Volpe Giocosa, più o meno apertamente, riceve spesso feedback dai suoi lettori. Generalmente avviene per qualche contenuto di nicchia o qualche riflessione.
Il video su Market Garden, ripreso con una banale e scrausa webcam, e il suo relativo approfondimento, furono uno di questi casi.
Del resto era davvero a parer nostro un progetto meritevole. Ecco quindi che adesso vi proponiamo Battle Card – Series 1.
Tempo di lettura 6 minuti
Battle Card – Series 1 è un progetto dove sono proposti 5 wargame in solitario in formato cartolina, così come lo era Market Garden. A differenza dell’operazione in Olanda, questi 5 scenari non sono offerti gratuitamente, ma proposti via Kickstarter.
Come in altre occasioni, si vedano i progetti di Marco Salogni, il contributo è davvero irrisorio (attorno ai 5€).
Starà a voi stamparlo, come sempre, a campagna conclusa.
Una precisazione fin da subito: Market Garden rimane gratis, quasi come una promo, e non sarà incluso in questa wave, che invece propone solo giochi inediti.
Andiamo nel dettaglio.
Cinque teatri della Seconda Guerra Mondiale
I due autori, Nils Johansson e David Thompson, ci propongono quindi 5 scenari indipendenti riguardanti la Seconda Guerra Mondiale.
Mentre scriviamo sono noti scenari: Mortain, Malayan e Moro River.
E, ebbene sì, Volpe Giocosa ha provato in anteprima, grazie alla disponibilità della Postmark Games, gli ultimi due titoli.
Per inciso: gli altri due titoli comprendenti il set che verrà inviato ai backers non sono ancora noti.
Secondo noi non c’è volontà di alimentare un hype, anche se non ci sarebbe niente di male, bensì siamo di fronte a un “vero” Kickstarter.
Gli autori, ci sembra di capire, stanno davvero finalizzando il loro gioco.
Come si presentano le Battle Card
La grafica e l’impostazione del gioco è la stessa che abbiamo visto in Market Garden.
Carina l’idea di scrivere un paragrafo che contestualizza la battaglia, sia storicamente che geograficamente, grazie anche a un’immagine raccolta in un quadratino.
Sembra poi che gli autori si siano concentrati su eventi “meno di grido”.
La campagna del fiume Moro (Moro River) è un avvenimento poco raccontato, se non forse nelle zone dove le operazioni narrate si sono svolte.
In questo senso l’opera della Postmark Games ha anche quello di tenere viva la memoria.
I vostri 11 dadi
Tornando alle meccaniche di gioco, le Battle Card sono fogli da stampare (pensati probabilmente per un formato US letter, ma vanno bene anche in A4 e A3, o ancora, stampando separatamente mappa e regolamento).
Lato vostro, dopo che avrete ricevuto i file PDF, dove procurarvi all’incirca una decina di dadi a 6 facce, dove il numero esatto dipende dalla campagna.
Per fare le cose in un certo modo dovreste avere anche set colorati, in modo da dividere le truppe Alleate, dai Giapponesi o dai Tedeschi.
Ancora potreste usare dadi di “colore neutro” per il meteo, il conta turni o, semplicemente, per quelli che determinano i risultati delle campagne.
Se siete come noi degli appassionati dei PnP, immaginiamo abbiate ormai la vostra scatola degli attrezzi.
Alle conclusioni vi offriamo tuttavia un sistema per evitare tutto questo, completamente legale se vi attenete alle nostre indicazioni.
La piccola Stalingrado
Potremmo andare avanti così per ore, decantando o destrutturando, decidete voi, Battle Card – Series 1.
Facciamo invece un esempio di gioco con Moro River, anche perché tocca avvenimenti accaduti vicino a noi.
Come sempre Wikipedia può offrire una panoramica del contesto storico, lasciando poi a voi l’approfondimento su altre risorse.
Siamo nel Dicembre del 1943, gli Alleati stanno risalendo la Penisola e di volta in volta le truppe tedesche ripiegano creando un nuovo fronte.
