Deckscape – Il Mistero di Eldorado: un escape room davvero tascabile

Come sapete in Volpe Giocosa siamo da qualche tempo in fissa con le escape room da tavolo. Oggi inauguriamo una serie di dV Giochi con Deckscape – Il Mistero di Eldorado.

Avevamo già fatto una panoramica, non esaustiva, di cosa si trova in commercio.
Come dicevamo, Deckscape – Il Mistero di Eldorado ci permette di addentrarci nella linea offerta da dV Giochi.
Vedremo cosa ci raccontano Martino Chiacchiera e Silvano Sorrentino, che abbiamo conosciuto per Decktective – Lo Sguardo dello Spettro e Decktective – Rose rosso sangue.
Ci vediamo alle conclusioni di Eldorado, in un viaggio che non svela niente del gioco (no spoiler).

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Deckscape – Il Mistero di Eldorado
dV Giochi

Da 1 a 6 giocatori. Età 12+

Durata: 1 ora
Costo: 10 eur circa


Tutto in miniatura, con il regolamento già nelle carte

Deckscape – Il Mistero di Eldorado si presenta nello stesso formato dei giochi della linea Decktective.
Le carte sono delle stesse dimensioni, scritte ambo i lati e pre-ordinate.
Gli autori ci tengono che tutto vada per il verso giusto e segnalano chiaramente con un divieto quale sia la prima e l’ultima carta del mazzo.
Dicevamo quindi un escape room fatta da sole carte, ma carte di dimensioni sufficienti da non perderci la vista.
I disegni di Alberto Bontempi sono molto chiari e in tutta la partita non c’è mai stato un enigma che non si è potuto risolvere perché qualcosa era male rappresentato.
In Deckscape – Il Mistero di Eldorado, in aggiunta al mazzo di carte, c’è anche una foglio piegato di cui non vi sveliamo il contenuto.

Appena aperta la scatola

Appena aperta la scatola

Semplicissimo, basta seguire una ad una le carte

Come dicevamo, in Deckscape – Il Mistero di Eldorado non c’è un regolamento vero e proprio.
Si scarta il mazzo e si inizia a leggere.
Il Giocatore Inesperto potrebbe essere un po’ spiazzato da questo fatto, preferendo prepararsi prima di sedersi al tavolo.
In realtà, come dicevamo, le carte spiegano bene il meccanismo e c’è anche un piccolo esempio (tutorial) che spiega la logica.
Per chi avesse già giocato a ad altre Deckscape la meccanica del punteggio è leggermente diversa.
La nostra politica no spoiler (nessuna anticipazione) non la svela, ma niente di eclatante o complesso.

Avete solo un tentativo per risolvere gli enigmi

La particolarità di questa linea è che non c’è una seconda possibilità di risolvere gli enigmi.
Ci spieghiamo meglio.
Se prendete un Unlock (Secret e Heroic Adventures), ad esempio, potete verificare la vostra ipotesi inserendo un codice nell’app.
Potete picchiare come fabbri fintanto che non trovate la soluzione.
In Deckscape no. Avete una possibilità sola, da segnarvi se volete su un foglio, e verificare nel retro della carta.
Bonus e malus vengono dispensati in base alla correttezza della soluzione proposta.
C’è da dire che qualche enigma può essere risolto in più di un modo, caratteristica non comune a tutte le escape room.

Un collaborativo che prova ad evitare la sindrome del sapientone

Deckscape – Il Mistero di Eldorado, come più o meno tutti i titoli della categoria, è un collaborativo.
Significa, ma ormai si sa, che le decisioni si prendono tutti insieme e tutti insieme se ne affrontano le conseguenze.
Capita spesso che in un gruppo ci sia uno che ha sempre la verità in tasca (sindrome del giocatore alfa).
In qualche modo questa Deckescape ci prova a mettere un freno a questo problema, ripartendo responsabilità personali o informazioni non condivise.
E’ un po’ difficile dare altri dettagli senza scendere nello spoiler.
Vi anticipiamo solo che abbiamo già giocato un’altra Deckscape è questo meccanismo “anti-so tutto io” è ancora meglio congegnato.

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Un tuffo nella meccanica

Qualche dettaglio sempre spoiler free sulla meccanica.
Abbiamo detto che gli enigmi sono one shot, ovvero si ha uno solo “sparo” per colpire il bersaglio.
C’è comunque un sistema di suggerimenti.
Alcune carte che escono del mazzo offrono un aiuto, più o meno sibillino, anche difficile da leggere.
Vorremmo darvi qualche elemento in più.
Non svela niente sulla storia, né su come affrontare qualsivoglia enigmi.
E’ solo un piccolo excursus sulla meccanica, per coloro che amano questi dettagli.
Per pudore lo mettiamo coperto dal sistema anti-spoiler, ma il rischio è davvero basso.

Meccanica di Deckscape

Le carte, lo vedrete, non sono bordate tutte dello stesso colore.
A un certo punto, più di uno, è chiesto di “smistare i mazzi“.

