10 Days in the USA: ripartono le gite?

C’è un gioco famosissimo che a volte si vede anche in alcune serie TV.
Stiamo parlando di Ticket to Ride, spesso proposto come introduttivo a coloro che magari conoscono solo Monopoly o Risiko.
Per altri questo gioco di “piazzamento vagoni” piace così tanto da non essere solo un titolo di passaggio.
Lo stesso autore, con Aaron Weissbum, ci propone un gioco a tema viaggi come la sua celebre opera.
Parliamo di 10 Days in the USA, in Italia per dV Giochi.


Tempo di lettura 5 minuti

In realtà esistono due giochi con la stessa meccanica, con qualche differenza però. Avremo modo di vederlo insieme.
Ci riferiamo a 10 Days in Europe.
Oggi però ci concentriamo su 10 Days in the USA, ambientato per l’appunto negli Stati Uniti.
Diamoci appuntamento on the road alle conclusioni.

10 Days in the USA
di Alan R. Moon e Aaron Weissblum
dV Giochi

Da 2 a 4 gicoatori. Eta+

Durata: 30 minuti
Costo: 23.74 eur


La confezione già dice tutto

10 Days in the USA si presenta in una confezione quadrata 23 x 23 cm, un po’ più piccola dello standard.
Il coperchio della scatola dice tutto.
In effetti si vede una famiglia a bordo di una cabrio che fa foto ad alcuni dei simboli degli Stati Uniti.
Sono rappresentati il Monte Rushmore, la Statua della Libertà e il Golden Gate.
All’interno della confezione è contenuto il tabellone rettangolare
Rappresenta per l’appunto gli Stati Uniti d’America, suddivisi negli Stati che lo compongono, in diversi colori.
Alaska e Hawaii sono riportati a parte.
Sotto il tabellone un setto di cartone divide la scatola in due comparti.

Abbiamo provato a darvi un’idea dello spessore delle carte: molto robuste

Diversi componenti in plastica

Quando il Redattore era piccolo aveva un gioco che era un simil-Scarabeo. Si chiama Overturn.
Le “tessere” di ogni giocatore erano alloggiate su degli stand plastica.
Ora anche Scarabeo li ha, ma quelli di 10 Days in the USA sono molto simili al gioco dell’infanzia del Redattore.
Ce ne sono due per ciascun giocatore, il primo con riporta Day 1 a Day 5, mentre l’altro da Day 6 a Day 10.
Sono della misura giusta pe ospitare 10 carte.
Le dimensioni delle carte sono simili a quelle di 7 Wonders Duel, ma non sono proprio carte.
Hanno un ottimo spessore, sono in cartoncino, così da non piegarsi per nulla e rimanere in piedi nel loro stand.
Un dispenser in plastica (vassoio) ospita sia il mazzo di pesca che le tre pile degli scarti.

I nostro unboxing unplugged (anche detto amatoriale)

Carte di diverso colore e con diversi Stati, ma non solo

Le carte di 10 Days in the USA riportano gli Stati americani, con un’indicazione per trovarli facilmente sul tabellone.
Accortezza che facilita il gioco anche alle volpine giocose.
C’è poi raffigurata un attrazione dello Stato in questione. Quello che è importante è tenere conto del colore dello sfondo.
Altre carte rappresentano mezzi di trasporto.
L’Automobile ha sfondo neutro ai fini del gioco, mentre ci sono due Aerei per ciascuna colore.

Il tabellone è una colorata mappa degli Stati Uniti

Semplicità e immediatezza

Il regolamento di 10 Days in the USA è racchiuso in un dépliant di 4 facciate.
E’ per l’appunto davvero intuitivo.
Lo scopo del gioco è essere il primo giocatore a creare un itinerario valido attraverso gli Stati Uniti usando 10 carte.
In pratica nel gioco è simulata la vacanza di una famiglia che si può muovere in Automobile, a Piedi o in Aereo.
Si possono muovere a Piedi tra due Stati confinanti.
Significa che Minnesota e Utah possono essere posizionati nello stand in due giorni consecutivi.