Da una parte il gen. Alexander ha intenzione di sfondare le linee e prendere Pescara e poi Roma, ma l’operazione si dimostrerà più difficoltosa del previsto, visto anche che molte risorse saranno nel frattempo dirottate per lo sbarco in Normandia.
D’altra parte Kesselring, vede nella linea Gustav un valido fronte per arrestare l’avanzamento nemica, anche a causa dell’asperità del territorio.
Inoltre Ortona, l’ultimo punto della linea sul versante adriatico, è un porto strategico.
La battaglia sarà durissima, tanto che Ortona sarà soprannominata “la piccola Stalingrado” e 1375 soldati canadesi riposano oggi in un locale cimitero di guerra, il Moro River War Canadian Cimitery.
E qui inizia la nostra storia
Scusate la prolissità, ma era necessario contestualizzare questa Battle Card.
Perché gli eventi narrati sono proprio quelli che troverete in Moro River.
Siete al comando di 3 unità canadesi che ingaggiano i tedeschi su tre linee differenti: San Donato, San Leonardo e La Torre.
Da queste località partono tre direttrici differenti verso nord.
A fronteggiare gli Alleati altrettante unità tedesche mentre ripiegano, per l’appunto, a nord verso Torre Mucchia.
Il giocatore ha 6 turni per arrivare a prendere lui stesso il luogo dove si stanno concentrando le truppe tedesche, mentre perderà in ogni altra circostanza.
La struttura del turno
Come in Market Garden, ogni dado Alleato si confronta con uno dell’Asse.
A seconda di quale dado ha il valore più alto, si entra in una riga della tabella che permette di risolvere lo sconto, la Battle Result Table. Il lancio di un dado seleziona invece la colonna e, dall’incrocio, si determina il risultato.
In caso di perdite su un fronte e/o l’altro, si aggiorna il dado.
Nella tabella, per il lato tedesco, può accadere che esca una “W”, ovvero che il dado dell’Asse arretri verso Torre Mucchia.
Sui 3 fronti, le tre strade verso Torre Mucchia, non mancherà ai tedeschi la possibilità di ottenere rinforzi, ma anche i canadesi, seppure in minor misura, potranno attingere a forze fresche.
Più strategicamente, invece, potranno approfittare di alcuni collegamenti per fa passare uomini (punti di dado) da uno dei tre fronti all’altro.
Ecco che giocherete 6 turni impegnativi, sperando che il fango impantani i panzer tedeschi.
Il resto del gioco, e della sorpresa, lo lasciamo a voi.
In conclusione
Dite quello che volete, ma Volpe Giocosa ha fiuto per questi camei.
Market Garden fu davvero sorprendente per la semplicità delle meccaniche e per l’accuratezza della ricostruzione storica.
Ecco perché appena abbiamo saputo di questa Battle Card – Series 1, ci siamo buttati a capofitto nel prendere i contatti con gli autori.
Per brevità vi abbiamo solo parlato della campagna di Moro River, ma The Malayan Campaign è in certi sensi ancora più originale e con più scelte lasciate al giocatore.
Ma, come sempre, qui sforiamo nel gusto personale.
Come non stampare nulla
C’è un modo interessante e scaltro che vi evita di stampare il PDF.
Se avete un tablet, dove 7-10 pollici è uno standard, potete usarlo per visualizzare la mappa e appoggiarci i dadi sopra (se magari li lanciate su un’altra superficie è meglio).
Un’altra soluzione, se avete Tabletop Simulator e un minimo, inteso come un briciolo sopra lo zero, di familiarità con questo software, potete crearvi la propria copia personale.
Con questo metodo abbiamo risolto anche la necessità dei dadi.
Tabletop Simulator offre due possibilità: caricare tutto su cloud o tenere il gioco in locale. Condividere il gioco senza il permesso della Postmark Games è un atto illegale, giocarlo sul proprio pc no.
E mentre aspettiamo di scoprire in che parte del globo saranno ambientate le ultime due Battle Card, siamo già in attesa della Series 2.
Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi che possono piacerti se hai gradito l’articolo.
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29 Settembre 2023