1472 – The Lost Samurai: in missione per conto dell’Imperatore

Abbiamo giocato molto alla serie XX72, che vi abbiamo presentato mesi e mesi fa.
In particolare abbiamo giocato a 1472 – The Lost Samurai durante le vacanze di Natale.
Come ricordate strinsero le maglie del lockdown al fine di limitare i contagi.
Il Redattore, nel “paterno ostello“, passava così pomeriggi e serate.

Tempo di lettura 5 minuti

Questa volta Mike Heim ci porta nel Giappone feudale.
Come emissari dell’Imperatore venite inviati in un’isola dove un usurpatore sta minacciando l’autorità imperiale.
Manco a dirlo la nave che doveva condurvi sull’isola è naufragata e arrivate per miracolo a riva.
Riuscirete a ristabilire il diritto costituito? Alle conclusioni vi raccontiamo come andò in Volpe Giocosa.

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1472 – The Lost Samurai
di Mike Heim
(Print & Play gratuito)

Un solo giocatore. Età 11+

Durata: 45-90 minuti
Costo: gratuito


Un altro Print & Play della famiglia xx72

Come sapete la serie di giochi xx72 sono dei print & play.
Significa che ci sono dei file in pdf, anche non solo in inglese, con il regolamento.
Ne abbiamo ad esempio raccolte alcune versioni sul nostro blog.
In particolare, la serie xx72, ha anche un foglio da stampare che serve per ogni partita.
Siamo in effetti di fronte a un roll & write.
Nel corso del gioco, a vario titolo, dovrete lanciare i vostri dadi, prendere delle scelte e annotarle sul foglio di gioco.

Com’è organizzata l’Isola

Sul foglio di gioco è rappresentata l’isola che il vostro personaggio dovrà attraversare.
E’ una mappa fatta da esagoni. Ciascuna casella, in base al tiro dei dadi, sarà riempita con un tipo di terreno dedicato
Si può segnare un simbolo o, come preferiamo noi, un colore differente.
Il vostro personaggio avrà con sé un equipaggiamento. In parte sarà deciso dalla sorte ad inizio partita.
Un tracciato tiene conto di risorse spendibili: cibo, monete e favori.
C’è anche un tracciato del tradimento (treachery) che magari vedremo in seguito.
Al centro del foglio c’è il cosiddetto Giardino Zen.
Andrà riempito con le 8 qualità del samurai, che si incastrano tra loro come in un Tetris (o Patchwork se preferite).
Un riquadro vi aiuterà invece a gestire le battaglie mentre nell’angolo in basso trovate la gestione del tempo.

Qui siamo morti male

Lo scopo del gioco

Il vostro obiettivo è arrivare a Gosoku, nella parte opposta della mappa.
Durante il viaggio può accadere qualsiasi imprevisto che può portare alla prematura conclusione della partita.
Vedremo nel corso dell’articolo come l’autore vi metta a disposizione gli strumenti per fronteggiare i problemi, non essendone quindi in balia.
Tuttavia non prendetevela comoda: avete solo 30 turni per raggiungere l’altra sponda dell’isola.
Non andate però neppure troppo di fretta, perché durante il viaggio dovrete acquisire anche le 8 qualità del samurai (si veda il Bushido) attraverso il Giardino Zen.

Forse il capitolo di xx72 più articolato fino ad oggi

1472 – The Lost Samurai è probabilmente il capitolo più articolato dell’intera serie.
Almeno considerando quelli fin qui giocati.
Ci sono 8 fasi per ciascun turno che coinvolgono meccaniche differenti.
Dovrete procurarvi in tutto 8 dadi a 6 facce, ma nella prima ne serviranno solo 7.
Devono essere 6 uguali e uno differenti.
Si lanciano insieme, con la possibilità di rilanciare alcuni dadi, con una logica simile a quella dello Yahtzee.
Il dado di colore diverso, insieme a quello a lui fisicamente più vicino, formano la coppia di “dadi del fato“.
Il risultato ottenuto, confrontato in una tabella, indica al giocatore che tipo di terreno troverà nella casella adiacente.
Gli altri dadi, invece, faranno guadagnare o perdere risorse.

Questa pagina riassume il flusso di gioco

La gestione del Giardino Zen

I dadi del fato, usando una logica alla “battaglia navale”, indicheranno una casella nel Giardino Zen.
L’incrocio darà adito alla lettura di un paragrafo del manuale, con una piccola storiella.
Può accadere anche che vi troviate nel mezzo di uno scontro, che qui non descriviamo nel dettaglio.
La casella “incrociata” sarà annerita.
Se riuscite a ricreare una delle forme del Tetris relativa ad una qualità, la potrete contrassegnare.
C’è poi un meccanismo che intacca la grit del vostro personaggio (diciamo il coraggio), legato anche al discorso del tradimento.
Per ora sorvoliamo.

Complessità non fine a se stessa

Se confrontiamo 1472 – The Lost Samurai con, ad esempio, 1972 – The Lost Phantom, ci accorgeremo come il gioco di oggi sia più complesso.
Se in 1872 – The Lost Crow il rapporto complessità su spessore era forse troppo alto, questo non accade in 1472 – The Lost Samurai.
Il gioco usa diverse meccaniche, affiancando al tradizionale push your luck, suo marchio di fabbrica, anche qualcosa di simile al piazzamento tessere.
Il sistema di rilancio dei dadi preso a prestito da Yahtzee dovrebbe accontentare anche chi è restio ai fattori casuali.
Abbiamo trovato i paragrafi interessanti, mai banali.
Sicuramente arrivare a Gusuku non è semplice.

Qui andò meglio ma non guadagnammo i tratti del samurai

In conclusione

1472 – The Lost Samurai è il quarto titolo della serie xx72 che giochiamo.
Il tag dell’articolo permette di arrivare velocemente agli altri.
Ci abbiamo giocato parecchio senza mai raggiungere la meta.
Anzi, alcune volte lo abbiamo fatto, ma non eravamo diventati samurai, ovvero non avevamo raccolto tutti i tratti del Bushido.
Nonostante queste batoste sono state tutte esperienze divertenti e non escludiamo di fare altre partite.
Sicuramente, se vi avvicinate a questa serie per la prima volta, 1972 – The Lost Phantom può essere un approccio più light.
In questo modo prendete confidenza più facilmente con la meccanica.
Entrambi i titoli, 1972 e 1472 – The Lost Samurai, hanno una componente narrativa.
In questo gioco in salsa orientale dovrete scrivere come avete guadagnato ciascun tratto del Bushido.

Cosa ci riserva il futuro di xx72?

Non abbiamo finito ancora tutti i giochi della serie.
Ci stanno piacendo e, tempo permettendo, proveremo quelli che mancano.
Non siamo grandi fan del gioco in solitario, preferendo l’aspetto aggregativo delle scatole multi giocatore.
Tuttavia la sera, magari di domenica, al Redattore piace ritagliare un’oretta per sé e giocare con dadi e matite del suo kit del giocatore solitario.
Presi i contatti con l’autore, questi ci informa di stare espandendo la serie.
Chissà che quest’anno non possiamo già giocare a 1772 e 1372

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