Ank’hor è un gioco di Asmodee di dimensioni e durata contenuta.
Dopo averci portato nei mercati indiani con Jaipur, adesso Sébastien Pauchon, e amici, ci portano nell’Antico Egitto.
Ank’hor è un gioco veloce, semplice e molto tattico.
Chi volesse occuparsi con noi di scarabei e altri simbolo della mitologia egizia, ci segua, altrimenti ci vediamo all’uscita del mercato alle conclusioni.
Ankh’or
Asmodee Italia
Da 2 a 4 giocatori. Età 10+
Durata: 30 min
Costo: 17.99 eur
Materiale da viaggio per Ankh’or
Per Annkh’or Asmodee ripropone una confezione (packaging) che ricorda proprio quella di Jaipur.
Parliamo di una scatola 12.5 x 17.5 cm con un inserto in plastica, dove tutto sta stipato, ma per lo meno non occupa posto inutile nella libreria.
Inoltre in uno zainetto o borsa da donna entra comodamente.
Il materiale principale
I componenti principali sono due: i Gettoni e le Tessere.
I Gettoni di plastica hanno le dimensioni e il peso di fiche da casinò. Di diverso colore, riportano la stessa immagine su entrambi i lati.
Le Tessere ottagonali di cartoncino hanno disegnato un simbolo (es: scarabeo, sciacallo, deserto) su uno sfondo di un colore, così come il contorno. Dall’altro lato un icona indica il colore della tessera.
Alcune Tessere sono speciali, ma sono dettagli.
La nostra versione ha un Gettone in metallo, tipo segnalino primo giocatore.
Carina, ma si sopravvive anche senza.
Materiale secondario
Ci sono poi dei Segnalini Prezzo, un po’ piccoli a dire il vero, ma che maneggerete solo nel setup.
Altri Segnalini Bonus a forma di piramide, un po’ difficili da sistemare nella scatola, si assegnano durante il gioco.
Conclude la dotazione il pezzo più grande, la plancia pieghevole che distesa misura 33 x 5 cm.
Le proporzioni ricordano il tracciato di 7 Wonders Duel.
Ha de fori per alloggiare i Segnalini Prezzo.
Un gioco davvero facile da intavolare
Complice un regolamento davvero semplice e ben spiegato, giocherete un minuto dopo avere tolto il cellophane.
Prima cosa da fare è stendere la plancia e inserire casualmente negli spazi i Segnalini Prezzo.
La plancia è divisa in 6 parti, sotto le quali bisogna porre una Tessera.
Avrete capito che il Segnalino Prezzo indica quanti Gettoni bisogna pagare, e il loro colore, per portare a casa la Tessera.
Nella propria riserva si costruirà così un mosaico (pattern building) con il compito di avere più “mattonelle” possibili vicine dello stesso colore o con la stessa immagine.
In questo modo si faranno punti a fine partita e i Segnalini Bonus vengono dati durante la partita se si raggiungono “composizioni” di 5 Tessere.
Alcune meccaniche rendono il gioco non banale
Per quanto spiegato al paragrafo precedente, Ankh’or potrebbe essere di una banalità sconvolgente.
In un turno un giocatore può scegliere di prendere Gettoni dalla riserva o acquistare Tessere.
Non sono le Tessere speciali, come il deserto o lo scriba a fare la differenza.
In realtà lo spessore è trovabile in alcuni accorgimenti della meccanica.
Innanzitutto, come normale, non si può fare un cumulo di gettoni, ma c’è un limite.
I Gettoni sono pure pochi, messi in gioco in base al numero di giocatori.
In secondo luogo, il mercato delle Tessere non viene approvvigionato dopo ogni acquisto, ma solo quando si gioca il Gettone speciale Ankh.
L’uso di questo Gettone è il Mazzamurello. La Tessera meno costosa è eliminata, le altre slittano e la fila completata.
Avete messo da parte Gettoni di un colore per acquistare una Tessera? Ora è tutto da rivedere.
Materiale scaricabile
Asmodee come sempre mette a disposizione il regolamento nella sua pagina dedicata a un suo prodotto.
A differenza de cugino Jaipur, Ankh’or è giocabile in più di due giocatori anche nella modalità originale.
In Jaipur infatti bisognava ricorrere infatti ad alcuni regolamenti scritti dai fans.
Fans che sono intervenuti anche su Ankh’or per creare una modalità in solitario, tipo quella usata per 7 Wonders Duel.
In conclusione
Ankh’or è un gioco pubblicato da Asmodee Italia per 2-4 giocatori che ci ricorda Jaipur.
Questo è dovuto a come è organizzato il materiale e alla snellezza e organizzazione del regolamento, ma in realtà la somiglianza potrebbe finire lì.
Vedere il trafiletto finale.
Il gioco, fa accenni alla cultura egizia, ma non è così percepita. Ok, per l’Ankh, la chiave della vita.
I Gettoni e i Segnalini si identificano più che altro per il loro colore, con l’aggiunta delle immagini nelle Tessere.
Non è un biasimo e forse è proprio l’astrattezza che rende il gioco scorrevole e rapido.
A chi è dedicato
Fin dall’inizio abbiamo portato a paragone Jaipur.
Non è detto tuttavia che chi abbia amato questo gioco di carte trovi anche Ankh’or di suo gusto.
La meccanica alla base è effettivamente diversa.
Ankh’or richiede di organizzare le Tessere in un certo modo, un po’ come Azul, Sagrada e Queenz, ovviamente con le dovute proporzioni.
Per il resto questo gioco ha la stessa velocità freschezza e semplicità di Jaipur.
Probabilmente è ancora più astratto del gioco del mercato indiano, ma non è che sia per forza un difetto.
La casualità, almeno percepita, ci sembra minore.
Il fatto che non sia esclusivamente per due giocatori lo rende ancora più fruibile.
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