I giochi di destrezza mettono in crisi il Redattore.
Se la natura gli ha concesso il pollice opponibile, lì s’è fermata.
Ma lo ha dotato anche del senso dell’autoironia. Ecco perché Cakes! Di Little Rocket Games può andare bene anche per lui.
Tempo di lettura 5 minuti
Cakes! è arrivato in Italia prima delle vacanze natalizie.
Per questo, mentre scriviamo, siamo sicuri che molti di voi lo hanno già in libreria.
Del resto è il classico gioco “a zero regole” che potete intavolare in ogni occasione.
La semplicità di Cakes! Lo rende anche adatto ai bambini, con delle accortezze che vi indicheremo. Addentriamoci adesso in questo gioco di pura destrezza.
Alle conclusioni qualche consiglio, come riporta anche il regolamento, per giocare con i più piccoli.
Cakes!
di Juan Carlos Ruiz
Little Rocket Games
Da 2 a 4 giocatori. Età 5+
Durata: circa 20 minuti
Costo: lo trovate su Get Your Fun
Ricordi di famiglia
Quando il Redattore era piccolo c’era una torta che si faceva in casa. Una volta fu eletta anche a torta di compleanno.
Fu un anno che un’influenza, ordinaria, non permise al vostro blogger preferito di fare la classica festa con gli amichetti.
Rubando la scena ad un altro blogger, grande chef, la ricetta della torta era questa.
Si comprava il pan di spagna a piani. Si prendeva un piano e si spalmava con la crema. Poi si posava il piano di pan di spagna successivo e così via.
Alla fine si ricopriva tutto di cioccolato.
Il vantaggio della torta era che anche il vostro affezionato poteva contribuire a realizzarla, data la semplicità.
Di questa storia tenete a mente il susseguirsi dei piani di torta: sarà utile per capire Cakes!
Dischi volanti? No, piani di torte
Molto semplice la confezione. Cakes! Si presenta infatti in una scatola quadrata, sufficiente ad ospitare dischi di cartone del diametro di 14 cm.
Quattro di loro sono Piatti, uno per ciascun giocatore.
Gli altri dischi sono piano di Glassa, a gruppi con motivi diversi che ricordano gli stili di torta più famosi.
Un ultimo disco è il tappetino del campanello.
È questo il tipico aggeggino metallico che fa “ping” quando lo colpisci in testa.
Lo si usa in ristorazione quando un piatto è pronto, così che possa essere servito. In Cakes! ha lo stesso ruolo.
Un po’ di attività manuale alla prima partita
Nella scatola trovate un’ottantina di elementi di cartoncino rettangolari da piegare in due. Sono le Farciture.
Sono elementi molto rigidi, quindi, dopo questa operazione, rimarranno piegati con un angolo di fra i 30 e 60 gradi.
Prendete poco in giro: una certa abilità ingegneristica potrebbe essere utile. In fondo alla scatola trovate un sacchetto di cubetti alla german in differenti colori.
Gli obiettivi di Cakes!, invece, sono scanditi da un mazzo di carte che indicano di quanti piani la torta deve essere alta.
È associato anche il punteggio in caso di successo.
Tutta questione di equilibrio
Maniaci dell’ordine rilassatevi. Qui nessun giocatore ha un colore assegnato.
L’importante è partire con un Piatto, avere 10 Glasse e il doppio numero di Farciture.
Si parte tutti con un Piatto in mano, steso sopra il palmo della mano e si cerca di comporre una torta con l’altezza richiesta dalla carta Ordine di turno.
Potrebbe essere necessaria una ciliegina (cubetto) sopra.
Come creare la torta più alta del mondo
La logica di impilamento è molto semplice.
La base è il Piatto e non si scappa. Aprendo bene il palmo della mano, fornendo supporto con i polpastrelli, il Piatto sarà le fondamenta della torre di piani di torta.
Sopra andranno messe in piedi due Farciture e infine un disco, una Glassa, a “tappare”.
Questa è “l’unità atomica” di Cakes!. L’abilità sta proprio nel vedere crescere la propria torta.
Se si soddisfa l’Ordine si suona il campanello e si prende la carta: farà punti a fine partita.
Se nell’opera crolla tutto…eh, o si riparte dalle macerie o direttamente dal piatto vuoto.
Sempre più difficile siore e siori
La chiave del gioco è nell’impilamento successivo dei piani sulla torta.
Risolto l’Ordine, non si riparte da zero a meno di crolli, ma si continua su quanto già edificato.
Questo porta anche alla possibilità di fare cappotto (rubando un vocabolo dal gioco delle carta da bar).
Infatti, se teoricamente bisognerebbe aspettare di finire gli Ordini e contare i punti, basta che un giocatore raggiunga il decimo piano e diventa il pasticcere dell’anno.
Un auto-equilibrio…meccanico
Una cosa stupida, ma che ci ha sorpreso.
Il gioco si auto equilibra. Più piano si impilano, più la torta-torre diventa instabile.
È vero che il giocatore con la torta più alta è più vicino alla vittoria, ma sicuramente sarà più lento per evitare un crollo.
Automaticamente chi è rimasto indietro può recuperare.
Se poi la velocità non è il vostro forte, basta seguire la via che porta ai 10 piani andando del vostro passo.
Per inciso le abbiamo provate tutte, giocando su apertura e posizione delle Farciture.
Niente da fare. Dieci strati è un obiettivo che richiede una destrezza che non è nelle nostre corde.
In conclusione
Cakes! è un gioco pensato per tutti, in particolare anche per includere bambini.
Può risultare però che i dischi siano troppo larghi per le manine delle volpine giocose. Che sia concesso loro di poggiare il piatto sul tavolo.
Tenete conto poi che un piano della torta si aggira sulla decina di centimetri.
Come dicevamo serve un po’ di abilità in quanto si gioca in pratica con una mano sola.
Sempre per i manici dell’ordine, tenete conto che i crolli sono frequenti e spargono Farciture e Glasse su tutto il tavolo e anche sul pavimento.
Un consiglio: rilassatevi, state giocando e forse, il trambusto dei crolli, è proprio la parte divertente.
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14 Gennaio 2022