Arena è un gioco di ItAlea ambientato nelle arene gladiatorie dell’Antica Roma.
Non è la primo volta che questo Roberto Leopardi ci porta negli “sport” più in voga all’epoca dell’Imperatore e soci.
Ricorderete le folli corse delle bighe in Quadrigae, con una riproduzione del Circo Massimo.
Ci spostiamo di poco, di una fermata di metro B direbbero gli attuali romani, e arriviamo al Colosseo.
Diteci voi alle conclusioni se per Arena è pollice alzato o verso.
Arena
ItAlea
Per 2 giocatori. Età 12+
Durata: 15 minuti
Costo: 15 eur
Gladiatori per tutti i gusti
Nel corso di quest’articolo vedrete come dietro a questo titolo ci sia la ricerca dell’accuratezza storica.
All’interno della scatolina 16 x 11 cm (tipo quella di Terzo Tempo e 4-3-3, ad esempio) balza agli occhi la fustella dei gladiatori.
Sono 18, uguali a due a due, in tasselli esagonali. Al centro è rappresentato il combattente, armato secondo la sua specialità.
Nel regolamento vengono presentati ad uno ad uno, parlando di armature, ma in realtà è una caratterizzazione più profonda del solo equipaggiamento.
Troviamo il Myrmillo, pesante armato e possente, che però può essere messo in difficoltà da un più agile Thraex, che ricalcava i guerrieri della Tracia.
Di tutta un’altra pasta il Retiarius, armato di una rete come un pescatore.
L’arena esagonale
I gladiatori che vi abbiamo descritto si affrontano in una plancia pieghevole 30 x 21 cm, rappresentate per l’appunto l’arena gladiatoria.
E’ ovale e il terreno è diviso in esagoni, 9 x 7.
Un ambiente stretto dove le “mosse” dei gladiatori sono pianificate per mezzo di carte.
Sono due mazzi da 27 carte, dove ciascun giocatore deve selezionare le 15 proprie di quella tipologia di gladiatore.
Ricorda il sistema di scelta dei calciatori di 4-3-3.
L’esito degli scontri, con affondi e parate, dipendono da un lancio del dado per ciascun giocatore, corretto con dei bonus.
Alcuni segnalini tracciano, talvolta, l’esito di questo scontro. Può trattarsi di particolari ferite o per tenere conto di attacchi speciali.
Un wargame simulativo
Come scritto poco prima, Roberto ha fatto un’ottima ricerca dietro all’universo dei combattimenti gladiatori.
Ogni combattente, abbiamo visto, era equipaggiato in diverso modo.
La sua armatura è caratterizzata da dei numeri incisi su ciascun lato dell’esagono del gladiatore.
Più alto i valore, più alto sarà il bonus difensivo qualora venga attaccato sul quel fianco.
Il set delle 15 carte prese dal mazzo, riporta le azioni proprie di quel tipo di combattente.
Vediamo ora come usare le carte all’interno dell’economia dello scontro.
Un turno di gioco
Ogni turno di gioco è costituito da due fasi identiche tra loro, dove si giocheranno 2 delle 3 carte a disposizione.
Ogni giocatore, dopo la preparazione vista al passo precedente, dispone il suo tassello gladiatore al centro dell’arena e viene dotato di appunto 3 carte.
Una di queste, la Motus, lo seguirà per tutta la partita, anche se potrà giocarla solo una volta per turno.
Le altre verranno scartate con l’uso o comunque aggiornate ad ogni turno.
Del resto la carta Motus è basilare, in quanto permette il movimento del gladiatore nell’arena e la rotazione su se stesso.
Quest’ultima possibilità, se vi abbiamo ben spiegato la caratterizzazione del gladiatore, è utile per offrire all’avversario il lato meglio difeso.
Le altre carte generalmente consentono di attaccare l’avversario su un lato, a patto che si trovi entro la distanza indicata sulla carta stessa.
Risoluzione degli scontri
Giocata una carta offensiva, si passa alla verifica dell’effetto.
Il lancio di un dado, più il bonus indicato dalla carta, determina il valore di attacco.
Il valore sul lato dell’esagono, soggetto all’attacco, del difensore, rappresenta il valore difensivo, corretto con un eventuale bonus sulla carta.
La differenza, se positiva, è il danno che il difensore subisce.
Ci sono effetti addizionali nel caso il colpo sia particolarmente violento.
