Più di 7 milioni di persone in un migliaio di km quadri. Se qualcosa va storto, capite è un problema.
E qualcosa di storto è andato a Black Out Hong Kong di Cranio Creations.
Si perché all’improvviso la città si sveglia e manca la luce: è il caos.
Non manca di originalità l’autore, Alexander Pfister, che noi conosciamo per Mombasa, Great Western Trail (GWT) e Oh my Goods!.
Tolto forse quest’ultimo titolo, l’autore ci ha abituato a titoli di una certa consistenza.
Su BGG Mombasa prende un peso di 3.91/5 e GWT porta a casa 3.70/5. Sappiamo anche come questa valutazione sia opinabile, ma rende l’idea.
Blackout Hong Kong (qui la pagina dell’editore) non è da meno con 3.50/5. Vedremo quanto sia veritiero o no nel paragrafo dedicato.
Chi volesse riaccendere subito la luce, salti alle conclusioni.
Blackout Hong Kong
Cranio Creations
Da 1 a 4 giocatori. Età 14+
Durata: 75-150 minuti
Prezzo: 50 eur circa
Non ci è ben chiaro perché l’eta minima per sedersi al tavolo sia così alta. L’ambientazione non sembra avere elementi impressionanti o scabrosi e la complessità (vedi Esperienza di gioco) non è così elevata come sembra.
Proponiamo un 12+ che scende a 10+ con un adulto.
Anche le tempistiche sono molto variabili, in base all’esperienza e all’atteggiamento dei giocatori.
Un sacco di materiale
La scatola, subito dopo l’apertura, è piena di materiale. Più di un centinaio di carte, di buona fattura, e cubetti a iosa, come da tradizione per questo tipo di titoli.
Monete, monetine e diverse tessere in cartoncino completano la dotazione.
La grafica delle carte ci rimanda effettivamente al sud-est asiatico, come anche l’uso dell’oroscopo cinese per differenziare i mazzi per i giocatori.
C’è stato sul web un po’ di chiacchiericcio sul tabellone: a molti è parso troppo scuro e, ad alcuni, un po’ astratto.
Cranio Creations nella sua localizzazione di Blackout Hong Kong ha “schiarito” il tutto, ma il gioco mantiene quella cupezza che un blackout dovrebbe dare.
Una manna dal cielo la plancetta giocatore: ampia e chiara (vedi sotto).
Esperienza di gioco
I turni sono molto articolati, ma troverete presto la logica.
In pratica all’inizio del turno vengono indicate, con dei dadi, i materiali che sono a disposizione: cibo, acqua, benzina e quant’altro.
Il giocatore ha un mazzo di carte da giocare, in stile Mombasa: ogni carta permette di compiere un’azione, dalla più classica che permette di prendere le risorse ad altre che, consumando risorse, fanno altro.
Ogni plancia giocatore ha delle carte obiettivo: se le condizioni vengono soddisfatte, tramite pagamento risorse o altro, si può aggiungere quella carta alla mano o avere altri bonus.
Esplorazione
Un po’ diversa la fase esplorazione: di tratta anche qui di risolvere i talloncini sulla mappa rispettando le richieste.
Servono punti esplorazione: calando un set di carte-volontario si sommano i punti che ogni carta mette a disposizione, insieme ai bonus. Un volontario finirà all’ospedale: tornerà a disposizione se userete il medico.
Sulla mappa sono poi riportate delle città (a noi piace pensare a cabine di derivazione) che una volta “riparate” attorno a un distretto, permettono di fare punti e sbloccare bonus.
Nella fase successiva si possono comprare da un mercato le nuove carte obiettivo, dopodiché si dà una sistemata generale, si contano i distretti sistemati e si riparte.
Messa così può sembrare complesso e anche il regolamento di 20 pagine fitte può spaventare, anche perché ogni fase in realtà ha delle eccezioni all’interno e delle sotto-regole.
Tranquilli: la plancetta giocatore, come dicevamo, ha un iconografia e una sistematicità tale da rendere tutto semplice dal 3° turno in poi della prima partita.
Certamente Cranio Creations fa bene a collocare Blackout Hong Kong nella sua categoria Hard Core Games, ma non spaventatevi. Se poi non gliela fate guardate il materiale a disposizione.
Modalità campagna e solitario
Presente anche una modalità campagna che ambienta una storia nelle ore successive al fattaccio.
Non si tratta di un legacy: la campagna è rigiocabile più volte, anche i modalità solitario, e giudicare il vostro operato in base al punteggio.
File a disposizione
La stessa Cranio Creations mette a disposizione il regolamento in italiano: corposo ma che lascia poco spazio a dubbi.
L’utente pincopanco di BGG ha creato poi un sacco di materiale aggiuntivo:
- Riepilogo per lo svolgimento di una partita classica
- Un file con le FAQ (Frequently Asked Questions)
- Un riepilogo per la modalità campagna e singolo giocatore
Disponibile anche su BGG un riepilogo, più verboso, in inglese.
E da oggi anche Volpe Giocosa viene incontro alle vostre necessità, con il suo brand!
Ecco le scatole delle carte di Volpe Giocosa!
La nostra opinione
Blackout Hong Kong è titolo che Cranio Creations del noto autore Alexander Pfister.
Il gioco ha un’ambientazione originale, che, dopo avere digerito le meccaniche, diventa un po’meno astratta di quello che sembra all’inizio.
Serve infatti qualche turno (non partite) per diventare familiari con la meccanica, cosicché anche il giocatore più noioso verrà coinvolto e inizierà a volere pianificare le sue mosse per fare tutto.
Vi divertirete fin da subito quindi, ma imparerete a fare strategie solo con l’esperienza. Il ché è un plus per la longevità dello titolo stesso.
La modalità campagna e solitario va nella stessa direzione.
Concludiamo dicendo che Black Hong Kong è un titolo complesso, ma non intricato, che può farvi passare delle serate o pomeriggi divertenti.
BGG segnala un 7.6 che ci sembra onesto.