso.
Per fortuna ogni mostro sconfitto, o alcune Carte Capitolo, dà diritto a pescare una Carta Oggetto che può curare i personaggi, armarli oppure concederli dei bonus.
Escape sì, ma non room…
In rete, soprattutto i Giocatori Inesperti, sono portati a pensare che si tratti di una escape room.
Ora, è davvero un errore superficiale.
In realtà, quello che pensano, è che dal momento che la partita è regolata da carte evento, le Carte Capitolo, Escape the Dark Castle sia giocabile una volta sola.
Non è così.
Le Carte Capitolo, ripetiamo, sono 45 e se ne usano solo 15 a partita.
Ok, alcune di essere per forza di cosa le vedrete più volte, ma la probabilità di usare la stessa quindicina due volte è davvero bassa.
Praticamente impossibile. Chiedetelo a Bernoulli.
Cosa stiamo giocando?
Ci è difficile definire in che categoria incasellare Escape the Dark Castle, se dovessimo farlo.
Un gruppo di avventurieri, con caratteristiche diverse e la possibilità di equipaggiarsi, che affronta un castello, o un sotterraneo (dungeon), ci fa pensare a un gioco di ruolo.
Diciamo un classico D&D, anche se più leggero.
La lettura delle carte, alcune con decisione da prendere per risolverle, ci riporta ad un librogame.
Insomma...pensateci voi a dare a questo titolo una definizione in base a quanto vi abbiamo detto.
Materiale online
Il sito di Ghenos Games offre una scheda del gioco, ma non c’è materiale scaricabile.
Sul sito di Themeborne trovate il regolamento in inglese.
C’è anche una pagina delle FAQ (Frequently Asked Questions, le domande chieste più di frequente), che lo stesso regolamento di Ghenos riporta.
C’è un elenco molto dettagliato, tuttavia non ne abbiamo mai sentito la necessità.
Per il resto consigliamo la copia in italiano di Ghenos: il testo è abbondante ed è importante comprenderlo.
Inoltre sostenere il costo della copia inglese avrebbe poco senso.
In conclusione
Escape from the Dark Castle è un titolo di Ghenos Games dove un gruppo di fuggitivi affronta un mazzo pieno di insidie.
Lo scopo è arrivare a fine mazzo e sconfiggere il Boss. Se i Punti Vita di un personaggio andassero a zero prima…game over.
Il gioco può essere anche giocato in solitario, sebbene non ne abbiamo parlato in dettaglio.
Aspetto comune dei collaborativi, ha anche in comune la perdita della condivisione dell’esperienza.
Per il resto gira bene comunque.
Un gioco regolato dai dadi
Per giocare a questo titolo dovete amare, o almeno accettare i dadi.
Del resto è una componente tipica dei giochi di ruolo ed Escape the Dark Castle attinge molto da questo mondo.
Se leggete bene la vostra carta personaggio, capirete cosa il vostro dado vi può offrire (push your luck, tipo Catan, ma ci mettiamo anche Monopoli).
Il sistema di combattimento ricorda Hero Quest o è una suggestione dovuta la periodo?
Chi dovrebbe acquistarlo
Escape the Dark Castle è adatto a chi ama il fantasy, con un tocco horror.
Questo tocco tuttavia non giustifica secondo noi l’innalzamento dell’età minima ai 14 anni.
Le carte da affrontare una ad una ricordano La Spedizione Perduta, giusto per fare un paragone.
Probabilmente non è un’esperienza ripetibile all’infinito, ma 45 Carte Capitolo consentono una certa variabilità.
L’esperienza di gioco può essere inspessita da un’espansione localizzata in Italia.
Il costo è della scatola è medio-alto, come la qualità del materiale del resto.
Escape the Dark Castle - Gioco da Tavolo Fantasy-Horror Cooperativo per 1-4 Giocatori, Ghenos Games
Escape the Dark Castle è un gioco fantasy-horror di facile comprensione da 1-4 giocatori che si focalizza sull'atmosfera. Gi...
Noi vi abbiamo indicato la luce in fondo al tunnel, ma tocca a voi equipaggiarvi.
Get Your Fun ha a catalogo il gioco base, questo presentato, scontato.
Potete arricchire anche il gioco con l’espansione.