Uscire in questo momento, ancor peggio nel 2020, con un titolo a tema virus e contagi puè sempre humor nero.
Anche di cattivo gusto. In realtà non è il noto proposito.
Non lo è neppure di chi ha lavorato su Pandemic Zona Rossa – Nord America. Sebbene uscito nel 2020, era in cantiere da tempi non sospetti.
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Spesso i giochi di successo vengono riproposti in mille salse. Esce la versione Duel, cioè per 2 giocatori, poi quella con le carte e quella con i dadi.
Pandemic Zona Rossa – Nord America esce da questa logica per inserirsi in quella della miniaturizzazione (termine di Volpe Giocosa).
Alle conclusioni vi spiegheremo cosa intendiamo.
Pandemic Zona Rossa – Nord America
di Matt Leacock
Asmodee Italia
Da 2 a 4 giocatori. Età 8+
Durata: 30 minuti
Costo: 20 eur
Riportiamo come sempre lo specchietto ufficiale del gioco.
In realtà il tempo può essere sotto anche ai 30 minuti in modo abbondante. Tutto dipende da che personaggi compongono la squadra e da come girano le carte.
C’è infatti un buon fattore di casualità, ma che è domabile capita la logica della propagazione dei focolai.
Sebbene la scatola non lo riporti, essendo infine un collaborativo, è giocabile anche in solitario, anche se non ci si diverte così come un in gruppo.
Tesoro mi si è ristretta Pandemia
Già nell’introduzione abbiamo subito posto l’accento sul fatto che questo recente titolo sia una miniaturizzazione del precedente successo, Pandemia.
La scatola non è quella quadrata, ormai uno standard, ma ha le proporzioni di un libro, 23 x 15 cm.
All’interno ha un setto di cartone di dubbia utilità, se non per contenere in maniera apocrifa i Cubetti durante la partita.
I Cubetti sono in 3 colori, rossi, blu e gialli, come tre sono le malattie da sconfiggere.
Con un po’ di fantasia ogni cubetto rappresenta una percentuale della popolazione infetta della città dove è posizionato.
Come trovare la cura
Spetta a i giocatori, ognuno con una diversa specializzazione e, quindi, abilità speciali, trovare la Cura per ciascuna malattia.
Dei Segnalini Cura, forse a forma di becher, sono usati per tenere conto di quale malattia è ora gurabile.
La Cura si trova grazie alle Carte Città del mazzo Carte Giocatore.
Le carte sono ovunque in Pandemic Zona Rossa – Nord America, come per il fratello maggiore.
Altre, infatti, sono quelle Contaminazione, indicano dove i Cubetti devono essere posizionati.
Nella scatola trovate infatti tabellone che rappresenta il Nord America e parte dell’America Centrale.
Qui sono riportate delle città e una rete di collegamento.
Un gioco collaborativo, dove si vince o perde tutti insieme, come nella vita reale
Pandemic Zona Rossa – Nord America è un collaborativo. Lo scopo del gioco è trovare le 3 Cure ai virus che stanno affliggendo il Nord America.
Ogni turno si pesca dal mazzo Contaminazione un certo numero di carte, pari alla gravità dell’epidemia.
La carta pescata, che finisce negli scarti, ha anche il colore del tipo di Cubetto da posizionare.
Ogni città è infatti vittima di un virus differente.
Come gestire la crisi
Ogni giocatore nel suo turno può compiere 4 Azioni. La più banale è quella di spostarsi sul tabellone.
Possono pure rimuovere un cubetto nella città in cui si trovano, alleggerendo la popolazione.
E’ una mossa solo palliativa. Per trovare la Cura ad un virus bisogna andare ad Atlanta, al centro ricerca, e scartare quattro carte del colore della malattia da curare.
Per riuscire nell’obiettivo, i giocatori possono incontrarsi in un punto sulla mappa e scambiarsi le carte.
Ad ogni modo ogni turno ne pescano due dal Mazzo Giocatore, in modo da “cercare” quelle che servono loro.
Parliamo comunque in linea di massima, dal momento che ogni giocatore ha abilità speciali differenti.
Una buona simulazione dell’escalation
Pandemic Zona Rossa – Nord America rappresenta bene l’espansione del virus.
All’inizio la situazione è gestibile, ma poi si complica.
