Ludus Magnus Studio ci ha presentato Londra in diverse sfaccettature ed epoche.
Poco tempo fa eravamo, ad esempio, dei dandy in Chamber of Wonders.
Adesso ci ritroviamo in un futuro apocalittico dove fa freddo, molto freddo.
E questa l’ambientazione di DEI – Divide et Impera, che ci conduce in una dittatoriale Londra del futuro.
Tempo di lettura 7 minuti
Se uno non conoscesse questo progetto, vedendo la scatola con tutto il materiale all’interno, comprensivo di miniature, piccole ma dettagliate, penserebbe che DEI sia un wargame o almeno uno skirmish.
Niente di più lontano dalla realtà, e anche il nome dell’autore, il Tommaso Battista di Barrage, dovrebbe darvi un’indicazione sul gioco che avete tra le mani.
DEI è infatti un eurogame nel più classico degli stili.
Alle conclusioni, come sempre, una sintesi.
DEI – Dividi et Impera
di Tommaso Battista
Ludus Magnus Studio
Da 1 a 4 giocatori. Età 10+
Durata: 20 minuti
Costo: lo trovate su Get Your Fun
Sui tetti di Londra
Già. Prendendo tra le mani lo scatolone di DEI si sente già tutto il suo peso.
In realtà, vedendo poi il gioco in sé, scopriremo essere meno complesso di quanto possa sembrare.
Si rimane invece un po’ spaesati dal contenuto della scatola e dalla varietà degli elementi.
I Distretti, i moduli che compongo la mappa della Londra sottozero, sono tutti da montare.
Sono 16 in tutto e contribuiscono a dare un ottimo effetto quanto tutto è predisposto sul tavolo,
Tornando al montaggio, ogni parte ha un codice e seguendo la logica spiegata da un foglio di istruzioni, per mezzo di “cerotti tondi biadesivi” si ottiene una Londra tridimensionale.
Ovvero, incollando parti di tile sopra i moduli alla base, avremmo un livello Strada e un livello Tetti (fisicamente i livelli sono 3, ma è come fossero 2 nella meccanica di gioco).
Avrete quindi capito che in DEI ci sarà da arrampicarsi. Il lavoro è reso più semplice da i Ponti che i giocatori possono costruire per collegare i Tetti.
Come altre costruzioni, Elevatori e Rifugi, alcuni sono già presenti su mappa, altri saranno costruiti dai giocatori.
Meeple o miniature?
Nell’introduzione si parlava di miniature. Essendo tuttavia DEI un gioco in stile euro, l’editore non ha potuto fare a meno di introdurre anche la controparte in legno.
Non cambia, come ovvio, la sostanza del gioco.
Ogni giocatore è a capo di una Fazione con il suo Leader che ha abilità speciali e la carta di identità campeggia nella plancia giocatore, il Pad Fazione.
Ai suoi ordini un esercito di Raccoglitori (il perché del nome sarà più chiaro tra poco).
Il giocatore ha infine un mazzo di 8 carte che gli permetteranno di compiere le azioni durante il gioco.
Noterete altri elementi di effetto: i Droni.
Nella versione miniatura, per gli amanti del genere, sono davvero spettacolari.
Nel gioco sono “robottoni”, come gli appellammo a Tommaso in una chiacchierata, ognuno con delle sua abilità che possono essere attivate dai giocatori.
Raccogliere risorse pe l’élite dei Puri
E quindi in questa Londra ghiacciata se la comandano i Puri, dei finti benefattori, in realtà degli schiavisti che sfruttano le Fazioni per raccogliere Celle Energetiche e Tecnologia.
Una partita di DEI è più corta di quello che possa sembrare: solo 4 round, ciascuno dei quali composti in 3 turni giocatore (o Fasi).
In ogni Fase il giocatore di turno gioca due carte. Le azioni che ha di base sono semplici: muovere Raccoglitori, dispiegarli sul campo, costruire qualcosa come Ponti o Rifugi o, per l’appunto raccogliere risorse.
La particolarità dei movimenti è che quando spostate Raccoglitori in una zona, dove spostarli in massa in modo da avere la maggioranza su quell’area.
Se l’area è poi sede di uno dei tre possibili tipi di Avamposto (rosso, verde e blu), si prende anche un cubetto da quella tessera.
Questi cubetti saranno utili per sbloccare delle abilità speciali sul Pad Fazione.
Un po’ di deckbuilding
Probabilmente la meccanica preponderante in DEI è la maggioranza d’area, ma troviamo anche la possibilità di migliorare il proprio mazzo di carte azione (che sempre 8 rimangono, come 7 rimanevano in Cangaceiros).