La scuola gladiatoria, in punta di penna dell’autore, vi spiegherà azioni più complesse
Combo e azioni più complesse
Se un attacco portato a segno con un gladio richiede una simulazione semplice, altri tipi di attacco hanno una meccanica più complessa.
Reti e lacci più che ferire, tendono a “catturare” l’avversario con chiari malus.
Il difensore a sua volta ha modo di divincolarsi e annullarne gli effetti, o anche giocare l’evento a suo favore,
Capite bene che, per simulare al meglio questi casi, si debba ricorrere a meccaniche più articolate.
Dal momento che ogni carta è numerata, è facile per una tabella che trovate all’interno della confezione riassumervi come comportarsi.
Le carte con azioni più complesse vi rimandano nel testo direttamente alla tabella stessa.
Durante le partite non abbiamo mai avuto la sensazione di sbagliarci.
Un gioco che può anche essere a campagna
Il giochi di ItAlea fin qui proposti sono caratterizzati da un elevata possibilità di torneabilità.
Ricorderete certo gli eventi organizzati dallo stesso editore quando la pandemia lo permetteva.
In Arena ogni scontro finisce o con la morte di un gladiatore o con un pareggio.
Il vincitore sarà ricompensato con la Gloria, spendibile nelle battaglie successive.
Dei biglietti, già nella confezione, possono essere usati per tenere traccia dello stato dello scontro e della carriera del singolo gladiatore.
Possibilità di crescita del gioco
Abbiamo già parlato con Roberto di come si può ampliare questo titolo.
Molti, basta vedere le campagne Kickstarter, sarebbe attirati da miniature di ciascun gladiatore.
Inoltre il mondo delle arene nell’antica Roma era talmente vasto che questo gioco potrebbe dare adito a mille espansioni.
Addirittura il singolo gladiatore, un po’ come le astronavi di Battlestar Galactica, potrebbero essere venduti separatamente in blister.
Chissà se ItAlea ci sta pensando.
Sicuramente è vero per le miniature, come vedete sul loro sito e in questo video.
Ne esistono infatti di dipinte a mano ben confezionate nella loro scatola.
Risorse online
Come al solito ItAlea mette a disposizione un sacco di risorse online.
Sicuramente il regolamento e da vedere, ma se siete più pigri ci sono anche i videotutorial.
Interessanti anche le origini di Arena.
Come abbiamo detto, nel gioco ci sono alcuni “consumabili“, facilmente reperibili al link indicato.
In conclusione
In Quadrigae ItAlea. con Roberto Leopard.i ci aveva già portato all’epoca dell’Antica Roma per le corse delle quadrighe.
Con Arena invece siamo all’interno del Colosseo (e non solo).
Per quanto semplice, a parte forse azioni più complesse, e rapido, questo titolo riassume bene tutte quelle che possono essere le componenti di un combattimento gladiatorio.
Termini latini nel regolamento, sebbene richiedano un po’ di familiarizzazione, aiutano a coinvolgere il giocatore.
Partite rapide dicevamo, che lo possono essere ancora di più, se commettono azioni improvvide, come offrire il fianco disarmato all’avversario o facendosi colpire alle spalle.
Qualcuno dirà che c’è un aspetto casuale. Infatti, in Arena si può morire anche per un solo colpo. Certo bisogna andare a cercarsela.
Il gioco, a nostro avviso, meriterebbe di essere approfondito con espansioni ed elementi di maggior pregio.
Certo, all’editore andrebbe riconosciuto un premio maggiore sulla scatola.
Amanti di wargame e storia
Se vi abbiamo detto come giochi del passato si possono riportare in vita, Arena ci fa fare il viaggio in senso opposto.
Il gioco si presta anche a essere giocato con più attori, ad esempio in 4. E’ sufficiente comprare una seconda scatola e fare le squadre.
Se amate, storia, combattimenti e anche tornei, Arena è un gioco che può fare per voi.
Chissà se ItAlea ci sta pensando.
Sicuramente è vero per le miniature, come vedete sul loro sito e in questo video.
Ne esistono infatti di dipinte a mano ben confezionate nella loro scatola.
ma non è il reboot di arena colossei?
Grazie Azy.
Sì, abbiamo riportato con una modifica la disponibilità delle miniature.
E’ un buon gioco simulativo che meriterebbe più visibilità.