C’è una serie TV che, soprattutto anni fa, guardavamo sbragati “in villa” sul divano.
“Affari al Buio” era un programma interattivo dove ognuno cercava, mentre mangiava patatine, di indovinare il contenuto del box all’asta.
Una buffa, e improbabile, compagine di partecipanti e l’incalzante venditore facevano rallegravano uggiose serate.
Se come noi avete amato quel programma, Box Hunters Texas ve lo farà rivivere.
Tempo di lettura 6 minuti
Per chi non l’avesse capito, Box Hunters Texas è un gioco d’aste.
La struttura del regolamento e del turno di gioco fa subito capire che è un party game che può animare qualsiasi serata, che abbiate visto il programma tv oppure no.
Del resto la meccanica adottata si presta a fare caciara.
Il gioco è stato sviluppato tramite Tambù, che accompagna gli autori con un’idea fino alla realizzazione della stessa.
Non mancano anche corsi di design e contest.
Alle conclusioni cosa ci portiamo a casa di questo gioco e il link dove acquistare Box Hunters Texas.
Box Hunters Texas
di Nicolò Buniato
Tambù
Da 2 a 9 giocatori. Da 12 anni
Durata: 45 minuti
Costo: 20 eur circa
Come funziona l’affitto dei box negli USA
Un attimo di ambientazione. Negli Stati Uniti, ma ultimamente anche da noi, esiste la possibilità di affittare un box auto.
Ok, dov’è la novità? Il fatto è che questi box sono organizzati in isolati, in “condomini di box”, uno accanto all’altro come villette a schiera.
Spesso lontani da casa, vengono usati non tanto per parcheggiare l’auto, quanto come sorta di magazzino dove stipare cianfrusaglie varie.
Ricordati di pagare l’affitto
Se per qualche motivo non pagate l’affitto, il gestore apre il box e mette all’asta il contenuto.
La cosa buffa, che poi è l’elemento chiave anche in Box Hunters Texas, è che chi partecipa all’asta non può entrare nel box.
Dalla soglia può scrutare l’interno, provare a stimare il valore del contenuto e regolarsi quindi su quanto sbilanciarsi nel corso dell’asta.
A volte ci si guadagna, altre no.
Un gioco di carte tascabile
Sebbene il gioco si presenti con la sua scatola all’incirca formato A5, Box Hunters Texas è totalmente tascabile.
Del resto parliamo di un gioco di carte con qualche dischetto in cartoncino per il denaro e per i Lucchetti.
Magari dopo avere imbustate le carte, lo potete portate ovunque.
Conviene, al fine di capire il gioco nel paragrafo seguente, spiegare che tipi di carte potete incontrare.
I partecipanti all’asta
Un gruppetto di carte rappresenta i partecipanti all’asta.
Ad inizio partita ogni giocatore riceve il suo personaggio. Ciascuno di questi simpatici figuri ha una sua specialità, come può essere l’elettronica o l’ambito degli oggetti preziosi.
Quando porta a casa oggetti di questo tipo ottiene un ricavo maggiore.
Ci sono anche due personaggi speciali, con abilità che non riguardano una competenza merceologica. Sono tutti dettagli comunque, non ci dilunghiamo.
Come è organizzato l’interno di un box
In questo senso gli autori cercano di replicare il più possibile il concept dietro il programma televisivo.
Ogni oggetto ha due valori. Il primo, in rosso, rappresenta quanto spazio occupa all’interno del box.
L’altro valore, in nero, lo spazio che l’oggetto contiene al suo interno.
Non è inusuale che una vecchia cassapanca, una volta aperta, possa contenere una rara collezione di francobolli.
Le dimensioni del contenitore ci possono dare una vaga idea del numero di oggetti contenuti e delle loro dimensioni.
Un difficile lavoro di estimo
Nel programma accadeva che alcuni oggetti fossero facilmente identificabili.
I contendenti, di acchito, riuscivano a stimarne il valore (anche dimostrando un’eccesiva precisione e presunzione).
Altri oggetti, o perché nascosti o al buio, non permettevano chiaramente d’intuirne lo stato di conservazione se non proprio di cosa si trattasse.
Solo una volta vinta l’asta, messo il proprio lucchetto al box, avrebbero potuto sincerarsi del reale valore del box quando sarebbero tornati a fine giornata.