Qualsiasi carta azione, se giocata coperta, è eliminata del gioco ma permettere di accedere ad un mercato dove sono disponibili nuove carte decisamente più potenti.
In più ogni carta darà anche dei Punti Vittoria a fine partita. Sono le famose Scorte che le Fazioni ricevano dai Puri per essersi fatti in quattro in giro per la ex-City.
I punti di fine turno
Una delle parti più interessanti del gioco. Alla fine delle 3 Fasi del round, dovrete scegliere come calcolare lo score.
La plancia Scorte, oltre a tenere traccia dell’ordine di turno e dello scorrere dei round, ha due file di 4 carte.
Qui durante il setup saranno collocate le carte Missione.
Alla fine del round si sceglie quale attivare, che indicherà un criterio su come prendere i punti.
Se col proprio segnalino si sceglie una carta nella stessa colonna del segnalino di turno o una successiva, allora la missione sarà conclusa “in tempo”. Viceversa, saremmo “in ritardo”, con un premio in Scorte minore.
Una delle particolarità di questa sotto-meccanica è che non si può scegliere la stessa colonna più volte per partita.
Comunque la didascalia renderà tutto più chiaro.
In conclusione
>> Pagina dell’editore con materiale scaricabile
DEI – Divide et Impera è un gioco che ci spaventava. Non sapevamo bene che cosa avremmo trovato all’interno della scatola.
Il peso di circa 3 riportato su BGG è secondo noi corretto.
Non c’è niente di complesso. Questo è un po’ dovuto al fatto che non ci siano spiccati elementi di originalità, se non forse il sistema di punteggio a fine round, anche se ogni meccanica si incastra bene con l’altra.
La plancia modulabile permette di scalare il gioco anche fino a due giocatori, riducendo la dimensione di Londra.
Sono proposte anche mappe alternative, un po’ per sfidare i giocatori e un po’ per aumentare la longevità del gioco.
Nel regolamento, raccolte in riquadri, sono proposte anche diversi varianti al regolamento, in particolare per chi volesse aumentare l’interazione.
Un regolamento scritto in un modo originale, ma efficiente, soprattutto per il setup.
In una colonna è riportato infatti come posizionare un elemento e in quella accanto che uso se ne va nel gioco.
Attenzione a come spendete le risorse
In DEI troviamo diverse plance mercato con un buon numero di carte da acquistare.
Attenzione che non sono così… a buon mercato. Costano risorse, le quali danno punti a fine partita e, a volte, a fine round.
Inoltre dovrete sacrificare un’azione per acquistare una carta, anche se questa è subito disponibile e ad ogni round avete tutte le vostre 8 carte a disposizione.
Insomma, l’aspetto deckbuilding c’è ma è ben bilanciato e da usare con parsimonia, così che DEI non sia in realtà una corsa a potenziare le proprie azioni
Interazione a piacimento
Dicevamo appunto che il regolamento consente di iniettare una certa dose di interazione grazie alle varianti.
Comunque quella indiretta è presente già nella versione plain vanilla.
Puntare tutti alla stessa Missione di fine round chiaramente crea della competizione.
Il quieto vivere potrebbe fa sì che un giocatore prenda il largo e che voi vi dobbiate accontentare di missioni “in ritardo”.
Comunque il sistema di maggioranza d’aree fa sì che ci si guardi sempre in cagnesco.
Materiali deluxe
Leggevamo proprio in questi giorni su ioGioco un’intervista a Tascini, dove si sottolineava come all’epoca Tzolk’in fosse stato uno degli eurogame con i migliori materiali.
A parte la componentistica astratta, il sistema delle ruote lo metteva, anche a livello materiali, una spanna sopra gli altri.
Nel 2023, ma forse anche già da prima, anche l’asettico giocatore german vuole componenti di qualità.
E in DEI li trova.
Sicuramente nel sistema Strada-Tetto, che crea una plancia innevata di diverso spessore, ma anche nei Droni, che sono sia di impatto visivo che “pratico” nel gioco.
D’altro canto si perde, almeno all’inizio, un po’ di ergonomia, in quanto bisogna farci l’occhio per capire dove finisce un’area e inizia l’altra (elemento non secondario visto il discorso delle maggioranze).
L’impiego di materiali e soluzioni “ricercate” fa arrivare, per quanto il tipo di gioco lo permetta, l’ambientazione.
Molto scifi, che deve piacere, ma tutto sommato la sensazione di freddo vi arriverà.
Per chi vuole ci sono poi miriadi di espansioni.
Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi che possono piacerti se hai gradito l’articolo.
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28 Marzo 2023