Un gioco poco conosciuto, preso all’asta del Victorian Monkey ancora nel cellophane. Ok non ve ne frega niente…volete sapere com’è questo Airships. Vi diremo che era il primo gioco che vedevamo con questa meccanica e, per averlo preso a scatola chiusa, ci ha soddisfatto.
Airships – Giganti dell’aria
Queen Games
Durata di una partita:circa 45 minuti
Da 1 a 4 giocatori. Età 10+
Prezzo: 30 euro circa
Airships è un gioco che ci vede a inizio ‘900, a capo di una azienda che ha lo scopo di gestire una flotta dirigibili. Per questo motivo ciascun giocatore è fornito di una mini plancia, dove in alto a sinistra si trova una cartoncino dell’amministratore delegato, che può essere francese, tedesco, statunitense o italiano. Quel segnalino siete voi e per diventare la migliore compagnia al mondo, dovete accaparrarvi i migliori elementi, rappresentati da alcune carte. Gli elementi possono essere persone, e quindi finanziatori, ingegneri o comandanti di aeromobile, oppure tecnologie o strutture, come materiali, rimesse per dirigibili e motori.
La meccanica di acquisizione con i dadi
Come ci si procurano questi elementi? In Airships non ci sono soldi, ve lo diciamo già. Ci sono invece 9 dadi, divisi equamente fra bianchi, rossi e neri. Ciascuna carta riporta in alto a sinistra un numero che deve essere ottenuto o superato col numero e tipo di dadi riportati in alto a destra. Queste carte sono raccolte in un mazzo e vengono scoperte una alla volta e disposte su un tabellone comune, divise fra le citate aree tematiche. A inizio partita ogni giocatore dispone di 2 dadi bianchi che può utilizzare per prendere le carte che richiedano questi dadi e di questo colore. Mano a mano che il gioco procede, gli specialisti e le tecnologie che acquisisce gli permetteranno di avere dei bonus sul tiro dei dadi, oppure lanciare ulteriori dadi o di altro colore.
Se all’inizio del gioco potremmo permetterci solo carte dai dadi bianchi, a metà partita inizieremo ad avere accesso alle carte con dadi rossi, per finire a quelle con i dadi neri, che sono le più avanzate ed ambite.
Lo scopo del gioco
Abbiamo capito come ottenere le carte e come sono divise, ma dobbiamo vedere ancora qual’è lo scopo del gioco in Airships. Come detto, ogni carta, oltre ad avere un costo in dadi, porta anche dei benefici, riportati in basso a destra. Fra i possibili benefici ci sono anche delle stelline e, sì, le stelline sono punti. Alcune tecnologie o specialisti portano punti, ma la fonte più redditizia sono i dirigibili stessi. E già. Che compagnia di dirigibili sareste, senza gli aeromobili stessi?
Al “mercato” infatti, oltre a ottenere pezzi per rimpolpare la vostra squadra, potete anche prendere dirigibili. Alla fine, i benefici che finanziatori, motori e compagnia bella vi danno, vi servono proprio a questo. Fra i dirigibili ve n’è uno “virtuale” in comune: il famoso, e famigerato, Hindenburg!
Dopo un tot di turni, quando i dirigibili iniziano a scarseggiare, il gioco finisce e si procede alla conta di punti.
Airships, preso a scatola chiusa, ci è piaciuto. Riteniamo sia un gioco che permette a tutti di giocare sullo stesso piano, esperti e no. Tuttavia l’uso dei dadi non deve far pensare ad una lotteria. Se infatti pensate che Airships sia un gioco di fortuna, non farete attenzione a pianificare il vostro team e vi ritroverete nelle fasi avanzate del gioco con accesso a pochi dadi e i dirigibili più moderni vi saranno preclusi. Vi avevamo già messi in guardia (vedi Monopoli e Catan): siete voi gli artefici della vostra fortuna!