Una giornata di aste
Il gioco funziona esattamene come le puntate, nel gioco Giorni, della trasmissione TV.
Ad ogni Giorno viene battuto all’asta un certo numero di box.
Ciascun giocatore che quel Giorno partecipa all’asta paga una sorta di biglietto di ingresso al Banditore.
L’asta di un box si basa sullo stendere sul tavolo un certo numero di carte fino a che il volume degli oggetti, la somma dei numeri rossi, non raggiunge il valore di 15 (se si “sballa” l’ultima carta è eliminata).
Parte quindi la gara vera e propria per aggiudicarsi il box, considerando i fattori visti primi.
Di conseguenza alcuni oggetti avranno un valore incerto e, anche quelli che hanno una capienza, mostreranno il loro contenuto solo a fine asta.
Chi vince l’asta piazza il proprio Lucchetto, un token in cartoncino, e i soldi che ha speso sulla fila delle carte che rappresentano il box.
A fine giornata si potrà entrare per vedere cosa si è acquistato.
Un obiettivo semplice: fare soldi
Il gioco va avanti così per il turno stabilito in base al numero di giocatori.
Il regolamento suggerisce anche l’introduzione di un Anonimo partecipante, un automa che interferisce alle aste puntando e intralciando i giocatori.
Forse uno dei punti di forza di Box Hunters Texas è proprio il fatto che non c’è nulla da aggiungere.
Facile, diretto, giocabile da tutti.
Alla fine, anche se qualcuno attorno al tavolo conoscesse solo il Mercante in Fiera, capirebbe comunque la logica del gioco.
Gli autori introducono poi qualcosa in più, caricando i personaggi con delle competenze, ovvero Abilità Speciali, che creano asimmetria.
Un umami che ci può sempre stare.
[ps2id id=’finale’ target=”/]In conclusione
>> Link alla pagina di Tambù
Box Hunters Texas è un gioco di carte basato sulle aste.
Tuttavia ha quasi una componente simulativa che vuole replicare una nota trasmissione televisiva.
Che la si conosca oppure no è comunque ininfluente.
Il gioco, come buona parte dei titoli che fanno dell’asta la meccanica principale, è intuitivo.
Il regolamento si ripete un po’ e il periodo non scorre sempre fluido, ma gli esempi e la semplicità del gioco rendono chiaro il da farsi.
Il numero di giocatori che possono giocare e il chiasso che si crea centrano l’obiettivo di essere un party game
Dal nostro personale punto di vista, infatti, facilità, brevità e l’essere coinvolgente sono elementi che dovrebbero caratterizzare un gioco che vuole essere scanzonato.
Prenderlo come un party game
Capito in che parte della libreria dei giochi si posiziona Box Hunters Texas, si possono fare alcune considerazioni.
A differenza di altri giochi d’asta, si veda Alta Società, Warehouse 51 e il recente Modern Art, non ha twist, trovate, particolari.
Lo scopo degli autori, come da cappello introduttivo, è quello di farvi passare attraverso lo schermo e replicare una giornata ad Affari al Buio.
È chiaro che non ci siano particolari contrappesi che frenano un giocatore che si aggiudica i migliori box.
Questo avviene anche nella vita reale.
Tuttavia, il fatto che il contenuto dei box è svelato solo a fine giornata, mitiga il leader in fuga.
Chiaramente un gioco aleatorio
Si potrebbe proseguire dicendo che l’alea si fa sentire, ma lo stesso avviene nella realtà.
Le indicazioni sulle dimensioni, ad esempio, di un contenitore all’interno del box non possono identificare chiaramente il valore del contenuto.
Un anello di diamanti è molto piccolo, mentre un’inutile pila di vecchie riviste sarà voluminosa. E vale il viceversa.
Lo scopo del gioco è quello di fare parlare al tavolo, invocare la fortuna o la malasorte, in una caciara degna della serie TV.
Anzi, sebbene il regolamento consigli di fare offerte in ordine di turno, potete virare verso l’anarchia dove ogni giocatore offre quando vuole e con il banditore che indica a voce alta l’attuale miglior offerente.
Finirete la serata senza voce, ma Box Hunters Texas sarà ancora più coinvolgente.
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7 Maggio 2022