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Nell’esempio che vi proponiamo se ne formano tre.
Uno, diciamo è il proseguimento del mazzo principale (blu).
Ci sono poi due mazzettini aggiuntivi sul tavolo, uno a bordo giallo e uno rosso.
Ai giocatori viene lasciata la libertà da che mazzetto iniziare a risolvere le carte.
E’ chiaro che il filone con più carte sarà quello che proseguirà la storia, ma gli altri mazzetti non sono opzionali.
Nel senso che contengono comunque elementi e informazioni che serviranno per la storia principale.
E’ buona norma quindi sciogliere i mazzetti ausiliari prima o comunque mai tirare a caso.

Sono enigmi complicati?

Gli enigmi delle escape room, se l’autore è un po’ pigro, sono per lo più problemi matematici.
Trovare l’ennesimo elemento di una serie numerica, abbinare colori…
Nel gioco di Chiacchiera e Sorrentino ci sono elementi di altro tipo.
Alcuni enigmi sono di tipo grafico, altri si basano su informazioni apprese durante la storia.
Generalmente non sono complicatissimi e alcuni vi lasceranno di stucco per la loro semplicità e per non averli risolti.
Se dovessimo fare un paragone rispetto alle escape room di altri editori, ma anche a Fuga dal Manicomio sempre di dV Giochi, Deckscape – Il Mistero di Eldorado è più immediato e più semplice da intavolare.
Si può sempre tenere in tasca e proporre a un gruppo di amici che non l’hanno ancora giocato e guidarli qualora serva.

Un simpatico e breve video che offre una panoramica su Deckscape

Materiale online

Oltre al sito di dV Giochi esste una pagina dedicata al mondo delle Deckscape, sempre gestita da dV Giochi.
La pagina riporta l’intero catalogo delle Deckscape, che trovate su Get Your Fun tra l’altro.
La cosa forse da provare è il gioco gratuito online.
Attenzione: la versione online permette in caso di errore di riprovare (come un Unlock insomma) che non trovate nella versione “reale” del gioco.

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Deckscape o Decktective?

Sono due giochi diversi, una escape room uno e un investigativo l’altro.
In entrambi i casi comunque si tratta di risolvere enigmi, se vogliamo.
Il paragone, se permesso, può reggersi sulle basi che gli autori sono gli stessi per entrambe le linee.
Se vediamo il numero di scatole per ciascuna serie, vediamo come Deckscape vada per la maggiore.
Infatti, il catalogo di dV Giochi conta solo due episodi di Decktective, anche se uno nuovo è previsto per il 2021.
Non sappiamo se questo “sbilanciamento produttivo” sia dovuto o a richieste editoriali oppure perché gli autori, per loro indole, sono orientati più alle escape room.
Se avessimo solo 10€ e dovessimo scegliere che scatola comprare, diremmo però Decktective.
Non ne facciamo una questione di storia o intreccio, ma di formato e meccanica.
Decktective ha quelle carinissime scene 3D che gli autori hanno saputo bene integrare nella meccanica di gioco.
C’è poi un sistema di gioco delle carte che uccide alla radice il problema del giocatore alfa.

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In conclusione

Deckscape – Il Mistero di Eldorado è una delle più recenti uscite della linea Deckscape.
E’ la serie proposta da dV Giochi per quanto riguarda la linea escape room.
Gli enigmi non sono cervellotici e, a differenza di molti prodotti simili, non sono esclusivamente di tipo matematico.
Gli enigmi proposti non posso ritentati in caso di errore, ma esiste semplicemente un sistema di bonus-malus per calcolare il punteggio finale e leggere il finale.
Interessante invece la possibilità che offrono alcune carte di essere risolte in più di un modo.
Il gioco è proposto fino a 6 persone.
Noi lo abbiamo apprezzato molto in 2 giocatori, che così possono concentrarsi sulle carte in contemporanea.
Lo abbiamo provato fino a 4 persone sedute al tavolo e ha continuato a funzionare bene, complice la meccanica che abbiamo protetto con l’anti-spoiler per chi ama le soprese.
In 6 potrebbe essere arduo trovare qualcosa da fare a tutti.

Per indecisi e per chi ama le cose semplici

Se non sapete se le escape room fanno per voi, con un piccolo investimento lo potrete scoprire grazie a questa scatola.
Non che sia per forza un prodotto entry level (ovvero per novizi), ma la metodologia può appassionare e potreste essere nuovi fan di Deckscape.
Noi siamo già alla seconda scatola.
Soprattutto se non volete leggere regolamenti con eccezioni, sfrugugliare fra mazzi e installare app.
Insomma zero orpelli, ma robustezza e fluidità dell’esperienza di gioco.
Deckscape – Il Mistero di Eldorado  fornisce un ‘esperienza da questo punto di vista facilmente fruibile anche per un aperitivo. Appena si potranno fare.

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Non si può partire per El Dorado così alla leggera. Meglio passare da Get Your Fun e attrezzarsi come si deve, magari potete usufruire di qualche sconto.

 

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