L’automobile permette di saltare uno Stato nella costruzione della catena

La possibilità di muoversi anche con mezzi di trasporto

L’Automobile permette di saltare uno Stato, facendo un giorno di viaggio.
In pratica le carte Ohio – Automobile – Illinois possono essere posizionate in modo adiacente.
L’Areoplano permette di collegare qualsiasi coppia di Stati, purché abbiano lo sfondo dello stesso colore (una regola speciale coinvolge Hawaii e Alaska).
Attenzione: non c’è un numero minimo di Stati da visitare o un premio per chi ne visita di più. L’importante è creare un itinerario che rispetti le semplici regole riportate in precedenza che sia formato da 10 carte.

Dalla Georgia all’Alabama ci si può muovere a piedi

Sono utili gli stand?

Come dicevamo 10 Days in the USA è immediato.
Pensavamo che gli stand per le carte fossero dei suppellettili. Perché non si possono tenere in mano le carte?
Perché all’inizio partirete con 10 carte che sono all’incirca alla rinfusa. Non potete ordinarle come vi fa comodo, ma dovete farlo con sostituzioni di carte provenienti dal vassoio.
A questo punto la plastica all’interno della scatola ha un senso.

Un viaggio di 10 organizzato in modo razionale

L’unica difficoltà potrebbe essere data dalla geografia

Gli Stati Uniti sono una federazione di 50 Stati. 48 sono gli Stati continentali, così chiamati almeno in 10 Days in the USA, mentre 2 sono Hawaii e Alaska.
Probabilmente ogni alunno di una qualsiasi scuola americana ne conosce a memoria l’intero elenco, e magari i confini.
Un po’ come noi le Regioni italiane, per intenderci.
Per noi italiani sapere con che Stati confina il Kentucky è meno immediato.
Un motivo per accantonare 10 Days in the USA?
Probabilmente no. Anzi. E’ il motivo perché abbiamo giocato prima a questo titolo che alla versione europea.

In conclusione

10 Days in the USA è un gioco che ci propone dV Giochi.
Il gioco è uscito per la prima volta all’estero nel 2003 e ne esiste una versione per ogni continente.
dv Giochi oltre a questo propone anche la versione in Europa, 10 Days in the Europe.
Il regolamento è molto immediato, contenuto in quattro facciate di un dépliant.
Non per questo è privo di strategia. Esistono 3 pile di scarto da cui attingere, se si vuole, l’ultima carta disponibile.
Chiaramente un po’ di memoria permette di capire quali carte stanno attendendo i nostri avversari.
Poi è chiaro che ci sia un po’ di casualità, come sempre quando siamo di fronte a giochi dove si pescano carte.

Il vassoio può sembrare un di più, ma permette di tenere il mazzo ordinato

Amanti dei viaggi e dell’organizzazione

Se amate la geografia e fare viaggi, perché non giocare a 10 Days in the USA?
Il regolamento semplice lo rende giocabile anche da bambini delle elementari, che forse potrebbero avere qualche problema con i nomi in inglese degli Stati.
In realtà qualche titubanza nelle prime partite può essere legittima. I bambini imparano però in fretta, soprattutto se stimolati con un gioco.
Dopo poco conosceranno meglio la geografia degli Stati Uniti che i genitori.
Ora non per forza bisogna fare leva su un aspetto, forse solo presunto, educativo di questo gioco.
In realtà diverte di per sé se approcciato sapendo che è un gioco leggero con elementi di casualità.

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L’agenzia di viaggio Get Your Fun ha questo gioco a catalogo.
Nel dubbio vi proponiamo già anche la versione europea, che tratteremo in un’altra occasione.
Fate attenzione alla promozione in corso.

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