District Noir e’ quel tipo di gioco che dopo la prima partita dici “E vabbè. Dai facciamo un’altra partita“.
Poi ti rendi conto che hai sbagliato qualcosa. “Ok rimescola“.
Poi succede che la partita termina perché si triggera la condizione delle Città.
“Ah…che disattenzione“.
Insomma è così che ti rendi conto che è arrivata l’ora di cena.
Tempo di lettura 5 minuti
Già, questa è stata la nostra prima impressione con District Noir, gioco di carte (e non con le carte) per esattamente 2 giocatori localizzato da Studio Supernova.
Vi anticipiamo che questo titolo di noir ha poco, essendo un vero astratto.
Un po’ come Kites, gioco presentato in contemporanea a questo, e sta riscuotendo un sacco di successo (basta vedere il numero di dimostrazioni chieste a Sara).
Se vogliamo, l’ambientazione che vuole proporre, è un buon pretesto per un’avvincente grafica di qualità.
District Noir – Duello all’ultima carta
di Nobutake Dogen, Nao Shimamura
Studio Supernova
Per 2 giocatori. Età 10+
Durata: 20 minuti
Costo: lo trovate su Get Your Fun
Un comodo mazzo di carte
District Noir ha una scatoletta più abbondante del necessario, come ormai di consuetudine nel settore, ma senza esagerare.
Le carte si presentano in un comodo formato tarocco 80 x 120 mm.
In aggiunta al mazzo di carte c’è solo un gettone in plastica double side piuttosto pesante, utile ad individuare il giocatore di turno.
L’ “ambientazione”
Almeno per capire la grafica, spendiamo qualche riga sull’ambientazione.
1954, New Jersey. Tu e il tuo avversario siete due gangster in competizione per il controllo di District Noir.
Ci sono due modi per spuntarla: o avere la gang migliore o controllare tutti e 3 i punti chiave della città.
Tipi poco raccomandabili
Ecco giustificate le carte, che principalmente sono carte Affiliato. Questa tipologia di carte è divisa per colore e ogni colore ha il suo valore.
La carta numero 6, ad esempio, è solo un pugile che può tornare sempre comodo, mentre l’8 un vero scagnozzo con tanto di vettura appena incendiata.
Queste carte daranno punti con un sistema di set collection che vedremo a breve.
Ci sono poi Alleanze o Tradimenti, che riportano valori che sono malus o bonus a fine partita.
Le ultime tre carte sono appunto i distretti chiave di cui sopra.
Come conquistare la città
Una partita di District Noir si basa su 4 round.
Il giocatore riceve ad inizio turno 5 carte e nel corso del round svolgerà 6 turni.
Nel suo turno infatti può scartare una carta e metterla in successione rispetto a quelle già nella fila degli scarti (vedi Canasta) oppure raccogliere le ultime 5 carte dagli scarti e metterle nella propria riserva, suddivise per tipo.
Quest’ultima azione è permessa una volta sola per round ed è obbligatoria (da cui si si capisce il perché abbiamo 5 carte ma compiamo 6 azioni).
In effetti non c’è molto altro da capire, se non vedere il sistema di punteggio.
Il sistema di punteggio
Se in qualsiasi momento un giocatore ha nella propria riserva le tre carte Città, la partita si conclude in suo favore.
Altrimenti alla fine del 4° round si passa alla conta dei punti.
Per ciascun tipo di Affiliato, chi detiene la maggioranza, riceve i punti indicati sulla carta. Quindi, tornando all’esempio, chi ha la maggioranza di pugili fa 6 punti.
Per ciascun set completo di 5 carte Affiliato differenti si ottengono altri punti.
Le carte Alleanze o Tradimenti, come già detto, danno semplicemente il bonus e il malus indicato.
Inutile contare le carte
Essendo un gioco che premia le maggioranze a fine partita, sarebbe una buona strategia quella di contare le carte.
Ad inizio partita però 3 carte sono eliminate dal mazzo. Se state puntando ad esempio a mettere insieme la tripletta di Città, potreste aspettare invano nel 13 % dei casi.
Comunque, dal momento che le carte raccolte sono messe scoperte nella riserva, non è richiesta nessuna abilità memonica.
Al contrario, potete seppellire di “carte malus” la carta che magari serve al vostro avversario per finire un set o aggiudicarsi una maggioranza.
In District Noir il tempismo sarà un’abilità fondamentale. Ricordate che potete raccogliere carte solo una volta per round: conviene aspettare di avere 5 carte più succose o accontentarsi di quello che c’è?
E ancora, una volta raccolte le nostre carte, quale possibilità offriremo all’avversario considerando le seguenti 5 carte e la mano di carte che abbiamo?
In conclusione
District Noir, anche un po’ per questa grafica mafia movie lo ammettiamo, lo monitoravamo da un po’.
A Cannes arrivò in finale, ma non si aggiudicò il premio.
District Noir può essere paragonato a Jaipur: gioco di carte, 2 giocatori, semplicità e partite brevi.
In realtà ancora più brevi di quelle del noto gioco di commercianti del Maharaja, dove bisogna aggiudicarsi 2 match su 3 e non c’è nessun trigger che anticipa la fine della partita.
Come da introduzione, vista anche la rapidità di una partita, un occhio poco attento potrebbe tracciare District Noir come un gioco banale.
Impegnandosi un attimo si nota appunto come il gioco si presti a diversi ragionamenti, alcuni dei quali proposti nel paragrafo precedente.
Le altre tattiche provate a trovarle voi.
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23 Giugno 2023