Non è il primo progetto di Phalanx dove Pendragon Game Studio ha in carico la localizzazione in Italia.
Ricordate ad esempio Domination oppure più recentemente Mosaic.
Su un altro tema invece il gioco di Wallace, Rocktemen, approfondito di recente.
L’accordo fra Phalanx e la casa editrice del dragone questa volta è su Coalitions, adesso su Kickstarter.
Come altre volte, l’edizione italiana sarà stampata se sarà raggiunto un minimo di backers italiani.
Ne servono 150.
Per capire se potete essere fra questi, spendiamo qualche riga per descrivervi Coalitions.
Alle conclusioni, come sempre, un breve riassunto con le nostre conclusioni.
La Francia rivoluzionaria non piace a nessuno
O meglio, non piace alle monarchie del Vecchio Continente, che temono che il germe rivoluzionario si possa espandere anche nei loro Paesi.
Un tema molto scolastico insomma, ma è anche quello di Coalitions.
Il gioco è ambientato in quell’epoca e si occupa di quei fatti, con i giocatori che per l’appunto dovranno organizzarsi in coalizioni.
Anticipando un po’ il regolamento, scaricabile dalla pagina del Kickstarter nel suo formato preliminare, vediamo come uno degli obiettivi per vincere può essere proprio quello di entrare a Parigi (ovviamente non per la Francia stessa).
Un’altra possibilità è quella di ottenere 40 punti sul tracciato Influenza.
Attenzione perché in ogni caso non vince mai la singola nazione, ma l’intera coalizione, come il nome del gioco lasciava intendere.
Coalitions: 3 concetti base del gioco
Davvero qualche concetto chiave di Coalitions, dal momento che alla pagina del Kickstarter trovate tutte le indicazioni che necessitate.
Diverse Nazioni giocabili
Coalitions tiene conto di tutte le più influenti Nazioni europee dell’epoca.
Sono in tutto sei e devono essere presenti sempre.
Probabilmente il gioco da il meglio di sé proprio in questo numero.
In caso non riusciate a trovare questo numero di giocatori, alcune Nazioni saranno accorpate, con giocatori che “muovono” più di uno Stato.
Le coalizioni
Per l’appunto. Uno degli elementi fondamentali del materiale è il Political Status Marker.
Questo elemento scandisce le azioni, ma lo proponiamo qui per le coalizioni.
Ci sono due coalizioni, il leone rosso, tipico simbolo inglese e l’aquila francese blu.
Le altre due possibilità di schieramento sono quelle di essere neutrale oppure di condurre una guerra di espansione.
I giocatori dovranno esplicitamente dichiarare la loro posizione che influenzerà le loro possibilità di scelta durante i round.
Ovviamente si può cambiare fazione nel corso del gioco.
Turni in contemporanea
Molti degli aspetti del gioco sono gestiti in simultanea.
Significa che ogni giocatore smanetta sul tabellone mentre lo fanno anche gli altri.
Le azioni possono essere di tipo gestionale, come far quadrare le finanze e reclutare fanti.
Una volta che vi sentite pronti potete marciare sull’Europa con in testa il vostro Generale.
Né Risiko né Diplomacy
Risiko e Diplomacy sono due giochi che si pongono ai lati estremi della loro tipologia, che in realtà si tange malapena.
In Coalitions gli scontri non hanno elementi casuali, ad esempio contemplando il lancio di dadi, ma neppure così matematici come in Diplomacy.
Le battaglie sono gestite infatti dall’uso di carte.
Diciamo che da questo punto di vista Coalitions è più parente del gioco dell’Avalon Hill.
In Diplomacy tuttavia non si parla dell’aspetto economico delle guerre.
Eppure come diceva Napoleone “c’est l’argent qui fait la guerre“, concetto che proponeva anche Raimondo Montecuccoli, come Paolo Carraro ci ha ricordato.
In Coalitions l’autore non se lo dimentica e lo inserisce nel gioco.
Come finanziare il Kickstarter
Per prima cosa recarsi sulla pagina, ca va sans dire.
Con 81€ vi prendete il gioco base con aggiunta l’espansione. Presenti anche un sacco di amenità, come sculture 3D.
Da quello che leggiamo servono circa 14€ per farselo spedire.
Ricordate che se si arriva a 150 sostenitori italiani, Pendragon Game Studio si occuperà della versione italiana, sia quella Kickstarter sia quella standard che andrà sugli scaffali.
In conclusione
Coalitions è l’attuale progetto Kickstarter di Phalanx che terminerà il 14 Luglio.
La raccolta è già andata a buon fine dal momento hanno superato il traguardo che si erano prefissati.
La sfida, oltre ai classici stretch goals, è trovare 150 sostenitori italiani cosicché il gioco possa essere localizzato da Pendragon Game Studio.
Un’alta interazione, ma sembra non di tipo sgradevole
Un concetto cardine di Coalitions è l’aspetto diplomatico.
Ci sono 6 Nazioni giocabili, sempre presenti sul tabellone al di là del numero di giocatori.
In questo ricorda Diplomacy che, sebbene si giochino anche delle varianti, funziona bene a “posti esauriti”.
Diplomacy ha un aspetto un po’ pruriginoso, dato dal fatto che vince un solo giocatore.
Mentre durante il gioco è indispensabile allearsi, alla fine è per forza necessario orchestrare un tradimento per vincere.
Forse un’interazione ostile più forte di quella di Risiko e che a non tutti piace.
Coalitions evita questo attrito premiando la coalizione: i tradimenti sono in qualche modo ancora possibili, ma non indispensabili (almeno da quanto leggiamo).
Del gioco di Avalon Hill ha in comune la gestione simultanea delle azioni. Un aspetto fondamentale per titoli con un alto numero di giocatori dove si fanno scelte complesse.
Girarsi i pollici mentre gli altri giocano non piace a nessuno.
Se amate la storia e la diplomazia
Ad alcuni in Volpe Giocosa piace la storia, tanto che a volte proponiamo alcuni excursus (si veda questo articolo congiunto con History Games).
Ci stiamo inoltre gustando La Belle Époque, che presto vi proporremmo.
Abbiamo giocato molto anche a Diplomacy, soprattutto nella sua versione per email.
Il gioco dell’Avalon Hill però è molto ruvido, per i motivi già detti, mentre Coalitions sembra avere superato questo aspetto.
Motivo in più per provarlo e sostenerlo.