Sono le carte Epidemia, nascoste nel Mazzo Giocatore, ad accelerare il gioco.
Quando scoperte posizionano un Cubetto sulla mappa e le carte Contaminazione usate si mescolano e risalgono in cima al loro mazzo.
Questo è un dettaglio, ma è una meccanica che funziona alla perfezione.
La gestione dei focolai
Abbiamo visto come ogni turno si risolvano un certo numero di carte Contaminazione.
Questo numero sale durante la partita, e vabbè.
La questione è che una zona con già tre Cubetti non ne può ospitare un quarto.
Ne “spara” invece uno del suo colore in ogni città adiacente e il tracciato Focolai avanzerà. Sono possibili reazioni a catena qualora anche le altre città non siano già piene.
E qui la genialità del meccaniscmo dell’Epidemia. Le carte mescolate e riposionate sul mazzo Contaminazione accelerano la probabilità di nuovi focolai.
Superato un certo numero di questi centri, la partita è persa. È persa anche se mancano le Carte Giocatore da pescare o non si può posizionare un Cubetto perchè già tutti sul tabellone.
Cosa ha in comune col fratello maggiore
Più o meno tutto. Come dicevamo nell’introduzione, non è un nuovo con gioco con la stessa ambientazione.
In Pandemia il tabellone è più esteso, copre tutto il pianeta, ed è possibile costruire Centri Ricerca ogni dove.
Nel titolo che vi presentiamo oggi, invece , è possibile solo elaborare le Cure ad Atlanta.
Anche le malattie stesse da debellare, prima 4, ora sono 3.
Per il resto cambia davvero poco.
L’ultima pagina del regolamento indica le differenze, cosicché se sapete giocare già a Pandemia basta solo leggere un riquadro alla fine.
Le carte Crisi
Tutto sommato, Pandemic Zona Rossa – Nord America ci è parso più semplice.
E’ anche vero che molto dipende dalla composizione della squadra e dalle sinergie che si possono formare.
Alcuni personaggi, come il Medico, ci sono sembrati molto semplice da usare e più efficace di altri.
Le carte Crisi complicano la situazione.
Si mescolano fra le Carte Giocatore come quelle Epidemia e quando pescate fanno danno. Alcune però rimangano in campo fino alla fine.
Si possono dosare a all’interno del mazzo a seconda della difficoltà che si vuole ottenere.
In conclusione
Pandemic Zona Rossa – Nord America si ispira al fratello maggiore Pandemia, sempre prodotto da Asmodee Italia.
Pandemia è stato un gioco di successo, con la sua versione legacy in vetta alla classifica.
Per chi non la conoscesse, è la versione che si distrugge man mano che si gioca ed è organica.
Nel senso che si sono più missioni, dove ognuna tiene conto di cosa avete fatto in precedenza.
Ci sono poi le versioni storiche, come Iberia o Fall Rome, fino ad arrivare a quella con ambientazione Cthulhu.
Un’altra strada per il titolo di oggi, che a breve vedrà anche un’ambientazione europea.
Qui si prende la stessa strada presa da Ticket to Ride, che è uscito in versioni più piccole (Londra, New York, Amsterdam).
Stessa la meccanica e la logica, ma una durata ridotta e qualche semplificazione.
Pandemic Zona Rossa – Nord America è difatti più semplice del fratello maggiore.
Più semplice anche vincere, ma le carte Crisi ribilanciano il gioco, se servisse.
A chi ama i collaborativi e si vuole spicciare
All’epoca, fra l’acquisto di Pandemia, il gioco base, e Flashpoint, optammo per per il titolo dei pompieri.
Tornando indietro faremmo probabilmente lo stesso acquisto. E avremmo fatto bene, col senno di poi, vista questa versione oggi disponibile.
Ci sembra più immediata del titolo completo e, cosa che non guasta, costa il 50% in meno.
Se avete già la scatola base conviene questo “surrogato”?
Se vi è piaciuto sì, allo stesso modo per cui dovreste comprare la versione legacy.
Alla fine è un gioco più facilmente intavolabile.
Se non conoscete il gioco in toto, iniziate pure da questo e non fatevi spaventare dal tema.
Alla fine non c’è nessun riferimento alla morte o esplicitamente alla malattia. Cure e virus sono nsolo colori.
Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.